F1 Championship Season 2000
di
Redazione Gamesurf
La seconda, fondamentale, voce si riferisce alla messa a punto: in base a quanto scelto in questa sede, sarà possibile preparare la vettura in maniera più o meno approfondita. Sono disponibili tre livelli progressivi: base, medio e avanzato. Inutile dire che i meccanici più competenti sceglieranno un livello avanzato, che consentirà di preparare il bolide di turno secondo le personalissime preferenze. Chi invece preferisce passare poco tempo ai box e vuole gareggiare fin da subito, avrà la possibilità di scegliere il livello base, che individuerà qualche voce fondamentale sull'assetto dell'auto e poco altro. Siamo dunque arrivati in pista, dove tuttavia dovremo ancora vestire i panni del manager/meccanico, prima di entrare definitivamente nell'abitacolo di guida
MOTORI CHE PASSIONE
Prima ancora che apportare le necessarie modifiche alla meccanica della vettura, alcuni secondi saranno rubati dalla strategia da adottare in gara. A patto di aver selezionato un Gran Premio della durata minima di 16 giri, vi vedrete impegnati nel decidere i giri nei quali rientrare per fare rifornimento, due, al massimo, saranno le soste consentite nella programmazione
Finalmente siamo nei box, ove il meccanico in erba metterà a frutto le proprie competenze. In base a quanto scelto nel menu principale, la preparazione sarà più o meno semplificata. Nel caso in cui si fosse scelto un livello di preparazione base, le componenti da modificare saranno ridotte alla mescola delle gomme, pressione a terra, tipo di cambio e sensibilità delle sospensioni. Ben più particolareggiata, invece, sarà la preparazione a un livello avanzato. La pressione a terra si divide in anteriore e posteriore, ugualmente avviene per le sospensioni. Vengono inoltre introdotte, inoltre, le voci bilanciamento dei freni e altezza di guida, anteriore e posteriore. Una caratteristica del titolo, inoltre, é quella di aver bandito ogni variabile numerica nelle varie voci di preparazioni, sostituite invece da denominazioni più intuitive ai profani: semplici parole come "basso", "medio" e "alto", unitamente alle vie di mezzo possibili, sostituiranno, come esempio, la misurazione in centimetri in quel della regolazione dell'altezza di guida
MOTORI CHE PASSIONE
Prima ancora che apportare le necessarie modifiche alla meccanica della vettura, alcuni secondi saranno rubati dalla strategia da adottare in gara. A patto di aver selezionato un Gran Premio della durata minima di 16 giri, vi vedrete impegnati nel decidere i giri nei quali rientrare per fare rifornimento, due, al massimo, saranno le soste consentite nella programmazione
Finalmente siamo nei box, ove il meccanico in erba metterà a frutto le proprie competenze. In base a quanto scelto nel menu principale, la preparazione sarà più o meno semplificata. Nel caso in cui si fosse scelto un livello di preparazione base, le componenti da modificare saranno ridotte alla mescola delle gomme, pressione a terra, tipo di cambio e sensibilità delle sospensioni. Ben più particolareggiata, invece, sarà la preparazione a un livello avanzato. La pressione a terra si divide in anteriore e posteriore, ugualmente avviene per le sospensioni. Vengono inoltre introdotte, inoltre, le voci bilanciamento dei freni e altezza di guida, anteriore e posteriore. Una caratteristica del titolo, inoltre, é quella di aver bandito ogni variabile numerica nelle varie voci di preparazioni, sostituite invece da denominazioni più intuitive ai profani: semplici parole come "basso", "medio" e "alto", unitamente alle vie di mezzo possibili, sostituiranno, come esempio, la misurazione in centimetri in quel della regolazione dell'altezza di guida
F1 Championship Season 2000
F1 Championship Season 2000
Prodotto dopo prodotto, anno dopo anno, siamo ancora qui a criticare un prodotto EA, che poteva risultare certamente migliore. Quello che è certo è che F1 Championship Season 2000 venderà la sua brava quantità di copie (come ha già fatto, assestandosi tra i primissimi nella classifica di vendite di titoli per PS2 in Italia), il tutto grazie alla carenza cronica di concorrenti. L'unico motivo che potrebbe spingere all'acquisto, in effetti, è l'assenza di un'adeguato "nemico", per il resto, spulciando qua e là, non un solo motivo consiglierebbe un acquisto quanto mai incauto. Il dettaglio grafico, soltanto, merita una menzione particolare, tuttavia come detto in recensione, tutto il lavoro cosmetico è compromesso da scatti e rallentamenti degni di un PC d'annata. E quello che più stupisce è che la versione per la sorella minore PSOne, fatte le debite proporzioni, si rivela decisamente migliore, alla faccia della Next Generation! Un altro buco nell'acqua, un'altra illusione dissolta, un nuovo prodotto nel mare della mediocrità che si va tristemente allargando nell'orizzonte PS2.