F1 2000
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Armati di bisturi e forbici in F1 2000 potremo passare di modifica qualsiasi elemento della vettura, dall'angolo di sterzo alla campanatura delle ruote, dalla pressione di ogni singolo pneumatico all'accurata regolazione di carico e precarico delle sospensioni. Il tutto é ripartito in tre menù principali di assetto (marce/aerodinamica, pressione gomme/sospensioni e regolazioni avanzate delle sospensioni), nei quali converrà agire con cautela e cognizione di causa. Lasciate da parte lauree in ingegneria, l'assenza ingiustificata della sezione relativa ai dati di telemetria e un limitato accesso a determinate modifiche della vettura potrebbero comodamente lasciare dell'amaro in bocca a maghi delle regolazioni o patiti delle simulazioni impeccabili: esperienza di gioco estesa a tutti, esperti e non, ma ancora lontana da ciò che ci si vuol far credere nei relativi spot pubblicitari e decisamente meno accurata di quella che anni orsono un certo Crammond partorì felicemente
Accantonata per il momento la forma, avvalorata dal business che le ruota attorno, plasmandola a solidità del tutto convincente a gioco immobile e scesi finalmente nell'abitacolo della nostra monoposto, la prima sensazione in fatto di sostanza é positiva: la vettura ronfa sorniona nei box, la visuale in soggettiva mostra il volante ricolmo di led e spie luminose disparate, display che mostra tempi sul giro e distacchi, carburante, marcia attuale in primo piano, condizioni dei danni alla vettura, i meccanici ci attorniano e l'arena con tribuna sovrastante gremisce di folla. Scorgiamo visivamente, con la coda dell'occhio, una Jordan che esce dalla corsia a velocità limitata, il frastuono del motore é riprodotto egregiamente, con i brontolii ai bassi regimi, attendiamo che ci venga accordata l'uscita. Ingraniamo la prima marcia e con una fumata bianca svirgoliamo dalla nostra postazione. La visuale di gioco é customizzabile nei minimi dettagli: oltre a diverse soluzioni che mostrano l'interno della vettura in soggettiva é accessibile una serie di inquadrature esterne, regolabili in distanza, inclinazione e asse longitudinale con la tastiera numerica
Accantonata per il momento la forma, avvalorata dal business che le ruota attorno, plasmandola a solidità del tutto convincente a gioco immobile e scesi finalmente nell'abitacolo della nostra monoposto, la prima sensazione in fatto di sostanza é positiva: la vettura ronfa sorniona nei box, la visuale in soggettiva mostra il volante ricolmo di led e spie luminose disparate, display che mostra tempi sul giro e distacchi, carburante, marcia attuale in primo piano, condizioni dei danni alla vettura, i meccanici ci attorniano e l'arena con tribuna sovrastante gremisce di folla. Scorgiamo visivamente, con la coda dell'occhio, una Jordan che esce dalla corsia a velocità limitata, il frastuono del motore é riprodotto egregiamente, con i brontolii ai bassi regimi, attendiamo che ci venga accordata l'uscita. Ingraniamo la prima marcia e con una fumata bianca svirgoliamo dalla nostra postazione. La visuale di gioco é customizzabile nei minimi dettagli: oltre a diverse soluzioni che mostrano l'interno della vettura in soggettiva é accessibile una serie di inquadrature esterne, regolabili in distanza, inclinazione e asse longitudinale con la tastiera numerica