Faces of War
di
Volodia Pellegrini
Combatteremo per i ponti, nelle strade, sulle strade, nelle città...
Quando si dice che della Seconda Guerra Mondiale ormai se ne ha a sufficienza, non si scherza di certo, tanto che anche tentare di fare un riassunto dei titoli ad essa dedicata sarebbe un lavoro inutile e noioso. Proprio due settimane fa si terminava un articolo su Faces of War sulla base di un codice preview nel quale si faceva notare come, pur non rilevando nel titolo particolari difetti, non si poteva negare la sua totale mancanza di originalità, a prodotto finale tra le mani, non si può che confermare tutto ciò che era stato detto poco tempo fa: si tratta sicuramente di un buon gioco, ma allo stesso tempo assolutamente privo di fantasia e senza nulla che non si sia già visto per anni e anni sui nostri monitor. Immaginate il classico Commandos 2 di Pyro Studios, calandolo in un'atmosfera alla Band of Brothers e con un occhio di riguardo all'azione e pianificazione piuttosto che alla tattica di affrontare singolarmente nemico per nemico, un po' come accadeva in Hidden & Dangerous 2 della Illusion Softworks, e aggiungeteci una campagna per ogni armata, sullo stile degli rts più classici come Sudden Strike e i suoi emuli, senza però i filmati originali e la capillare ricostruzione storica di quest'ultimi : quel che ne esce è una minestra riscaldata di elementi già visti amalgamati tra loro in maniera soddisfacente,ma che mantiene comunque gli stessi sapori che ormai tutti conosciamo.
Non vi sono difetti evidenti in Faces Of War: comandare la mezza dozzina di uomini ai nostri ordini si rivela abbastanza intuitivo e dei comodi menù rendono abbastanza controllabili i comunque numerosissimi comandi che si possono dare ai soldati. Nemmeno l'inventario personale di ogni uomo delude, anche se a volte stupirà vedere gente girare con 2 mitra e un bazooka alla Rambo, ed è piacevole vedere come, rispetto alla serie Commandos, i personaggi siano meno legati ad abilità singole e più aperti nelle possibilità (ammettiamo che era insensato che di un gruppo di infiltratori uno solo sapesse guidare un camion). Aggiungiamo pure che le missioni sono belle complesse e che nei momenti di sparatoria concitata sembrerà di rivedere le scene di diversi film sul medesimo argomento...peccato che in Brothers in Arms o nel già citato Hidden & Dangerous ci siano più o meno le stesse sensazioni, anche se da una prospettiva diversa da quella isometrica. Delude invece l'assenza di una qualsivoglia trama che leghi le missioni delle varie campagne tra loro,ma dopotutto la vicenda che fa sfondo al gioco è la Storia, quella vera.
Graficamente parlando, infine, troviamo dei discreti modelli di uomini e veicoli animati in maniera decisamente convincente, calati in un ambiente decisamente dettagliato e gradevole, nonostante interni un po' statici. Gli effetti speciali non deludono pur non raggiungendo vette di eccezionalità e il sonoro mostra ottime ricostruzioni del crepitio delle armi da fuoco e le classiche urla isteriche da parte del nemico (assolutamente ripetitivo il campo risposte dei membri della squadra, invece). Come segnalato nella preview, l'IA si mantiene su un livello decisamente buono, presentando avversari organizzati ed efficienti, anche se ogni tanto un po' menefreghisti (capita di attaccare un palazzo vedendo le sentinelle in quello 20 metri più avanti continuare a fumarsi beatamente una sigaretta) e saltuariamente tendenti ad una volontà di suicidio di massa (caricare davanti la bocca di una mitragliatrice allo scoperto).
