F1 Career Challenge

di Giuseppe 'Sovrano' Schirru

Mentre tutta la popolazione videoludica si gode il favoloso Winning Eleven 7, mentre tutta la redazione gioca a WE7 e mentre tutti parlano di WE7, tocca a me non pensare al capolavoro Konami e parlavi di questo F1 Career Challenge dalla longevità eterna, la grandissima giocabilità e la grafica sopraffina... ops, scusate, mi ero confuso con WE7! L'ultima fatica di EA approda su PS2 con un'idea nuova e rivoluzionaria per un titolo di Formula 1: far affrontare al giocatore una carriera, "ambientata" in 4 stagioni che vanno dal 1999 al 2002, partendo come scommessa per il futuro in una scuderia minore fino a conquistare il titolo mondiale. Saranno riusciti gli uomini EA a sfornare un buon titolo, memori del discreto successo di F1 2002?
In principio è meglio subito mettere le cose in chiaro: questo che abbiamo tra le mani non è F1 2003 e non troveremo niente della stagione in corso, ma è un gioco che si sviluppa entro le 4 stagioni dal '99 al 2002, stagioni che hanno visto parecchi cambiamenti, più che altro nell'avvicendamento di piloti e team.

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L'idea dei programmatori era buona, ma i primi dubbi ci assalgono alla vista del comparto grafico dove ad una buona ricostruzione dei veicoli e dei tracciati si accompagnano problemi che col passaggio ai 128 bit credevamo di aver superato. I modelli tridimensionali delle auto sono discreti, vantano un discreto numero di poligoni e texture non malvagie: possiamo infatti ritrovare tutte le auto ufficiali delle quattro stagioni sopraccitate con le loro differenze e migliorie. Discreti sono anche i tracciati, che però non fanno certo gridare al miracolo. Ma passiamo subito ai difetti quali il bad clipping, un fossile del passato che invece è presente, seppur non troppo marcatamente in questo prodotto. Ma sono i rallentamenti il vero cruccio del gioco. Il gioco muove un numero di poligoni certamente non spropositato, ma la fluidità si attesta su livelli medio-bassi (meno di 30fps) e risulta parecchio incostante, con rallentamenti persistenti e fastidiosi. Questi ultimi si presentano con diversi mezzi su schermo, in curva, nei fuori pista e dopo i contatti tra auto e toccano l'apice del fastidio quando la macchina va sui cordoli. Inoltre, come poi noteremo anche più in la, le macchine si muovono a scatti in maniera irrealistica. Anche gli incidenti hanno poco a che vedere con la realtà, e i testacoda avverranno al rallenty, non si sa se per una scelta stilistica dei programmatori o se per effettivi problemi di gestione del motore grafico. Discreti invece sono gli effetti particellari (i polveroni che si alzano quando la macchina va sulla terra o sulla sabbia, e anche l'effetto pioggia).

Ma è la giocabilità che mette a nudo i più grandi difetti di questo titolo e vanifica le buone basi su cui poggia il gioco con un sistema di guida non all'altezza. Infatti rispetto al buon F1 2002 sono stati fatti parecchi passi in dietro: innanzi tutto il sistema di sterzata risulta impreciso e poco fluido, e ne con l'uso della croce comandi, ne mediante l'utilizzo della levetta analogica sinistra si riesce ad ottenere un risultato decente. Anche con l'analogico la macchina si muove a scatti, e ogni minima curva verrà affrontata in maniera spigolosa, poco fluida e senza un minimo di precisione. Non soltanto lo sterzo, ma anche accelerazione e freno lasciano parecchio a desiderare e anch'essi si dimostrano inefficaci sia coi tasti (analogici) che con la levetta destra.

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