Fallout Tactics: Brotherhood of Steel
di
Redazione Gamesurf
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PRIMA DELL'AZIONE
A differenza di giochi simili in cui l'organizzazione delle missioni viene gestita tramite appositi menù, Fallout Tactics: Brotherhood of Steel prevede un sistema molto più integrato con l'azione del gioco. In pratica nel mondo di Fallout sono presenti dei bunker che fungono da base operativa: in questi bunker trovano alloggio i membri della Fratellanza D'Acciao, assieme a molti individui responsabili di compiti ben precisi. Ad esempio é possibile incontrare il Generale, che si occupa di assegnare le diverse missioni disponibili, oppure il furiere, addetto al magazzino delle attrezzature (un infido mercante sotto mentite spoglie, in pratica), o ancora il commissario di reclutamento (per richiedere nuovi membri del gruppo) e l'ufficiale medico (altro aguzzino che cura i personaggi dietro LAUTO compenso). Oltre a questi personaggi, il bunker ospita anche altri mercenari e avventurieri, con cui é possibile dialogare e persino commerciare (anche tramite baratto). L'esplorazione del bunker avviene in maniera analoga a quanto accadeva in Fallout o in altri RPG come Baldur's Gate, fornendo al gioco una ulteriore dose di elementi da RPG che assottigliano ulteriormente la linea di demarcazione tra Fallout Tactics: Brotherhood of Steel e i capitoli precedenti. Una volta composto il team (con un massimo di elementi oltre al personaggio principale) ed effettuati tutti i preparativi necessari ci si può rivolgere al Generale e ottenere in assegnazione una missione: é il momento di passare all'azione vera e propria
FALLOUT: ENEMY UNKNOWN
Una volta sul campo di battaglia é necessario la modalità con cui affrontare l'azione di gioco, tra le tre disponibili, definite dalle sigle ITB, STB e CTB. ITB sta per Individual Turn-Based e rappresenta una classica modalità a turni in cui ciascun personaggio si muove individualmente: praticamente, la trasposizione diretta del sistema di combattimento di Fallout. STB é invece l'acronimo di Squad Turn-based, ed é assimilabile al sistema di gioco presente nei giochi della serie UFO, di Microprose: un sistema, cioé, sempre basato su una struttura a turni, ma in cui agiscono alternativamente tutti i componenti di una singola squadra prima di passare l'azione ad un altro giocatore o alla CPU. Entrambe queste modalità si basano su dei canonici punti di azione, che vengono spesi per tutte le azioni (camminare, correre, sparare, usare abilità e così via) e che sono ripristinati all'inizio del turno seguente. Insomma, i fan della stragegia "vecchio stile" si troveranno a proprio agio con queste due modalità più riflessive e statiche. I patiti dell'azione in tempo reale possono invece affidarsi alla terza scelta effettuabile, e cioé Continuous Turn-Based (CTB), che é considerabile come un sistema di combattimento in tempo reale (nello stile di Commandos), in cui tutti i personaggi agiscono contemporaneamente e in cui il consumo di punti-azione non riguarda più le operazioni di spostamento (gli stessi punti-azione vengono ripristinati automaticamente, man mano che il tempo passa). Anche questa modalità in tempo reale funziona abbastanza bene, e sebbene non valorizzi altrettanto il motore di regole che é alla base del gioco riesce comunque a trasferire la tensione e buona parte della strategia derivate dai sistemi "a turni" nel frenetico mondo del "tempo reale". In questo caso però il giocatore deve fare i conti con alcune lacune nell'intelligenza artificiale del personaggi, legate alle loro abilità di movimento (troppo spesso i personaggi sembrano messi in crisi nella scelta della strada da seguire) e alla scelta del nemico da attaccare o da cui difendersi, risultando meno scaltri di quanto sarebbe lecito che fossero
PRIMA DELL'AZIONE
