F-Zero GX

di Andrea 'NeOAndY' Cani

Ma è giunto il momento di andare in pista. F-Zero, come detto in precedenza, è un gioco di guida futuristico, per cui il suo valore è direttamente misurabile e proporzionale in rapporto alla buona riuscita di tre elementi distinti, ognuno dei quali fondamentale nell'economia del gioco: sistema di controllo, design delle piste e intelligenza artificiale dei piloti controllati dalla CPU. Partiamo dal sistema di controllo. Questo risulta essere tanto semplice quanto intuitivo. Il joystick analogico sinistro è adibito al controllo della navicella. Il tasto A ha la funzione di accelerare il veicolo mentre il tasto B permette di utilizzare il freno pneumatico.

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Gli shift laterali consentono di impostare traiettorie più strette in curva, mentre Y è il tasto che consente di utilizzare il boost (dal secondo giro in poi) al prezzo di consumare una parte dell'energia residua della navicella. X e Z sono rispettivamente i tasti dedicati all'attacco laterale e frontale. Cosa dire... Qual'è il miglior complimento che può essere fatto ad un sistema di controllo? Sicuramente quello di riconoscergli una perfetta assimilazione da parte del giocatore dopo poche sessioni di gioco. E in questo F-Zero GX riesce in pieno. Dopo poche partite si diventa un tutt'uno col joypad e il proprio hovercraft sembra rispondere ad impulsi cerebrali piuttosto che a movimenti dettati dal pollice opponibile. E inoltre disponibile un'opzione che consente di calibrare l'escursione e la sensibilità del joystick analogico: chiunque potrà trovare la configurare adatta alle proprie esigenze. L'unica pecca che possiamo attribuire al sistema di controllo risiede negli attacchi non troppo utili nell'economia del gioco. Ma si tratta di un'inezia che non inficia in alcun modo l'esperienza globale. Tanto è vero che le tattiche di attacco sono più un elemento di disturbo da mettere in atto in particolari punti della pista, piuttosto che tecniche da mettere in pratica costantemente.

L'intelligenza artificiale dei piloti controllati dalla CPU è un altro elemento curato in maniera ottimale. I piloti avversari sono cattivi quanto basta anche ai livelli di difficoltà più bassi, e si muovono in pista in maniera credibile: tagliano le curve, cercano le scorciatoie per guadagnare tempo e, ogni tanto, sbagliano. I loro attacchi non sono diretti esclusivamente contro il giocatore umano ma sono equamente ripartiti tra tutti i contendenti in gara.
Ma è giunto il momento di parlare del design delle piste e con esso della mole grafica che il motore di F-Zero GX è in grado di muovere. Ed è proprio qui che gli sviluppatori hanno superato se stessi. Se i primi circuiti possono sembrare semplici e banali, presto ci si rende conto che non è sufficiente premere costantemente sul tasto dell'acceleratore per arrivare per primi. Vincere una gara ai livelli più elevati di difficoltà richiede una conoscenza approfondita di ogni singolo anfratto del circuito, conoscenza che può essere ottenuta solo dopo ore di pratica e di studio. Studio facilitato dalla gioia che il giocatore prova nel vedere realizzati su schermo i propri sogni in merito a track design. Ogni circuito è studiato nei minimi particolari e la cura riposta la si nota quando, ormai abili conoscitori della pista, si riescono a fare cose altrimenti inconcepibili. Ed è solo allora che F-Zero GX riesce a dare il massimo.

I magnifici fondali di gioco che sfrecciano incessantemente con un frame rate granitico diventano dei punti di riferimento che il pilota adotta per dettare i tempi di frenata e di impostazione della curva. In definitiva F-Zero GX risulta essere magnifico tanto da giocare quanto da vedere. Chi non fosse soddisfatto del design delle vetture (le cui forme particolari sono marchio di fabbrica della serie) potrà sbizzarrirsi con un pratico editor col quale è possibile costruire le proprie navicelle da mandare in pista dopo aver acquistato i pezzi nel negozio (ogni gran premio vinto ci darà un certo numero di crediti). Anche l'audio è realizzato in maniera molto buona. Splendidi in tutto e per tutto gli effetti sonori e buone le musiche che riprendono in parte i motivi, ormai famosi, sentiti negli episodi precedenti. Peccato per l'impossibilità di escludere le musiche durante la gara. In definitiva ci troviamo di fronte ad un capolavoro assoluto e probabilmente al migliore esponente del genere delle corse futuristiche.

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