Fairytale Fights

di Tommaso Alisonno
Nel mondo delle favole qualcuno si sta prendendo la briga di rovinare tutti i lieti fine: Cappuccetto Rosso non arriva neppure dalla nonna che qualcuno ha ucciso tutti i lupi, le uova d'oro di Jack Pianta di Fagioli vengono snobbate dalla popolazione, Biancaneve é stata svegliata non con un bacio ma con un assolo rock di arpa (e adesso é in crisi isterica), i sudditi dell'Imperatore Nudo, anziché canzonarlo, sono fuggiti terrorizzati. Dietro pare esserci una strana cospirazione (che coinvolge, tra gli altri, i taglialegna, il pifferaio di Hamelin, la strega di Marzapane e il gigante) e che parte dal ratto del bricco del Porridge ai danni di Riccioli d'Oro e i tre Orsi.



Fairytale Fights é un action/arcade dal taglio principalmente picchiaduro a scorrimento con svariati elementi paltform, ambientato in una versione grottesca e truculenta del mondo delle fiabe. Una volta scelto uno dei quattro succitati personaggi caduti in disgrazia (e la differenza é esclusivamente estetica), avremo il compito di “indagare” sul furto del bricco e sulla cospirazione attraversando un livello dietro l'altro, massacrando lungo strada boscaioli, lupi, omini di marzapane e quant'altro troveremo a portata delle nostre grinfie. Caratteristica importante del sistema, moltissimi oggetti che troveremo potranno essere utilizzati come armi, a cominciare da quelle propriamente dette come spade, asce e martelli, passando per quelle abbastanza calzanti come clave e forconi, fino a quelle totalmente improprie come cestini della merenda o nidi d'uccello.

I controlli sono semplici: l'analogico sinistro muove, il destro picchia; a questi aggiungete il tasto del salto, quello della parata (quasi inutile) e quello per raccogliere e lanciare oggetti (questo si che é utile); infine, un ultimo tasto attiva l' “attacco glorioso”, una serie di fendenti portati in bullet time. Quello che immediatamente colpisce é però il comportamento approssimativo, o in generale “inerziale”, dei controlli: quando cominciamo a colpire in una direzione, il nostro personaggio balzerà continuamente in avanti senza che possiate cambiare traiettoria, ed anche in corsa le curve sono parecchio larghe.




La realizzazione grafica é piuttosto buona, soprattutto grazie al supporto dell'Unreal Engine 3 che gestisce ambienti molto vasti e con una cura notevole. I modelli proposti sono piuttosto semplici, ma lo stile scelto non richiedeva altrimenti, e le animazioni, sebbene piuttosto brevi, sono abbastanza fluide. La telecamera non é liberamente gestibile, e questo può costituire un problema, soprattutto in co-op, dove é consigliabile disabilitare le animazioni dei massacri (occupano circa un terzo dello spazio di gioco). Per gestire il sangue si fa un largo uso di liquido volumetrico: carino e truce, ma dopo un po' prende a noia.

Negativo invece il commento sul sonoro: le musiche sono appena accennate, e non riescono a trasmettere appieno né la sensazione di una fiaba né il pathos di un gioco. Gli effetti sonori sono gradevoli, ma troppo ripetitivi, e persino i doppiaggi sono limitati a poche espressioni di gioia o di sgomento, al pari degli effetti. I testi sono interamente in Italiano, con buona traduzione.
Il problema più grosso di FtF é che lo spirito grottesco e truculento, così come le combinazioni dissacranti di fiabe e personaggi, divertono per i primi cinque-dieci minuti, dopodiché interviene la ripetitività e la noia per i combattimenti tutti essenzialmente uguali. Viceversa, le sessioni di platform devono fare i conti coi controlli capricciosi e le inquadrature non sempre vincenti. Inoltre, il fatto di avere vite illimitate fa si che si vada avanti senza il brivido del rischio: l'unica motivazione che avrete per cercare di ridurre le morti é il fatto che per ciascuna di esser perdete soldi, i quali serviranno per migliorare la statua nel villaggio.

Anche la trama, pur non avendo mai avuto necessità di essere seria e complessa, é veramente labile: manca pertanto il vero stimolo ad andare avanti. Solo in MultiPlayer può strappare qualche ora di relax e divertimento, tanto in co-op quanto in Arena fino in quattro giocatori, ma sinceramente é ancora un po' poco. La verità é che FtF si basa su un'idea carina, ma sviluppata in maniera approssimativa: può anche divertire, ma é una nuvola passeggera.