A differenza di giochi simili in cui l'organizzazione delle missioni viene gestita tramite appositi menù, Fallout Tactics: Brotherhood of Steel prevede un sistema molto più integrato con l'azione del gioco. In pratica nel mondo di Fallout sono presenti dei bunker che fungono da base operativa: in questi bunker trovano alloggio i membri della Fratellanza D'Acciao, assieme a molti individui responsabili di compiti ben precisi. Ad esempio é possibile incontrare il Generale, che si occupa di assegnare le diverse missioni disponibili, oppure il furiere, addetto al magazzino delle attrezzature (un infido mercante sotto mentite spoglie, in pratica), o ancora il commissario di reclutamento (per richiedere nuovi membri del gruppo) e l'ufficiale medico (altro aguzzino che cura i personaggi dietro LAUTO compenso). Oltre a questi personaggi, il bunker ospita anche altri mercenari e avventurieri, con cui é possibile dialogare e persino commerciare (anche tramite baratto). L'esplorazione del bunker avviene in maniera analoga a quanto accadeva in Fallout o in altri RPG come Baldur's Gate, fornendo al gioco una ulteriore dose di elementi da RPG che assottigliano ulteriormente la linea di demarcazione tra Fallout Tactics: Brotherhood of Steel e i capitoli precedenti. Una volta composto il team (con un massimo di elementi oltre al personaggio principale) ed effettuati tutti i preparativi necessari ci si può rivolgere al Generale e ottenere in assegnazione una missione: é il momento di passare all'azione vera e propria
FALLOUT: ENEMY UNKNOWN
Una volta sul campo di battaglia é necessario la modalità con cui affrontare l'azione di gioco, tra le tre disponibili, definite dalle sigle ITB, STB e CTB. ITB sta per Individual Turn-Based e rappresenta una classica modalità a turni in cui ciascun personaggio si muove individualmente: praticamente, la trasposizione diretta del sistema di combattimento di Fallout. STB é invece l'acronimo di Squad Turn-based, ed é assimilabile al sistema di gioco presente nei giochi della serie UFO, di Microprose: un sistema, cioé, sempre basato su una struttura a turni, ma in cui agiscono alternativamente tutti i componenti di una singola squadra prima di passare l'azione ad un altro giocatore o alla CPU. Entrambe queste modalità si basano su dei canonici punti di azione, che vengono spesi per tutte le azioni (camminare, correre, sparare, usare abilità e così via) e che sono ripristinati all'inizio del turno seguente. Insomma, i fan della stragegia "vecchio stile" si troveranno a proprio agio con queste due modalità più riflessive e statiche. I patiti dell'azione in tempo reale possono invece affidarsi alla terza scelta effettuabile, e cioé Continuous Turn-Based (CTB), che é considerabile come un sistema di combattimento in tempo reale (nello stile di Commandos), in cui tutti i personaggi agiscono contemporaneamente e in cui il consumo di punti-azione non riguarda più le operazioni di spostamento (gli stessi punti-azione vengono ripristinati automaticamente, man mano che il tempo passa). Anche questa modalità in tempo reale funziona abbastanza bene, e sebbene non valorizzi altrettanto il motore di regole che é alla base del gioco riesce comunque a trasferire la tensione e buona parte della strategia derivate dai sistemi "a turni" nel frenetico mondo del "tempo reale". In questo caso però il giocatore deve fare i conti con alcune lacune nell'intelligenza artificiale del personaggi, legate alle loro abilità di movimento (troppo spesso i personaggi sembrano messi in crisi nella scelta della strada da seguire) e alla scelta del nemico da attaccare o da cui difendersi, risultando meno scaltri di quanto sarebbe lecito che fossero
Fallout Tactics: Brotherhood of Steel
Fallout Tactics: Brotherhood of Steel
Un gioco tanto apprezzabile quanto criticabile, questo Fallout Tactics: Brotherhood of Steel. Se da un lato non si può che elogiare l'enorme sforzo riposto nella personalizzazione dei personaggi e nella grande varietà di armi ed oggetti, così come si può lodare la simpatica fusione tra RPG e gioco strategico, dall'altra non si può non citare i difetti riportati nella recensione, riguardanti l'intelligenza artificiale discutibile e la pessima interazione con i fondali, che appaiono chiaramente anacronistici e limitanti. Insomma, gli amanti della serie e gli appassionati di videogame strategici possono avvicinarsi a Fallout Tactics: Brotherhood of Steel con una certa tranquillità, ma rimanendo ben consci che non si tratta di un nuovo classico, bensì di un gioco ben fatto e promettente stroncato sulla strada dell'eccellenza da alcune scelte molto poco giustificabili. Consigliato, ma con riserva.