F1 2010
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Era dall'anno 2002 che il circus iridato made in FIA mancava all'appello tanto sulle console di sponda Microsoft (F1 2002 sulla vecchia Xbox) quanto su PC, da quando cioé Electronic Arts concludeva la propria esperienza nel campo della Formula 1 lasciando scettro del comando e licenza ufficiale nelle mani esclusive di Sony. Ci sono voluti dunque ben otto anni prima che i videogiocatori non in possesso di una qualsivoglia Playstation potessero riprovare il brivido della Formula 1 anche nella sua "forma domestica", attesa questa che a conti fatti é comunque valsa la pena sopportare. Con il 2010 inizia infatti l'era della Formula 1 secondo Codemasters, un'era questa che viste le premesse ci auguriamo possa durare per molto, molto tempo.
Un simulatore con licenza arcade (o viceversa)
Se Gran Turismo e Forza Motorsport rappresentano la massima espressione del genere per quanto concerne la simulazione, é innegabile che tanto Race Driver GRID quanto DiRT raffigurano l'altra faccia della medaglia sul fronte arcade.Non a caso Codemasters si é sempre distinta per la capacità tutta propria di produrre titoli di spessore tanto divertenti quanto attinenti alla disciplina motoristica di riferimento, miscelando alla perfezione la semplicità d'uso tipica degli arcade più sbarazzini a molti degli aspetti caratteristici dei simulatori più rinomati.
Formula 1 2010 si affida di fatto alla medesima alchimia costruttiva, sebbene ottenuta attraverso un mix fra arcade e simulazione decisamente sbilanciato in favore del secondo aspetto.
Nonostante alcune evidenti “licenze arcade” legate per lo più alla gestione dei contatti di lieve entità, alle traiettorie (sarà comunque concesso un certo margine di errore) ed alla gestione di alcune particolari situazioni di gioco (usare per esempio un set di gomme intermedie su un asfalto asciutto non provocherà gli stessi, devastanti, risultati della realtà), approcciare al nuovo gioco di Codemasters significa infatti cimentarsi, forse per la prima volta, con un modello di guida decisamente scorbutico, capace di creare non pochi grattacapi anche ai giocatori più smaliziati.
D'altronde l'intento dichiarato del team di sviluppo fin dall'annuncio era proprio quello di creare un titolo ben al di sopra degli standard a cui eravamo abituati, al fine di garantire un'esperienza di gioco tanto completa quanto coinvolgente. Partendo da questo presupposto, ben si spiega la scelta di "filtrare" l'intero gioco attraverso gli occhi del pilota, ed offrire così al giocatore l'opportunità di gestire, proprio come nella realtà, le diverse fasi dei box dall'interno della propria vettura. Relativamente a questo aspetto, esattamente come nella F1 reale il monitor poggiato sul cockpit della macchina consente di accedere rapidamente ad informazioni dettagliate sui tempi, sulle condizioni meteo e sullo stato del tracciato, oltre che di intervenire sull'intero setup della macchina.
Sotto questo punto di vista le possibilità di settaggio risultano essere praticamente infinite, visto che tra menu e relativi sottomenu sarà possibile intervenire su più di trenta diversi sistemi di regolazione, capaci di influire sia su “classici” fattori quali aerodinamica (incidenza delle ali), bilanciamento ( rigidità delle barre antirollio, rigidità ed altezza degli ammortizzatori ) e frenata (bilanciamento, pressione e dimensione dei freni) , che su fattori avanzati quali lunghezza delle marce (sarà possibile scegliere il range di lavoro in termini di velocità massima di ogni singola marcia), motore (viste le attuali regole FIA ed i conseguenti limiti sull'uso delle unità é stato inserita la possibilità di scegliere sia quale degli otto motori disponibili andrà utilizzato che la relativa mappatura) e distribuzione della zavorra.
Non si spaventino comunque gli amanti dei titoli più abbordabili, visto che la presenza dell'ingegnere di pista e del capo meccanico all'interno del box avranno l'effetto di semplificare, previa esplicita richiesta, l'intera fase di messa a punta della vettura. In questo caso specifico, saranno infatti gli addetti ai box a predisporre una regolazione di massima adatta a tutti gli stili di guida, nonché a selezionare il pneumatico più adatto per il tipo di gara o turno di prove da affrontare.
