Fable II
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Non fatevi ingannare dal nome, dalla grafica “morbida” e da una musica sognante. Quella di Fable é una storia di personaggi malvagi, capaci di uccidere bambini indifesi e di giovani traboccanti di odio pronti a sacrificare il proprio destino in nome della vendetta. L'ultima fatica di Peter Molyneux mette le carte in tavola fin da subito: la cattiveria é dietro l'angolo, mafiosi e ubriaconi affollano le strade del classico paesino arroccato sulle montagne dove due poveri bambini sognano, desiderano, un futuro migliore. E nemmeno il carillon magico comprato dopo aver svolto i classici lavoretti ricompensati da monete d'oro potrà regalare loro la felicità. Morire inseguendo il proprio sogno o nel tentativo disperato di vendicare il torto subito? I due giovani non hanno scelta.
Scelta, ecco la parola magica. Ancora una volta Lionhead spinge sul fattore “scelta”. Buono o cattivo? A noi deciderlo. La spada di Damocle sulla testa del giocatore ha sopra una frase incisa: “Per ogni scelta, una conseguenza”. Ed é da lì che si parte. La scelta é l'arma che, alla lunga, rende Fable un'esperienza di gioco vera. Non sempre ad un'azione corrisponderà una reazione immediata ma é la sommatoria di queste che faranno intraprendere al nostro eroe strade differenti. Ogni scelta, un bivio. Ogni bivio un nuovo percorso, e così via.
Lionehead pone il personaggio, ancora prima della storia, al centro dell'attenzione, conferendo al giocatore la possibilità di variare a piacimento l'approccio al gioco. L'illusione di una vita vera e pulsante sottoforma di videogioco é espletata attraverso tutte le funzioni e le attività che si possono ritrovare nella vita reale. L'amicizia, l'amore, il sesso e la malattia sono tutte riprodotte con una profondità che garantisce al contempo una credibile riproduzione e una giusta collocazione “giocosa”. Ecco quindi che non sarà strano conquistare la futura moglie e suon di peti e ballate funamboliche ma ci verrà comunque richiesto, una volta uniti in nozze, di badare opportunamente alla nostra compagna e alla futura prole, pena il divorzio con conseguente perdita di stima da parte dei concittadini. Pollice alto per la famiglia e la fedeltà alla propria compagna, male invece andare con le prostitute (con evidenti rischi per la salute) o non prendersi cura della propria prole. Nessuno giudica ma é l'insieme dei nostri comportamenti a delineare il nostro eroe e a dargli una determinata collocazione all'interno della storia.
Il fattore della “fama” é tenuta in altissima considerazione, tanto più che per accedere ad alcune quest, ci sarà richiesto di ottenere un determinato “punteggio-fama”. Un mezzo ingegnoso per far si che il giocatore non possa esimersi dal giocare anche quest secondarie e obbligarlo quindi a concatenare alle missioni primarie alcune escursioni in quelle che si discostano dall'affascinante trama principale. In alcune di queste ci verrà per esempio richiesto di recuperare alcuni antichi manufatti, combattere il crimine in alcuni territori oppure di aiutare un fantasma a consumare la vendetta nei confronti della sua ex promessa sposa. Alcune quest (come per esempio quest'ultima), svilupperanno anche il nostro allineamento morale. Ad aiutare il giocatore ad esprimere la propria personalità, ci sarà un rinnovato pannello (attivabile con il tasto RB), che permetterà di scegliere in tempo reale tutta una serie di espressioni o atteggiamenti che permetteranno al protagonista di tentare l'approccio verso il sesso opposto (saranno comunque possibili i rapporti omosessuali), oppure mostrare alla folla i trofei di guerra oppure ancora dimostrarsi apertamente maleducati.
Non é da sottovalutare ovviamente anche l'aspetto economico, dal momento che saremo costretti a cercare un lavoro per mantenere casa e famiglia (barista, taglialegna e fabbro saranno i più facili da trovare) e per rinnovare ovviamente anche il nostro arsenale e guardaroba. Anche il vestiario infatti influisce nei rapporti con gli altri. Un abbigliamento aggressivo incuterà timore nei confronti degli altri personaggi in gioco, al contrario un approccio più elegante al nostro modo di porci, potrà addirittura darci diritto a particolari sconti nei negozi o dai mendicanti.
Ad ogni modo, che siate buoni o malvagi, in Fable 2 non potrete fare a meno di usare le maniere forti. Il sistema di combattimento ricalca sotto molti aspetti l'originale sistema di Fable e prevede l'utilizzo di armi corpo a corpo, a lungo raggio e ovviamente le magie. Queste ultime possono essere sbloccate e upgradate uccidendo nemici e assorbendo le sfere rilasciate. Ogni nemico abbattuto infatti rilascerà sul campo un certo numero di sfere colorate rappresentanti le abilità, l'esperienza e la forza del proprietario. Il nostro eroe, tramite la pressione del trigger di destra potrà assorbire le sfere che saranno poi “spese” per migliorare magie e incantesimi. Molti di questi ricalcano quelli presenti nel primo episodio, sebbene gli effetti visivi ad essi correlati siano stati tirati a lucido e siano stati sottoposti ad un giusto “tuning”. Rispetto al passato, infatti, le magie saranno meno “definitive”, suggerendo un utilizzo più vario delle armi a nostra disposizione.
