F1 World Grand Prix II

di Redazione Gamesurf
METTI UNA TIGRE NEL MOTORE!
Bisogna entrare nelle opzioni del gioco e cambiare un po' tutto per scoprire l'oro sotto uno strato di bronzo. Per qualche astrusa ragione probabilmente comprensibile ai soli impiegati di marketing, il gioco é stato predisposto per nascondere la sua natura di simulatore, ponendo di default su "off" tutte le funzioni che permettono a F1 World Grand Prix II di offrire un'esperienza di guida realistica. Cominciando dall'inizio, bisogna cambiare il modello di guida da arcade a simulazione (normal o hard, a seconda del vostro grado di masochismo), mettere il controllo danni su "on" e il livello di abilità del computer su hard. Poi si può decidere cosa fare in merito a tante altre regolazioni, come numero dei giri pista consentiti (se volete potete anche correrli tutti, come nella realtà), disponibilità dei pit stop e via di questo passo. Torniamo in pista e vediamo come sono cambiate le cose. Prima di tutto ora possiamo andare sulla voce set-up della vettura, e scoprire un mondo di regolazioni: calibrazione dei freni, distribuzione della frenata, due regolazioni diverse per l'azione dello sterzo (prontezza e velocità), angolo di deflessione dell'alettone frontale e posteriore, rapporto marce, e, in determinate condizioni di gara, possiamo perfino scegliere la mescola dei pneumatici e la quantità di benzina da versare nel serbatoio. Ciò che distingue F1 World Grand Prix II da altri giochi simili é che non sarà necessario verificare ad occhio l'effetto di queste regolazioni sulla pista, infatti é disponibile un grafico a barre nella parte bassa dello schermo che ci informerà se le modifiche apportate privilegiano la velocità, o la stabilità dell'auto, il controllo oppure l'accelerazione, così potremo trovare da subito la configurazione adatta alle nostra esigenze e salvarla su VMU, se vorremo, per un uso successivo

In pista il nuovo modello fisico scelto nelle opzioni si rivela subito essenziale nel far percepire all'utente il peso e la potenza di una monoposto di Formula Uno. A fronte di un modello arcade dove la nostra vettura sembrava fluttuare nel chewingum, nel modo simulazione la nuova fisica dell'auto ci fa percepire la potenza bruta del propulsore, che può far andare la monoposto dritta in curva oppure in testacoda sul rettilineo alla minima imperfezione nella sterzata. L'aderenza é tutto e, per avere qualche possibilità di vittoria, bisogna imparare a controsterzare rapidamente e con decisione al rientro di una curva, a dosare la frenata per non slittare, e ad impostare le traiettorie migliori per mantenere la velocità e non finire fuori pista. Un impegno pesante, soprattutto se consideriamo che al minimo errore vi ritroverete contro le recinzioni del circuito, e quando i danni sono attivati questo può significare la fine della gara