F1 2001
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La presenza di Electronic Arts nel carnet degli sviluppatori Xbox ha immediatamente una conseguenza positiva per la ludoteca di questa macchina: parecchie categorie di videogiochi saranno puntualmente "riempite" dal produttore americano ogni anno, senza che Microsoft debba concentrare troppe risorse nella creazione di giochi dedicati a settori di nicchia com'é, appunto, quello della Formula 1. Un'altra conseguenza, meno positiva, dell'avere il marchio EA in casa propria é quella rappresentata dalle conversioni "su larga scala", ovvero porting diretti da produzioni già ampiamente collaudate su altre console. Le ragioni commerciali di una simile strategia le conosciamo tutti, e ben sappiamo quello che ciò comporta da un punto di vista prettamente qualitativo: giochi che raramente sfruttano la macchina su cui girano e che vengono raramente ottimizzati durante il passaggio da una piattaforma all'altra
PER SALIRE IN MACCHINA CI VUOLE LA PATENTE
Terminato il preambolo cultural-speculativo arriviamo al qui presente F1 2001, tipico esempio di gioco multipiattaforma appartenente a un ricco Franchise, ovvero a una serie di due o più capitoli puntualmente riproposta (praticamente l'80% dei videogiochi moderni). F1 2001 arriva su Xbox dopo due anni di permanenza in casa Sony e PC, che possiamo ritenere felici pur considerando alcuni inconvenienti legati all'edizione dello scorso anno, molto inferiore qualitativamente a ciò che Electronic Arts ha prodotto per lo scorso Natale. Parliamo di licenze ufficiali e iniziamo subito con le specifiche da retrocopertina, annunciando che nel gioco sono disponibili tutte le undici scuderie che hanno partecipato alla stagione passata, le diciassette piste e i ventidue piloti che ogni appassionato del settore motori conoscerà dalle relative "imprese" più o meno sportive. Tutto perfettamente scontato quindi? Non proprio, visto che in questa uscita gli sviluppatori hanno pensato di progettare la struttura di gioco attorno ad un sistema di patenti non dissimile da quanto abbiamo visto per anni nella serie Gran Turismo
PER SALIRE IN MACCHINA CI VUOLE LA PATENTE
Terminato il preambolo cultural-speculativo arriviamo al qui presente F1 2001, tipico esempio di gioco multipiattaforma appartenente a un ricco Franchise, ovvero a una serie di due o più capitoli puntualmente riproposta (praticamente l'80% dei videogiochi moderni). F1 2001 arriva su Xbox dopo due anni di permanenza in casa Sony e PC, che possiamo ritenere felici pur considerando alcuni inconvenienti legati all'edizione dello scorso anno, molto inferiore qualitativamente a ciò che Electronic Arts ha prodotto per lo scorso Natale. Parliamo di licenze ufficiali e iniziamo subito con le specifiche da retrocopertina, annunciando che nel gioco sono disponibili tutte le undici scuderie che hanno partecipato alla stagione passata, le diciassette piste e i ventidue piloti che ogni appassionato del settore motori conoscerà dalle relative "imprese" più o meno sportive. Tutto perfettamente scontato quindi? Non proprio, visto che in questa uscita gli sviluppatori hanno pensato di progettare la struttura di gioco attorno ad un sistema di patenti non dissimile da quanto abbiamo visto per anni nella serie Gran Turismo