Fallout New Vegas

di Fabio Fundoni
Una vecchia cartolina
Sono passati ben due anni dall'arrivo di Fallout 3 e, senza troppi giri di parole, il primo impatto visivo con la fatica degli Obsidian lascia un po' d'amaro in bocca. Indubbiamente qualche miglioria si poteva porre, mentre quello a cui assistiamo é semplicemente all'utilizzo del motore grafico Bethesda, messo in campo semplicemente per dare vita alla nuova avventura, sfruttandone sia i pregi che i difetti. Questi significa che, a fronte di paesaggi mozzafiato (per nella loro desolazione o pacchiana ricostruzione) dovremo sempre fare i conti con bug assortiti e rallentamenti frequenti, senza scordare una telecamera in terza persona non particolarmente comoda, mentre quella in stile FPS rimane preferibile. Se in passato si era passati sopra a tali difetti anche in nome dell'ampiezza dell'aria esplorabile, dopo 24 mesi era comunque ragionevole attendere qualche aggiustamento, quantomeno sui personaggi, sempre un po' troppo “plasticosi”. Peccato inoltre che sin troppo spesso si debbano vedere le schermate di caricamento tra una zona e l'altra, davvero troppo invadenti in alcune fasi di gioco.

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Meglio il sonoro, ancora una volta capace di offrirci un doppiaggio completamente in italiano e quasi sempre soddisfacente, mentre più ricche e ispirate ci sono sembrate le musiche,dove non mancano classici degli anni '50, periodo che rimane impresso a fuoco nell'anima di Fallout. Ma il lato che ha goduto maggiormente di questa nuova incarnazione é il gameplay, sebbene figlio di quello visto in precedenza. Il giocatore partirà dalla scelta di giocare in modalità “Classica” o “Duro”, opzione(su cui potrete comunque agire durante la partita) che cambierà di molto la vostra esperienza ludica. Se nella prima non ci saranno poi troppe novità, la seconda é una vera sfida alla sopravvivenza, in cui tutto sarà molto più complicato e realistico. Gli stimpack non vi cureranno più immediatamente, ma dovrete attendere che le medicine facciano effetto, se subirete la menomazione di un arto sarete costretti a ricorrere a particolari oggetti o alle cure di un medico, dovrete nutrirvi, dormire e bere (acqua, mi raccomando) regolarmente e anche le munizioni che porterete avranno un peso nell'inventario. Insomma, ogni cosa dovrà essere gestita al meglio.

Ci saranno comunque anche altre innovazioni interessanti, come la possibilità di modificare le armi con mirini e altri elementi o sfruttare nuovi proiettili di vario tipo, visto che per fare danni agli avversari dovremo anche assicurarci di avere le giuste munizioni per perforarne le protezioni (naturali o artificiali), tutto naturalmente integrato con la classica possibilità di combattere in tempo reale o a turni, sfruttando ancora il sistema di “punti azione” e il poter scegliere la parte del corpo nemica da mirare. Si segnala anche una nuova interfaccia per parlare con gli alleati (mentre i dialoghi classici rimangono identici) e la possibilità di imparare mosse speciali da combattimento.




Inutile dire che non mancherà la possibilità di giocare d'azzardo nei casinò, mentre per chi non dovesse riuscire ad entrare nella strip di New Vegas ci sarà il Caravan, gioco di carte abbastanza elaborato diffuso su tutto il territorio. Nessuna rivoluzione certo, ma piacevoli affinamenti che migliorano l'esperienza già vissuta in questo triste futuro, con persino una maggiore possibilità di limitare i combattimenti qualora abbiate scelto un personaggio poco adatto allo scontro diretto. Non dimentichiamo poi un rinnovato sistema per gestire il karma assieme alla reputazione: ogni azione compiuta potrebbe renderci graditi a qualche fazione ma ricercati da un'altra! Meglio stare ben attenti o decidere in fretta da che parte schierarci!

Un cane bionico per amico
Solo una espansione di Fallout 3? Forse si, ma non per questo un'esperienza da sottovalutare. Anzi, un nuovo modo per vedere un universo amatissimo e affascinante che ora si dimostra non meno pericoloso e stimolante, ma più vivo e capace di gettare l'utente in mezzo a complicati intrighi. Sebbene tutti i difetti che il gioco porta con se siano chiari, é difficile non rimanere stregati dalle colorate insegne di New Vegas, in continuo contrasto con lande desolate e le brutture di un pianeta devastato. Le quest sono accattivanti e la nuova Vegas dona al titolo quel “qualcosa in più” che stimola a calarsi nuovamente nei panni del sopravvissuto di turno. Gioco di ruolo, esplorazione, molteplici possibilità e missioni in una mappa sconfinata (ai livelli del precedente episodio) non possono che portare l'utente a spendere ancora decine e decine (e decine...) di ore sul questa produzione Bethesda.

La soddisfazione c'é tutta e gli Obsidian hanno sicuramente svolto il compito a loro affidato. Rimane unicamente il rammarico per la presenza degli stessi problemi e dei medesimi bug già visti. Possibile che in due anni non si sia riusciti, non diciamo a migliorare, ma quantomeno a stabilizzare motore grafico e fisico? Ad ogni modo ammettiamo che, la domanda in questione, tende a svanire mano a mano che ci si inoltra in questa nuova e divertente avventura della cui trama, vi assicuriamo, in questo articolo avete letto solo i sommi capi, con molte sorprese che vi attendono. Un unico consiglio: attenzione ai vostri risparmi... la roulette non perdona!

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