Eye Toy: Antigrav
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L'EyeToy è sicuramente una delle periferiche più originali di questa generazione, però fino ad ora anche i migliori titoli compatibili con la suddetta telecamera sono stati più che altro delle raccolte di minigiochi, che seppur divertenti hanno fatto saggiare al giocatore solamente alcune delle molte potenzialità di quest'accessorio. Ci sono voluti quindi gli Harmonix, uno dei team di sviluppo Sony più talentuosi, che dopo due ottimi titoli come Frequency ed Amplitude, hanno finalmente completato quello che a detta di molti critici è il primo vero gioco per Eyetoy, Antigrav. Un titolo che, basta guardare le foto sparse per la recensione, sembra voler riprodurre una versione futuristica della serie SSX di Electronic Arts. Ciò che differenzia il titolo Sony in maniera sostanziale da qualsiasi altro del genere è certamente il sistema di controllo, basato non più sul "vetusto" joypad, ma sul proprio corpo. Stavolta non sarà la nostra immagine a fare bella mostra sullo schermo, ma prima di iniziare la gara ci sarà chiesto di posizionare testa e le braccia in maniera tale che la telecamera possa poi seguirne i movimenti che serviranno per guidare il nostro alter ego virtuale.
Il movimento laterale della testa servirà per indirizzare la tavola nella rispettiva direzione, un repentino sussulto verso l'alto o verso il basso ci consentirà di saltare o di abbassarci per evitare determinate ostacoli, invece tramite un'escursione laterale delle braccia avremo modo di "afferrare" i numerosi oggetti presenti in pista (per lo più power up per incrementare la velocità) frenare (allargandole entrambe) o per meglio controllare il personaggio dopo lunghissimi salti sulle rampe. Il divertimento di Antigrav deriva appunto dal suo originalissimo sistema di controllo che si rivela già dopo poche sessioni, pratico ed intuitivo, a patto che l'ambiente di gioco sia adeguatamente illuminato. Infatti, mentre altri titoli per Eyetoy erano sicuramente meno pretenziosi riguardo alle fonti di luce, il gioco degli Harmonix si rivela in quest'ottica molto rigoroso, con la necessità più o meno costante di dover ricalibrare la telecamera, ed in qualche caso soprattutto in occasione di movimenti molto rapidi potrebbe accadere che la cpu non li rilevi perfettamente, costringendoci nel migliore dei casi ad una piccola ma fastidiosa perdita di tempo.
Tutto sommato, però, se si riesce a passare oltre queste limitazioni della macchina, Antigrav potrà offrire intense e divertenti partite. Scivolare lungo futuristici pendii urbani, grindare per centinaia di metri in lunghissimi tubi e svolazzare sui cieli al neon, muovendosi davanti allo schermo come se fossimo "dentro", è sicuramente un'esperienza emozionante e coinvolgente. Purtroppo però molto di quello che c'è di buono nella giocabilità viene pagato in termini di longevità: i percorsi sono solamente cinque, certo affrontandoli più volte avremo modo di scoprire numerosi bivi e scorciatoie, ma cioè non toglie il fatto che il loro numero sia piuttosto esiguo. Al di fuori poi della modalità single player c'è poco altro. Certo, la presenza del multiplayer fa piacere ma è limitato dal fatto che la sfida è a turni contro il salvataggio del nostro avversario umano, mentre il trick mode (basato sul raggiungimento di un determinato punteggio mediante varie acrobazie) è troppo semplicistico, basteranno anche inconvulsi movimenti degli arti superiori per poter superare la sfida.
