F1 Racing Championship

di Redazione Gamesurf
Iniziando a navigare nei menù di configurazione e selezione di F1 Racing Championship si incomincia ad avere la sensazione che qualcosa sia andato male in fase di realizzazione del gioco: se infatti la intro colpisce per l'uso spregiudicato dell'hi-color, i menù, e soprattutto quelli salienti come quelli per la selezione del team e del pilota risultano tristemente poveri. Pensate a una macchina di F1, cosa vi viene in mente? Un siluro di metallo e carbonio, luccicante, sfuggente, "abbellito" da decine di loghi e sponsorizzazioni. Le macchine rappresentate in questo gioco invece sguazzano tristemente nell'assoluta monocromia, i team vengono divisi in base al loro colore predominante, ma nessun accenno di personalizzazione delle vetture in base a marchi o stemmi é presente

Una scelta assolutamente discutibile, soprattutto in un gioco che fa dell'ufficialità uno dei propri punti di forza. Più fedeli agli originali sono le foto delle facce dei piloti, ma di una qualità veramente sotto ogni standard odierno. In una produzione di questo calibro ci saremmo aspettati delle grosse fotografie in hi-color, soprattutto dopo aver visto la bellissima animazione iniziale, o comunque qualcosa di più avvincente e coinvolgente di un francobollo smorto in un angolo dello schermo
IN GARA
Ma l'abito non fa il monaco e il menù non fa il gioco; scegliamo dunque la modalità che più ci aggrada e buttiamoci in pista. Il motore grafico preudo 3D usato in questo F1 Racing Championship si caratterizza per l'inedito doppio punto di vista, é possibile gareggiare con una classica visuale esterna/posteriore alla vettura, oppure attraverso una visuale interna, simile a quella del pilota. Se l'idea a livello teorico appare molto interessante, non adeguata sembra la realizzazione. I bolidi sono disegnati in modo chiaro, e sono dimensionalmente accettabili. Gli sfondi, altra caratteristica molto rara da trovare, sono composti da ben sei schermate successive, dandoci veramente l'impressione, mentre affrontiamo una curva, di stare invertendo la nostra direzione e non semplicemente di avere di fronte un cartello scorrevole