Quando si dice che della Seconda Guerra Mondiale ormai se ne ha a sufficienza, non si scherza di certo, tanto che anche tentare di fare un riassunto dei titoli ad essa dedicata sarebbe un lavoro inutile e noioso. Proprio due settimane fa si terminava un articolo su Faces of War sulla base di un codice preview nel quale si faceva notare come, pur non rilevando nel titolo particolari difetti, non si poteva negare la sua totale mancanza di originalità, a prodotto finale tra le mani, non si può che confermare tutto ciò che era stato detto poco tempo fa: si tratta sicuramente di un buon gioco, ma allo stesso tempo assolutamente privo di fantasia e senza nulla che non si sia già visto per anni e anni sui nostri monitor. Immaginate il classico Commandos 2 di Pyro Studios, calandolo in un'atmosfera alla Band of Brothers e con un occhio di riguardo all'azione e pianificazione piuttosto che alla tattica di affrontare singolarmente nemico per nemico, un po' come accadeva in Hidden & Dangerous 2 della Illusion Softworks, e aggiungeteci una campagna per ogni armata, sullo stile degli rts più classici come Sudden Strike e i suoi emuli, senza però i filmati originali e la capillare ricostruzione storica di quest'ultimi : quel che ne esce è una minestra riscaldata di elementi già visti amalgamati tra loro in maniera soddisfacente,ma che mantiene comunque gli stessi sapori che ormai tutti conosciamo.
Non vi sono difetti evidenti in Faces Of War: comandare la mezza dozzina di uomini ai nostri ordini si rivela abbastanza intuitivo e dei comodi menù rendono abbastanza controllabili i comunque numerosissimi comandi che si possono dare ai soldati. Nemmeno l'inventario personale di ogni uomo delude, anche se a volte stupirà vedere gente girare con 2 mitra e un bazooka alla Rambo, ed è piacevole vedere come, rispetto alla serie Commandos, i personaggi siano meno legati ad abilità singole e più aperti nelle possibilità (ammettiamo che era insensato che di un gruppo di infiltratori uno solo sapesse guidare un camion). Aggiungiamo pure che le missioni sono belle complesse e che nei momenti di sparatoria concitata sembrerà di rivedere le scene di diversi film sul medesimo argomento...peccato che in Brothers in Arms o nel già citato Hidden & Dangerous ci siano più o meno le stesse sensazioni, anche se da una prospettiva diversa da quella isometrica. Delude invece l'assenza di una qualsivoglia trama che leghi le missioni delle varie campagne tra loro,ma dopotutto la vicenda che fa sfondo al gioco è la Storia, quella vera.
Graficamente parlando, infine, troviamo dei discreti modelli di uomini e veicoli animati in maniera decisamente convincente, calati in un ambiente decisamente dettagliato e gradevole, nonostante interni un po' statici. Gli effetti speciali non deludono pur non raggiungendo vette di eccezionalità e il sonoro mostra ottime ricostruzioni del crepitio delle armi da fuoco e le classiche urla isteriche da parte del nemico (assolutamente ripetitivo il campo risposte dei membri della squadra, invece). Come segnalato nella preview, l'IA si mantiene su un livello decisamente buono, presentando avversari organizzati ed efficienti, anche se ogni tanto un po' menefreghisti (capita di attaccare un palazzo vedendo le sentinelle in quello 20 metri più avanti continuare a fumarsi beatamente una sigaretta) e saltuariamente tendenti ad una volontà di suicidio di massa (caricare davanti la bocca di una mitragliatrice allo scoperto).
Faces of War
7
Voto
Redazione
Faces of War
Faces Of War non presenta particolari difetti che sembrino in grado di minarne la qualità, esclusa la scarsa originalità: fosse ambientato in un futuro fantascientifico o in un ambiente stile guerra fredda non ci sarebbe nulla da ridire,ma la domanda è: sarà veramente qualcosa di nuovo? Ciò che abbiamo visto qui lo si è già affrontato e sconfitto decine di volte, tanto in Commandos quanto in Hidden & Dangerous, se vogliamo sentirci parte di Salvate il soldato Ryan o Il Nemico alle Porte abbiamo i vari Call of Duty, se amiamo Band of Brothers c'è la serie Brothers in Arms, se siamo strateghi incalliti ci sono Panzers e i suoi emuli: c'è davvero bisogno di uccidere ancora nazisti? Quando potremo finalmente provare qualcosa di nuovo?