Fable II

di Luca Gambino
Anche queste, se alternate al combattimento più classico, riusciranno a tenere lontani i rivali e a dare un po' respiro al nostro eroe. Grazie poi allo zoom posseduto da ogni arma, potremo mirare da ragionevole distanza riuscendo a sottrarci al contrattacco avversario. I nostri avversari si sono dimostrati sempre sufficientemente abili sia nel sottrarsi ai nostri attacchi, sia nel riorganizzarsi in gruppi e cercare di sopraffarci grazie alla superiorità numerica. Con questo non vogliamo certo dire che gli avversari di Fable 2 siano dei mostri d'intelligenza e sarà piuttosto raro essere sopraffatti (in realtà perderemo solo i sensi e perderemo punti esperienza), però é indubbio che Lionhead abbia fatto un buon lavoro di affinamento dell'IA avversaria, con risultati tutto sommato soddisfacenti.

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Del resto Fable 2 non é certo un gioco che mira a mettere i bastoni tra le ruote del nostro eroe e mira più a raccontare una storia affascinante, a riprodurre un mondo credibile e pulsante e addirittura in alcuni frangenti, ad emozionare. In questo senso é da ammirare ancora una volta il lavoro dei grafici Lionhead che assecondano la volontà di suscitare emozioni nel giocatore, mettendo su video una realizzazione tecnica che seppure con qualche sbavatura riesce veramente a sbalordire. Certo, lo stile artistico adottato é sotto molti punti di vista identico a quello utilizzato per il primo Fable ma é innegabile che in Fable 2 siano sfruttate a dovere le potenzialità della console Microsoft. Il poderoso comparto grafico, infatti, riesce a muovere un modo decisamente vasto con caricamenti ridotti al minimo (nel passaggio tra una regione e l'altra) e un frame rate generalmente stabile sebbene non eccelso. Qualche sporadico rallentamento lo si é registrato nel corso di combattimenti particolarmente affollati e in prossimità di alcuni corsi d'acqua.

Chiariamo subito una cosa: Fable 2 non é Oblivion, non gode della stessa profondità di visuale e non mira a riprodurre realisticamente il mondo circostante ma rimane comunque un universo che sarebbe un peccato non imparare a conoscere in ogni suo angolo. I cicli di giorno e notte, poi, vi regaleranno albe e tramonti assolutamente imperdibili, anche grazie ad un motore per l'illuminazione capace di far percepire al giocatore lo scorrere del tempo grazie al movimento in real time delle ombre sul terreno e di fargli quasi avvertire il calore delle luci ambientali. Non convince invece la realizzazione degli specchi d'acqua su cui Lionhead poteva sicuramente investire qualche risorsa in più. Ma anche in questo caso é la sommatoria delle parti che fa grande Fable 2. La veduta d'insieme in alcuni frangenti lascia veramente senza fiato. La realizzazione dei paesi pulsanti di vita e umanità, le città portuali ricche di tentazioni e facili guadagni. Tutto sembra essere stato studiato a dovere e fotografa con dovizia di particolari un modello di vita ormai scritto sulle ingiallite pagine della storia.

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Ma anche se Fable 2 é non Oblivion non significa che non ci si trovi di fronte ad un gioco decisamente vasto. Sono stati eliminati quasi del tutto i corridoi presenti nel primo episodio, lasciando al giocatore una maggiore libertà d'azione e di esplorazione. Ecco perché Lionhead ha affiancato al nostro eroe un cane che, come dice lo stesso Molyneux: “fa le cose che farebbe un cane”. L'introduzione del piccolo quadrupede é qualcosa in più di un semplice esercizio di stile. Sebbene la sua attività principale sarà quella di cercare tesori nascosti, sarà anche utile per portare a termine alcune quest fondamentali. Non solo. Trattate bene il vostro cane davanti alla gente e questa aumenterà la stima nei vostri confronti. Inoltre Molyneux ha ragione: il cane, fa le cose da cane. Scodinzola se é contento, mette la coda tra le gambe se ha paura, vi avvisa se avverte l'arrivo di malintenzionati e cercherà di aiutarvi attaccando gli avversari sacrificando la propria salute per la vostra incolumità. Inoltre potrete insegnargli nuovi trucchi, grazie a speciali libri che troverete sparsi nelle mappe.

Non manca poi anche la più classica escursione nel multiplayer che permetterà a due giocatori su Xbox Live di poter portare a termine l'avventura in tutte le sue parti, siano essere principali o secondarie. Insomma, Fable 2 é un gran gioco. Ma ha un problema che si chiama "carattere". Fable 2 vuole dimostrare a sé stesso e al pubblico di essere quello che per mille motivi non é stato il primo Fable. L'ultima fatica di Molyneux ripercorre una strada già battuta, quasi a voler scavare un solco e a marcare il suo territorio, ma fa veramente poco per staccarsi dal suo passato ed é forse questa la sua colpa più grande. Intendiamoci, Fable 2 é un grande gioco ma paga ancora le colpe di chi al primo tentativo non aveva saputo dosare parole e proclami.

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