F1 Championship Season 2000
di
Redazione Gamesurf
Era solo questione di tempo: tutti i videogiocatori, infatti, sapevano nel loro intimo che anche il grande circo della F1 sarebbe approdato su PS2 ad opera di EA: dopo i campi da calcio, i parquet della pallacanestro e altre specialità sportive, mancavano solo i motori
Benché la nuova stagione sia ormai alle porte, il titolo EA riferisce i propri marchi, sponsor, nomi e scuderie alla stagione passata: un piccolo particolare che potrebbe far storcere il naso ai piloti virtuali più accaniti. Beninteso che un particolare del genere non risulta determinante nella valutazione globale del titolo, é comunque indicativo circa una sorta di "pigrizia" da parte di EA, suggerendo l'idea di un prodotto confezionato con eccessiva fretta. Questa prima impressione, che si limita ad una sensazione "a pelle", sarà purtroppo confermata dal prodotto nella sua sostanza
FIUMI DI PAROLE
Come da anni EA ci ha ormai abituato, il sistema di opzioni offre una mole impressionante di possibili scelte: indiscutibile asso nella tradizione della softco americana. L'inutile modalità arcade rimane ancora presente, camuffata dal nome "gara veloce": sarà sufficiente stendere un velo pietoso su questa interpretazione alternativa del titolo. Aderenza ultraterrena, sterzate da extraterrestri e una valanga di chicche di questo tipo mettono in discussione tutte le leggi fisiche fino ad ora conosciute, in nome di un presunto divertimento che ignori la componente simulativa. Lo stesso menu, peraltro, ci introduce al gioco multiplayer, che permette di far gareggiare tra loro fino a quattro giocatori, previo l'utilizzo di un multitap
Il vero cuore del gioco risiede, però, nel Gran Premio: le possibilità variano tra una sessione singola, un campionato personalizzato e un campionato completo
Qualunque sia la vostra scelta, il passo successivo vi vedrà impegnati in un'operazione di taratura del livello simulativo della gara. Tra le varie voci individuiamo, tra le altre, quelle relative alla durata della gara, al tempo meteorologico, al tipo di cambio, alla penalità e attivazione dei danni, ma le fasi più interessanti riguardano le ozpioni dedicate all'assistenza e messa a punto. La prima, come facilmente si intuisce, individua gli aiuti dati al giocatore sul controllo della macchina. Ai piloti che vogliano un minimo di divertimento e di coinvolgimento, si consiglia sin da ora di evitare qualsiasi tipo di assistenza, che va a rovinare, in effetti, quella poca simulazione che il titolo riesce ad offrire
Benché la nuova stagione sia ormai alle porte, il titolo EA riferisce i propri marchi, sponsor, nomi e scuderie alla stagione passata: un piccolo particolare che potrebbe far storcere il naso ai piloti virtuali più accaniti. Beninteso che un particolare del genere non risulta determinante nella valutazione globale del titolo, é comunque indicativo circa una sorta di "pigrizia" da parte di EA, suggerendo l'idea di un prodotto confezionato con eccessiva fretta. Questa prima impressione, che si limita ad una sensazione "a pelle", sarà purtroppo confermata dal prodotto nella sua sostanza
FIUMI DI PAROLE
Come da anni EA ci ha ormai abituato, il sistema di opzioni offre una mole impressionante di possibili scelte: indiscutibile asso nella tradizione della softco americana. L'inutile modalità arcade rimane ancora presente, camuffata dal nome "gara veloce": sarà sufficiente stendere un velo pietoso su questa interpretazione alternativa del titolo. Aderenza ultraterrena, sterzate da extraterrestri e una valanga di chicche di questo tipo mettono in discussione tutte le leggi fisiche fino ad ora conosciute, in nome di un presunto divertimento che ignori la componente simulativa. Lo stesso menu, peraltro, ci introduce al gioco multiplayer, che permette di far gareggiare tra loro fino a quattro giocatori, previo l'utilizzo di un multitap
Il vero cuore del gioco risiede, però, nel Gran Premio: le possibilità variano tra una sessione singola, un campionato personalizzato e un campionato completo
Qualunque sia la vostra scelta, il passo successivo vi vedrà impegnati in un'operazione di taratura del livello simulativo della gara. Tra le varie voci individuiamo, tra le altre, quelle relative alla durata della gara, al tempo meteorologico, al tipo di cambio, alla penalità e attivazione dei danni, ma le fasi più interessanti riguardano le ozpioni dedicate all'assistenza e messa a punto. La prima, come facilmente si intuisce, individua gli aiuti dati al giocatore sul controllo della macchina. Ai piloti che vogliano un minimo di divertimento e di coinvolgimento, si consiglia sin da ora di evitare qualsiasi tipo di assistenza, che va a rovinare, in effetti, quella poca simulazione che il titolo riesce ad offrire
F1 Championship Season 2000
F1 Championship Season 2000
Prodotto dopo prodotto, anno dopo anno, siamo ancora qui a criticare un prodotto EA, che poteva risultare certamente migliore. Quello che è certo è che F1 Championship Season 2000 venderà la sua brava quantità di copie (come ha già fatto, assestandosi tra i primissimi nella classifica di vendite di titoli per PS2 in Italia), il tutto grazie alla carenza cronica di concorrenti. L'unico motivo che potrebbe spingere all'acquisto, in effetti, è l'assenza di un'adeguato "nemico", per il resto, spulciando qua e là, non un solo motivo consiglierebbe un acquisto quanto mai incauto. Il dettaglio grafico, soltanto, merita una menzione particolare, tuttavia come detto in recensione, tutto il lavoro cosmetico è compromesso da scatti e rallentamenti degni di un PC d'annata. E quello che più stupisce è che la versione per la sorella minore PSOne, fatte le debite proporzioni, si rivela decisamente migliore, alla faccia della Next Generation! Un altro buco nell'acqua, un'altra illusione dissolta, un nuovo prodotto nel mare della mediocrità che si va tristemente allargando nell'orizzonte PS2.