F1 Career Challenge
di
Andrea 'NeOAndY' Cani
Il primo degli eventi è la prova scenario: oltre ad essere necessaria per cominciare ad impratichirsi col circuito nel quale andremo a gareggiare da li a poco, è anche fondamentale per i dati telemetrici da fornire agli ingegneri (grazie ad essi potranno essere effettuate regolazioni sulla vettura tanto più accurate quanto meglio riusciremo a fare in pista). Una volta terminata questa fase si può passare al weekend di gara. Qui potremo girare alla scoperta del circuito nelle prove libere e successivamente lanciarci nella sessione di qualifica dove si decideranno le posizioni per la gara. Ed infine si arriva alla gara vera e propria nella quale dovremo dare il meglio di noi stessi per conquistare almeno qualche punto che possa dare onori alla nostra scuderia e fama e successo a noi stessi... perché no? Fino a questo punto abbiamo analizzato quella che è la struttura del gioco. E a dire il vero il tutto è presentato in maniera ottima.
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Ma un gioco di guida si regge principalmente su quelle che sono le sensazioni che la sessione di guida vera e propria riesce ad suscitare nel giocatore. Ed è proprio qui e senza scavare troppo in profondità che cominciano a venir fuori le prime magagne. Magagne che ledono la struttura stessa del titolo facendo crollare in toto le ambizioni di chi finalmente sperava di avere un gioco di Formula 1 coi fiocchi per il proprio GameCube.
Quando, poche righe fa, abbiamo scritto che non è necessario scavare troppo in profondità ci riferivamo in modo particolare all'aspetto grafico. Durante le sessioni di guida sembra, senza nessun tipo di esagerazione, di avere di fronte un gioco vecchio di anni (e si sa che gli anni nel campo informatico e videoludico contano quanto i decenni). La sensazione prima che coglie il giocatore è una impressione di vuoto e di spoglio, che pur può legare con un gioco di Formula 1 dove i paesaggi di contorno sono spesso spogli, ma incomprensibili invece risultano essere la poca cura con la quale sono stati realizzati gli stessi e la poca pulizia grafica che condisce il tutto. Ma il parametro principale di cui tener conto è sicuramente la sensazione di velocità e qui, ed è un peccato doverlo dire, manca quasi del tutto. La causa è individuabile principalmente in un frame rate parecchio incostante che pur nei suoi momenti di massimo splendore non riesce a toccare i 30 fps, sufficienti per avere almeno una sensazione di velocità dignitosa. I rallentamenti la fanno da padroni in diverse situazioni, tacendo del momento della partenza notoriamente uno dei più difficili da gestire dal motore grafico.
Ma l'aspetto grafico insufficiente non è l'unico motivo per bocciare F1CC. Ci sono giochi che nonostante abbiano mostrato pecche più o meno grandi in alcuni aspetti, si risollevavano ampiamente eccellendo in altri. E non è questo il caso. Se dovessimo stilare una classifica dei due aspetti fondamentali per la riuscita di un gioco di guida presumibilmente le prime due posizioni se le giocherebbero sensazione di velocità e sistema di controllo. E F1CC purtroppo fallisce anche nel proporre un sistema di controllo con il quale poter effettuare sessioni di guida soddisfacenti. In teoria il tutto viene gestito in analogico ma in pratica e come se controllassimo le monoposto con un controller digitale. Far sterzare dolcemente le ruote dell'auto è dote per gente che abbia il calibro al posto delle dita. E' impensabile sfruttare in tal modo un joypad analogico relegando a pochi millimetri di corsa l'intero raggio di sterzata. E lo stesso discorso può essere fatto per freno ed acceleratore. E ';possibile dosarli utilizzando il joystick destro, ma lo si abbandona quasi subito quando ci si rende conto che è molto più proficuo utilizzare direttamente il tasto A per accelerare e B per frenare. Alla fine, dopo parecchia pratica, si riesce pure a sfruttare a dovere il sistema di controllo, ma da qui a definirlo ottimale ce ne passa.
L'ultima annotazione negativa riguarda l'intelligenza artificiale. Spesso e volentieri i piloti avversari si comportano come se nessun'altro all'infuori di loro fosse in pista. E vedersi troppo spesso sbattuti fuori per cause non proprie riduce drasticamente il divertimento.
F1 Career Challenge
5.5
Voto
Redazione
F1 Career Challenge
F1 Career Challenge non ce la fa. Non ce la fa per i motivi espressi in sede di recensione che qui possiamo riassumere brevemente. In primis un sistema di controllo che lascia alquanto a desiderare. La monoposto è sulla carta gestibile completamente in analogico ma in pratica sembra di avere sotto mano un controllo digitale che rende la gestione della vettura alquanto arduo. E non avere tutto sotto controllo in un gioco dove il controllo è fondamentale non è il miglior biglietto da visita. Inoltre c'è di mezzo una realizzazione tecnica sicuramente non eccelsa: nonostante non sia mai presente su schermo un numero di oggetti significativo, il motore grafico non riesce nemmeno ad "erogare" i canonici 30 fps. Completa il quadro un'intelligenza artificiale che sfiora spesso il ridicolo e ciò che di buono il gioco avrebbe potuto offrire viene spazzato via in pochi secondi a causa di uno speronamento da parte di un pilota controllato dalla CPU. Ed è un vero peccato constatare che le potenzialità per ottenere per lo meno un buon gioco c'erano tutte. Il divertimento non manca in parecchie situazioni, anche se viene ridimensionato enormemente a causa dei difetti sopra esposti. E anche questa volta ci toccherà attendere con rinnovata speranza il gioco di Formula 1 per il nostro amato GameCube.