Sebbene l'utilizzo delle armi bianche sia comunque il più diretto e sbrigativo nella maggior parte dei casi, una giusta combinazione delle tre componenti (lame, armi e magie), darà i migliori frutti e soddisfazioni, specie contro i nemici più ostici. Una piccola critica va fatta forse al sistema di parata, affidato questa volta alla pressione prolungata del tasto X. Il fatto che lo stesso tasto sia anche quello deputato per l'attacco non riesce a conferire al combattimento all'arma bianca la stessa immediatezza che caratterizzava invece gli scontri del primo Fable. Ottima invece l'introduzione delle armi da fuoco che riescono ovviamente ad essere maggiormente incisive rispetto alle tradizionali da lancio (che comunque potranno sempre far parte del nostro inventario), ma che non saranno mai del tutto definitive.
Scelta, ecco la parola magica. Ancora una volta Lionhead spinge sul fattore “scelta”. Buono o cattivo? A noi deciderlo. La spada di Damocle sulla testa del giocatore ha sopra una frase incisa: “Per ogni scelta, una conseguenza”. Ed é da lì che si parte. La scelta é l'arma che, alla lunga, rende Fable un'esperienza di gioco vera. Non sempre ad un'azione corrisponderà una reazione immediata ma é la sommatoria di queste che faranno intraprendere al nostro eroe strade differenti. Ogni scelta, un bivio. Ogni bivio un nuovo percorso, e così via.
Lionehead pone il personaggio, ancora prima della storia, al centro dell'attenzione, conferendo al giocatore la possibilità di variare a piacimento l'approccio al gioco. L'illusione di una vita vera e pulsante sottoforma di videogioco é espletata attraverso tutte le funzioni e le attività che si possono ritrovare nella vita reale. L'amicizia, l'amore, il sesso e la malattia sono tutte riprodotte con una profondità che garantisce al contempo una credibile riproduzione e una giusta collocazione “giocosa”. Ecco quindi che non sarà strano conquistare la futura moglie e suon di peti e ballate funamboliche ma ci verrà comunque richiesto, una volta uniti in nozze, di badare opportunamente alla nostra compagna e alla futura prole, pena il divorzio con conseguente perdita di stima da parte dei concittadini. Pollice alto per la famiglia e la fedeltà alla propria compagna, male invece andare con le prostitute (con evidenti rischi per la salute) o non prendersi cura della propria prole. Nessuno giudica ma é l'insieme dei nostri comportamenti a delineare il nostro eroe e a dargli una determinata collocazione all'interno della storia.
Il fattore della “fama” é tenuta in altissima considerazione, tanto più che per accedere ad alcune quest, ci sarà richiesto di ottenere un determinato “punteggio-fama”. Un mezzo ingegnoso per far si che il giocatore non possa esimersi dal giocare anche quest secondarie e obbligarlo quindi a concatenare alle missioni primarie alcune escursioni in quelle che si discostano dall'affascinante trama principale. In alcune di queste ci verrà per esempio richiesto di recuperare alcuni antichi manufatti, combattere il crimine in alcuni territori oppure di aiutare un fantasma a consumare la vendetta nei confronti della sua ex promessa sposa. Alcune quest (come per esempio quest'ultima), svilupperanno anche il nostro allineamento morale. Ad aiutare il giocatore ad esprimere la propria personalità, ci sarà un rinnovato pannello (attivabile con il tasto RB), che permetterà di scegliere in tempo reale tutta una serie di espressioni o atteggiamenti che permetteranno al protagonista di tentare l'approccio verso il sesso opposto (saranno comunque possibili i rapporti omosessuali), oppure mostrare alla folla i trofei di guerra oppure ancora dimostrarsi apertamente maleducati.
Non é da sottovalutare ovviamente anche l'aspetto economico, dal momento che saremo costretti a cercare un lavoro per mantenere casa e famiglia (barista, taglialegna e fabbro saranno i più facili da trovare) e per rinnovare ovviamente anche il nostro arsenale e guardaroba. Anche il vestiario infatti influisce nei rapporti con gli altri. Un abbigliamento aggressivo incuterà timore nei confronti degli altri personaggi in gioco, al contrario un approccio più elegante al nostro modo di porci, potrà addirittura darci diritto a particolari sconti nei negozi o dai mendicanti.
Ad ogni modo, che siate buoni o malvagi, in Fable 2 non potrete fare a meno di usare le maniere forti. Il sistema di combattimento ricalca sotto molti aspetti l'originale sistema di Fable e prevede l'utilizzo di armi corpo a corpo, a lungo raggio e ovviamente le magie. Queste ultime possono essere sbloccate e upgradate uccidendo nemici e assorbendo le sfere rilasciate. Ogni nemico abbattuto infatti rilascerà sul campo un certo numero di sfere colorate rappresentanti le abilità, l'esperienza e la forza del proprietario. Il nostro eroe, tramite la pressione del trigger di destra potrà assorbire le sfere che saranno poi “spese” per migliorare magie e incantesimi. Molti di questi ricalcano quelli presenti nel primo episodio, sebbene gli effetti visivi ad essi correlati siano stati tirati a lucido e siano stati sottoposti ad un giusto “tuning”. Rispetto al passato, infatti, le magie saranno meno “definitive”, suggerendo un utilizzo più vario delle armi a nostra disposizione.
Sebbene l'utilizzo delle armi bianche sia comunque il più diretto e sbrigativo nella maggior parte dei casi, una giusta combinazione delle tre componenti (lame, armi e magie), darà i migliori frutti e soddisfazioni, specie contro i nemici più ostici. Una piccola critica va fatta forse al sistema di parata, affidato questa volta alla pressione prolungata del tasto X. Il fatto che lo stesso tasto sia anche quello deputato per l'attacco non riesce a conferire al combattimento all'arma bianca la stessa immediatezza che caratterizzava invece gli scontri del primo Fable. Ottima invece l'introduzione delle armi da fuoco che riescono ovviamente ad essere maggiormente incisive rispetto alle tradizionali da lancio (che comunque potranno sempre far parte del nostro inventario), ma che non saranno mai del tutto definitive.