F1 Career Challenge

F1 Career Challenge
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F1 Career Challenge

Dura la vita del pilota di Formula 1, tra giornate intere passate sulla monoposto per regolarne maniacalmente gli assetti in collaborazione con i tecnici e tra gare svolte in condizioni spesso al limite, vuoi per la calura soffocante, vuoi per la pioggia battente che non permette di avere una visuale decente. Diverse sono le situazioni nelle quali i piloti arrivano spessissimo a rischiare la vita, magari a causa di un problema che fa sfuggire di mano il controllo dell'auto. D'altro canto ci sono anche i vantaggi. Come dimenticare le graziose signorine che con il loro ombrellino mitigano le intemperie nei pochi minuti che precedono la partenza? E come tacere del lauto stipendio che mensilmente un pilota si vede accreditare sul conto in banca? Beh... mettendo il tutto sui piatti di una bilancia, credo che ben pochi rinuncerebbero all'ebbrezza di tentare, per lo meno, una carriera nel mondo delle corse. F1 Career Challenge si prefigge l'obiettivo di accontentare chi ha sempre desiderato farlo, ovviamente, e ci mancherebbe altro, annullando quelli che sono i rischi di una gara vera (a dire il vero mancano pure i privilegi, ma questo non fatelo sapere in giro). E la modalità carriera risulta pure essere, come è ovvio che sia, il cuore pulsante del gioco. Ma andiamo con ordine. Tutto comincia quando una giovane promessa del volante (si... sto parlando di te) decide di tentare il tutto per tutto e di entrare nel favoloso mondo della Formula 1.



Ma accedervi non può essere prerogativa di tutti. Prima di poter cominciare le corse è necessario mostrare le proprie doti alla guida di una monoposto, magari facendosi luce davanti ad un team in cerca di un pilota emergente. In sostanza questa fase del gioco consiste in primis nella creazione del proprio pilota virtuale. E questa risulta essere una procedura semplice come bere un bicchier d'acqua visto che le poche cose necessarie da fare sono dare il nome alla propria "creatura", sperando che possa diventare presto uno dei più famosi del mondo, e selezionare il casco tra una serie di modelli disponibili. Una volta fatto ciò si viene proiettati all'interno di una serie di test necessari per ottenere una super patente. Questa non è altro che la chiave per poter ottenere un contratto con un team. I test vanno dalla semplice frenata da effettuare all'interno di due bande bianche nel tempo limite imposto, fino al completamento di un giro veloce senza mai uscire fuori dalla pista. Non manca la prova ai box dove sarà necessario completare una serie di manovre sempre nel tempo limite prestabilito. Una volta completati i test in modo proficuo arriveranno le prime offerte e potrà cominciare la strada del nuovo astro nascente. Si parte dal 1999. Il gioco ha al suo interno un database di gare che vanno dal 1999 appunto, fino al 2002 e contiene al suo interno circuiti, auto, livree ed eventi che chi abbia una buona memoria storica delle corse potrà riscontrare nel gioco.

Una volta fatto l'ingresso all'interno di un team non potremo stare con le mani in mano, ma dovremo dimostrare costantemente di essere stati scelti per un valido motivo e non per un semplice colpo di fortuna. Come era lecito attendersi il tutto è suddiviso in scenari, dove ogni scenario rappresenta la corsa all'interno di uno dei circuiti (ovviamente ci vengono presentati nell'ordine esatto nel quale si corsero nell'anno corrispondente). Lo scenario a sua volta è suddiviso in una serie di eventi che potremo o completare in modo sequenziale oppure saltare bellamente per andare direttamente alla gara perdendo in questo modo la possibilità di effettuare le qualifiche per guadagnare posizioni nella griglia di partenza.

F1 Career Challenge
5.5

Voto

Redazione

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F1 Career Challenge

F1 Career Challenge non ce la fa. Non ce la fa per i motivi espressi in sede di recensione che qui possiamo riassumere brevemente. In primis un sistema di controllo che lascia alquanto a desiderare. La monoposto è sulla carta gestibile completamente in analogico ma in pratica sembra di avere sotto mano un controllo digitale che rende la gestione della vettura alquanto arduo. E non avere tutto sotto controllo in un gioco dove il controllo è fondamentale non è il miglior biglietto da visita. Inoltre c'è di mezzo una realizzazione tecnica sicuramente non eccelsa: nonostante non sia mai presente su schermo un numero di oggetti significativo, il motore grafico non riesce nemmeno ad "erogare" i canonici 30 fps. Completa il quadro un'intelligenza artificiale che sfiora spesso il ridicolo e ciò che di buono il gioco avrebbe potuto offrire viene spazzato via in pochi secondi a causa di uno speronamento da parte di un pilota controllato dalla CPU. Ed è un vero peccato constatare che le potenzialità per ottenere per lo meno un buon gioco c'erano tutte. Il divertimento non manca in parecchie situazioni, anche se viene ridimensionato enormemente a causa dei difetti sopra esposti. E anche questa volta ci toccherà attendere con rinnovata speranza il gioco di Formula 1 per il nostro amato GameCube.

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