F1 2000
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Gli elementi del modello base di concorrenza in un mercato aperto possono essere facilmente racchiusi in tre punti fondamentali: consumatori razionali che agiscono nel proprio interesse, imprese razionali che massimizzano il profitto e mercati competitivi con comportamenti price-taking. L'intrattenimento elettronico come mercato sottostà ai suddetti principi. Electronic Arts, magnate e fedele al contempo sottoposta di questa economia, puntualmente sorvola le regole macro e microeconomiche, mutandole e riscrivendole da capo: prodotti ormai brand, vedi Fifa XY, si rivelano crudi testimoni del sovvertimento nei principi che stazionano alla base del successo di un prodotto videoludico, qui pubblicizzato inverosimilmente con abili e pensate strategie di marketing, esaltato nella perfetta riproduzione della disciplina sportiva del caso, enfatizzando la qualità del titolo, di norma appena sufficiente
La Formula 1, sulla scia dell'ampio successo del decano GP2 di Geoff Crammond e nella fervente attesa del seguito ormai imminente, non é scampata al feroce e spietato accaparramento delle licenze sportive disponibili da parte del colosso americano in questione ed é nato, con qualche rammarico, F1 2000. L'introduzione, in perfetto stile con la produzione Electronic Arts, fa sfoggio di sequenze animate e in computer grafica accompagnate da sonorità classiche, da cori angelici e archi, quasi a rendere solenne l'esperienza che si sta per vivere. Particolare elevato a leit motiv del titolo in questione é la licenza ufficiale della FIA, la perfetta e fedele trasposizione di sponsor, livree e marchi, portati chiaramente, sia nell'intro che in ogni altro angolino del gioco, a stendardo di sicuro successo. Una volta nel menù principale le scelte a nostra disposizione possono orientarsi verso cinque modalità di gioco: una sessione di test, Test Day, per provare auto, assetto e circuito in assoluta libertà, Quick Race per gettarsi a capofitto nella competizione, evitando di conseguenza le procedure burocratiche del weekend di gara, una modalità Gran Premio, dotato di tutti i crismi di una vera e propria sessione di gara, con tanto di prove libere, qualifiche e corsa, l'immancabile Campionato, comprendente tutte le prove della stagione in corso e, per terminare, la solita e dovuta modalità multigiocatore
La Formula 1, sulla scia dell'ampio successo del decano GP2 di Geoff Crammond e nella fervente attesa del seguito ormai imminente, non é scampata al feroce e spietato accaparramento delle licenze sportive disponibili da parte del colosso americano in questione ed é nato, con qualche rammarico, F1 2000. L'introduzione, in perfetto stile con la produzione Electronic Arts, fa sfoggio di sequenze animate e in computer grafica accompagnate da sonorità classiche, da cori angelici e archi, quasi a rendere solenne l'esperienza che si sta per vivere. Particolare elevato a leit motiv del titolo in questione é la licenza ufficiale della FIA, la perfetta e fedele trasposizione di sponsor, livree e marchi, portati chiaramente, sia nell'intro che in ogni altro angolino del gioco, a stendardo di sicuro successo. Una volta nel menù principale le scelte a nostra disposizione possono orientarsi verso cinque modalità di gioco: una sessione di test, Test Day, per provare auto, assetto e circuito in assoluta libertà, Quick Race per gettarsi a capofitto nella competizione, evitando di conseguenza le procedure burocratiche del weekend di gara, una modalità Gran Premio, dotato di tutti i crismi di una vera e propria sessione di gara, con tanto di prove libere, qualifiche e corsa, l'immancabile Campionato, comprendente tutte le prove della stagione in corso e, per terminare, la solita e dovuta modalità multigiocatore