Con un curriculum rappresentato da titoli come Amplitude o Karaoke revolution, era prevedibile un'ottima cura del reparto audio: le musiche denotano un'influenza decisamente techno che ben si adatta allo stile del gioco accompagnandoci con il giusto ritmo nelle nostre folli corse. Buoni anche se in qualche caso ripetitivi i vari commenti dei boarders, in italiano. Ampiamente sufficiente anche il comparto grafico: ambientazioni vaste e variegate dal design piacevolmente futuristico, ricche di dettagli e di numerosi elementi in movimento con cui interagire, anche se abbastanza povere "poligonalmente" parlando e con texture non sempre all'altezza. In conclusione Antigrav è il gioco che sfrutta al meglio le capacità della telecamera EyeToy, per la prima volta i movimenti del giocatore in sostituzione del joypad serviranno non prendere parte a dei piccoli minigiochi, ma per controllare in maniera realistica, divertendo e coinvolgendo, uno skateboarder del futuro. Fosse stato più curato (la cpu non riesce sempre a seguire perfettamente il giocatore soprattutto se l'ambiente non è interamente illuminato), e più ricco di opzioni (solo cinque percorsi disponibili), la nostra valutazione sarebbe passata da buona ad ottima.
Il movimento laterale della testa servirà per indirizzare la tavola nella rispettiva direzione, un repentino sussulto verso l'alto o verso il basso ci consentirà di saltare o di abbassarci per evitare determinate ostacoli, invece tramite un'escursione laterale delle braccia avremo modo di "afferrare" i numerosi oggetti presenti in pista (per lo più power up per incrementare la velocità) frenare (allargandole entrambe) o per meglio controllare il personaggio dopo lunghissimi salti sulle rampe. Il divertimento di Antigrav deriva appunto dal suo originalissimo sistema di controllo che si rivela già dopo poche sessioni, pratico ed intuitivo, a patto che l'ambiente di gioco sia adeguatamente illuminato. Infatti, mentre altri titoli per Eyetoy erano sicuramente meno pretenziosi riguardo alle fonti di luce, il gioco degli Harmonix si rivela in quest'ottica molto rigoroso, con la necessità più o meno costante di dover ricalibrare la telecamera, ed in qualche caso soprattutto in occasione di movimenti molto rapidi potrebbe accadere che la cpu non li rilevi perfettamente, costringendoci nel migliore dei casi ad una piccola ma fastidiosa perdita di tempo.
Tutto sommato, però, se si riesce a passare oltre queste limitazioni della macchina, Antigrav potrà offrire intense e divertenti partite. Scivolare lungo futuristici pendii urbani, grindare per centinaia di metri in lunghissimi tubi e svolazzare sui cieli al neon, muovendosi davanti allo schermo come se fossimo "dentro", è sicuramente un'esperienza emozionante e coinvolgente. Purtroppo però molto di quello che c'è di buono nella giocabilità viene pagato in termini di longevità: i percorsi sono solamente cinque, certo affrontandoli più volte avremo modo di scoprire numerosi bivi e scorciatoie, ma cioè non toglie il fatto che il loro numero sia piuttosto esiguo. Al di fuori poi della modalità single player c'è poco altro. Certo, la presenza del multiplayer fa piacere ma è limitato dal fatto che la sfida è a turni contro il salvataggio del nostro avversario umano, mentre il trick mode (basato sul raggiungimento di un determinato punteggio mediante varie acrobazie) è troppo semplicistico, basteranno anche inconvulsi movimenti degli arti superiori per poter superare la sfida.
Con un curriculum rappresentato da titoli come Amplitude o Karaoke revolution, era prevedibile un'ottima cura del reparto audio: le musiche denotano un'influenza decisamente techno che ben si adatta allo stile del gioco accompagnandoci con il giusto ritmo nelle nostre folli corse. Buoni anche se in qualche caso ripetitivi i vari commenti dei boarders, in italiano. Ampiamente sufficiente anche il comparto grafico: ambientazioni vaste e variegate dal design piacevolmente futuristico, ricche di dettagli e di numerosi elementi in movimento con cui interagire, anche se abbastanza povere "poligonalmente" parlando e con texture non sempre all'altezza. In conclusione Antigrav è il gioco che sfrutta al meglio le capacità della telecamera EyeToy, per la prima volta i movimenti del giocatore in sostituzione del joypad serviranno non prendere parte a dei piccoli minigiochi, ma per controllare in maniera realistica, divertendo e coinvolgendo, uno skateboarder del futuro. Fosse stato più curato (la cpu non riesce sempre a seguire perfettamente il giocatore soprattutto se l'ambiente non è interamente illuminato), e più ricco di opzioni (solo cinque percorsi disponibili), la nostra valutazione sarebbe passata da buona ad ottima.