F1 2000
di
Redazione Gamesurf
L'interfaccia dei menù é semplice ed intuitiva, con ogni parametro grafico e sonoro passabile di modifica mediante comode frecce direzionali: converrà in primis adattare alla nostra configurazione hardware la risoluzione video e i relativi dettagli, per poi configurare nella maniera ottimale la periferica di gioco, volante e pedaliera o gamepad che sia. Ulteriore pratica da sbrigare prima di indossare casco e tuta e sedersi nelle anguste monoposto é quella di settare il livello di difficoltà, modificando e adattando ogni singola variabile alla nostra perizia di guida. Sarà per cui possibile attivare aiuti generali come sterzo assistito, controllo della trazione, recupero da testacoda, frenata assistita, limitatore automatico nella corsia box e frenata assistita, al fine di rendere meno frustrante l'esperienza di gioco ai novizi delle simulazioni automobilistiche. La selezione della vettura vanta, come già detto, l'intero parco auto aggiornato alla stagione 2000, con le nuove BMW e Jaguar, le frecce d'argento della McLaren, la nuovissima e già vittoriosa Ferrari e le inossidabili Jordan, Sauber e Prost ad inseguire
La trasposizione poligonale dei tracciati mostra un'evidente cura maniacale verso i particolari, facendo bella mostra di strutture ed edifici, cartelloni pubblicitari, barriere di protezione e suppellettili generali del tutto realistici e corrispondenti a quanto ci regala la realtà. Unico appunto va riservato per l'eccessiva e malsana "poligonosità" dei meccanici ai box, del tutto lontani dalla veridicità fisica e simpaticamente goffi nelle movenze concitate delle soste ai box. A ciò va aggiunta una certa faciloneria nella realizzazione delle strutture di base, tribune e paddock, qui immensi parallelepipedi ricoperti da texture grossolane. Lo start dei motori succede alla regolazione millimetrica dell'assetto che, come ogni buona e degna simulazione che si rispetti, funge da cardine attorno al quale ruota poi il gameplay, condizionato di conseguenza da una fisica dinamica più o meno fedele alla realtà
La trasposizione poligonale dei tracciati mostra un'evidente cura maniacale verso i particolari, facendo bella mostra di strutture ed edifici, cartelloni pubblicitari, barriere di protezione e suppellettili generali del tutto realistici e corrispondenti a quanto ci regala la realtà. Unico appunto va riservato per l'eccessiva e malsana "poligonosità" dei meccanici ai box, del tutto lontani dalla veridicità fisica e simpaticamente goffi nelle movenze concitate delle soste ai box. A ciò va aggiunta una certa faciloneria nella realizzazione delle strutture di base, tribune e paddock, qui immensi parallelepipedi ricoperti da texture grossolane. Lo start dei motori succede alla regolazione millimetrica dell'assetto che, come ogni buona e degna simulazione che si rispetti, funge da cardine attorno al quale ruota poi il gameplay, condizionato di conseguenza da una fisica dinamica più o meno fedele alla realtà
F1 2000
F1 2000
Capolavoro mancato o mediocrità raggiunta pienamente? F1 2000 disattende in gran parte le aspettative e provvede autonomamente a ridimensionare le proto-opinioni nate erroneamente in sede di anteprima. Certo è che di forma nel titolo EASports c'è n'è proprio tanta, licenza ufficiale, marchi reali, sponsor e livree delle vetture aggiornate alla stagione 2000. Quel che manca è la solidità del motore grafico che spinge il gioco, particolarmente esoso in termini di richiesta hardware e per nulla clemente verso proprietari di schede grafiche e processori della penultima generazione. Il compromesso a cui bisogna scendere per un tozzo di fluidità e un bicchiere di velocità di scrolling è elevato, ingiustificato tenuto conto degli standard attuali, ma comprensibile vista la teorica, e sottolineo teorica, qualità grafica raggiungibile. La Electronic Arts ha si anticipato la stagione virtuale di Formula 1, precedendo di gran lunga l'uscita dei vari GP3 e F1Racing Simulation 3, ma lascia superficialmente scoperte evidenti lacune tecniche colmabili, si spera, nella versione 2001.