F1 Manager
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Le tre regole del buon manager di scuderia: uno, non mettere mai una monoposto in mano a una donna, due, cullati il tuo primo pilota, ma dai la migliore macchina al secondo, tre, non stare mai più di un'ora con i piedi appoggiati sul muretto box, potresti prenderti uno stiramento ai legamenti del ginocchio. Detto questo..
DA GRANDE VOGLIO FARE RON DENNIS
Simulazione manageriale/motoristica, F1 Manager va a inserirsi in discreta sordina e privo di suffisso temporale nel pacchetto sportivo della Electronic Arts commercializzato nel 2001. Dovute precisazioni sulla natura del prodotto dovrebbero evidenziare la predisposizione flemmatica e puntigliosamente gestionale del gioco installato: pazienza da vendere e indubbia capacità manageriale rappresentano le irrinunciabili prerogative per apprezzare appieno il titolo in questione. Messa da parte la canonica introduzione a base di motori rombanti, monoposto incandescenti, box in fibrillazione e donnine a stemperare le tensioni di gara, ci tufferemo nei panni sponsorizzati di uno dei manager di scuderia del mondo della Formula 1
La selezione del figuro da impersonare spazierà dal giallo canarino di Eddie Jordan al pacchiano argento vivo del serioso Ron Dennis, passando per l'inconfondibile rosso del "nostro" Jean Todt o per il tartan di casa Stewart. Ovviamente basato sulla semplicità e sull'immediatezza delle interfacce di gioco, F1 Manager metterà l'utente dinanzi a una schermata iniziale del team ben congegnata: icone primarie e secondarie saranno la chiave d'accesso a caselle di posta elettronica dal mondo della Formula 1, alla gestione del personale di squadra, tra cui capo design, direttore tecnico, manager commerciale, numero di piloti di prima e seconda guida e numero di collaudatori, alla sezione fornitori di componentistica specializzata (volta alla produzione di motori, parti elettroniche e freni), alla parte relativa al design minuzioso di ogni elemento della vettura e a tutto ciò che può essere racchiuso nella voce produzione, ovvero assemblaggio delle parti meccaniche su monoposto di prima scelta o su muletti di riserva
DA GRANDE VOGLIO FARE RON DENNIS
Simulazione manageriale/motoristica, F1 Manager va a inserirsi in discreta sordina e privo di suffisso temporale nel pacchetto sportivo della Electronic Arts commercializzato nel 2001. Dovute precisazioni sulla natura del prodotto dovrebbero evidenziare la predisposizione flemmatica e puntigliosamente gestionale del gioco installato: pazienza da vendere e indubbia capacità manageriale rappresentano le irrinunciabili prerogative per apprezzare appieno il titolo in questione. Messa da parte la canonica introduzione a base di motori rombanti, monoposto incandescenti, box in fibrillazione e donnine a stemperare le tensioni di gara, ci tufferemo nei panni sponsorizzati di uno dei manager di scuderia del mondo della Formula 1
La selezione del figuro da impersonare spazierà dal giallo canarino di Eddie Jordan al pacchiano argento vivo del serioso Ron Dennis, passando per l'inconfondibile rosso del "nostro" Jean Todt o per il tartan di casa Stewart. Ovviamente basato sulla semplicità e sull'immediatezza delle interfacce di gioco, F1 Manager metterà l'utente dinanzi a una schermata iniziale del team ben congegnata: icone primarie e secondarie saranno la chiave d'accesso a caselle di posta elettronica dal mondo della Formula 1, alla gestione del personale di squadra, tra cui capo design, direttore tecnico, manager commerciale, numero di piloti di prima e seconda guida e numero di collaudatori, alla sezione fornitori di componentistica specializzata (volta alla produzione di motori, parti elettroniche e freni), alla parte relativa al design minuzioso di ogni elemento della vettura e a tutto ciò che può essere racchiuso nella voce produzione, ovvero assemblaggio delle parti meccaniche su monoposto di prima scelta o su muletti di riserva