A tal proposito, va infatti precisato che, come accade nella realtà ed in considerazione delle ferree regole della FIA in materia di gestione dei pneumatici, anche in F1 2010 sarà fondamentale centellinare i set disponibili nel corso del weekend, al fine di non incappare nella necessità di doversi affidare in corso d'opera a pneumatici meno performanti del previsto.
Un simulatore con licenza arcade (o viceversa)
Se Gran Turismo e Forza Motorsport rappresentano la massima espressione del genere per quanto concerne la simulazione, é innegabile che tanto Race Driver GRID quanto DiRT raffigurano l'altra faccia della medaglia sul fronte arcade.Non a caso Codemasters si é sempre distinta per la capacità tutta propria di produrre titoli di spessore tanto divertenti quanto attinenti alla disciplina motoristica di riferimento, miscelando alla perfezione la semplicità d'uso tipica degli arcade più sbarazzini a molti degli aspetti caratteristici dei simulatori più rinomati.
Formula 1 2010 si affida di fatto alla medesima alchimia costruttiva, sebbene ottenuta attraverso un mix fra arcade e simulazione decisamente sbilanciato in favore del secondo aspetto.
Nonostante alcune evidenti “licenze arcade” legate per lo più alla gestione dei contatti di lieve entità, alle traiettorie (sarà comunque concesso un certo margine di errore) ed alla gestione di alcune particolari situazioni di gioco (usare per esempio un set di gomme intermedie su un asfalto asciutto non provocherà gli stessi, devastanti, risultati della realtà), approcciare al nuovo gioco di Codemasters significa infatti cimentarsi, forse per la prima volta, con un modello di guida decisamente scorbutico, capace di creare non pochi grattacapi anche ai giocatori più smaliziati.
D'altronde l'intento dichiarato del team di sviluppo fin dall'annuncio era proprio quello di creare un titolo ben al di sopra degli standard a cui eravamo abituati, al fine di garantire un'esperienza di gioco tanto completa quanto coinvolgente. Partendo da questo presupposto, ben si spiega la scelta di "filtrare" l'intero gioco attraverso gli occhi del pilota, ed offrire così al giocatore l'opportunità di gestire, proprio come nella realtà, le diverse fasi dei box dall'interno della propria vettura. Relativamente a questo aspetto, esattamente come nella F1 reale il monitor poggiato sul cockpit della macchina consente di accedere rapidamente ad informazioni dettagliate sui tempi, sulle condizioni meteo e sullo stato del tracciato, oltre che di intervenire sull'intero setup della macchina.
Sotto questo punto di vista le possibilità di settaggio risultano essere praticamente infinite, visto che tra menu e relativi sottomenu sarà possibile intervenire su più di trenta diversi sistemi di regolazione, capaci di influire sia su “classici” fattori quali aerodinamica (incidenza delle ali), bilanciamento ( rigidità delle barre antirollio, rigidità ed altezza degli ammortizzatori ) e frenata (bilanciamento, pressione e dimensione dei freni) , che su fattori avanzati quali lunghezza delle marce (sarà possibile scegliere il range di lavoro in termini di velocità massima di ogni singola marcia), motore (viste le attuali regole FIA ed i conseguenti limiti sull'uso delle unità é stato inserita la possibilità di scegliere sia quale degli otto motori disponibili andrà utilizzato che la relativa mappatura) e distribuzione della zavorra.
Non si spaventino comunque gli amanti dei titoli più abbordabili, visto che la presenza dell'ingegnere di pista e del capo meccanico all'interno del box avranno l'effetto di semplificare, previa esplicita richiesta, l'intera fase di messa a punta della vettura. In questo caso specifico, saranno infatti gli addetti ai box a predisporre una regolazione di massima adatta a tutti gli stili di guida, nonché a selezionare il pneumatico più adatto per il tipo di gara o turno di prove da affrontare.
A tal proposito, va infatti precisato che, come accade nella realtà ed in considerazione delle ferree regole della FIA in materia di gestione dei pneumatici, anche in F1 2010 sarà fondamentale centellinare i set disponibili nel corso del weekend, al fine di non incappare nella necessità di doversi affidare in corso d'opera a pneumatici meno performanti del previsto.