Disney Fantasia: Il Potere della Musica

di Roberto Vicario
Quanti di voi si ricordano di Fantasia, film Disney datato 1940? Probabilmente molti, perché oltre al remake creato negli anni 2000, continua ad essere tutt'oggi un prodotto che affascina per l'estremo equilibrio e ingegno che si era riuscito a trovare tra la musica classica e le immagini di Topolino e soci.

Proprio da questo spunto sono partiti i ragazzi di Harmonix che con il loro Disney Fantasia: Il Potere della Musica ci permettono di fare un tuffo nel passato grazie alla musica classica, mantenendo però un piedi ben saldo nel presente o se preferite nella “modernità”.

Professione: Direttore d'orchestra




Inutile negarlo la sfida che i ragazzi inglesi si sono trovati ad affrontare é stata davvero enorme. Da una parte troviamo un titolo dedicato esclusivamente a Kinect, periferica da pochi mesi semi-ufficialmente rinnegata da Microsoft, dall'altra un'ormai sempre più vertiginosa caduta in termini di vendite e di interesse per quanto riguarda il mercato dei rhythm game.

Nonostante questa sorta di percorso minato, gli sviluppatori hanno non solo raggiunto la vetta realizzando un titolo che a conti fatti é decisamente divertente, ma hanno addirittura rischiato proponendo un gameplay atipico con una tracklist decisamente azzardata.

Ma cosa dobbiamo fare in Fantasia? fondamentalmente il nostro ruolo sarà quello del direttore d'orchestra. Agitando le braccia davanti a kinect, o assumendo delle pose particolari, dovremo dirigere con un ritmo perfetto archi, tamburi, trombe, batterie, chitarre e chi più ne ha, più ne metta.



Durante l'esecuzione inoltre potremo avvalerci della presenza di alcuni “incantesimi”, una sorta di modificatore che ci permetterà di giocare - senza troppa originalità a dire il vero - con la traccia che stiamo dirigendo. Niente di nuovo ovviamente, ma una simpatica e divertente integrazione che rende più varia la performance.

Performance, che potrà variare ancora di più attivando i mix. Una volta portata a termine la versione base del pezzo selezionato, ci verrà sbloccata una versione “remix” dello stesso. Queste sono delle vere e proprie versioni alternative delle canzoni originali, e una volta sbloccate tutte (ce ne sono due per traccia!) si potranno combinare tra loro per realizzare qualche divertente esperimento musicale, ma soprattutto guadagnare qualche punto in più attraverso i classici modificatori di punteggio.

Abbiamo parlato molto di queste canzoni, ma non vi abbiamo detto quali sono. Per quanto riguarda la musica classica troveremo molti pezzi che abbiamo già avuto il piacere di ascoltare all'interno della pellicola: Bach, Beethoven, Stravinskij. A questi si affiancano sonorità decisamente meno classiche e più tendenti al pop e al rock, tra cui citiamo gli immortali Queen, David Bowie, I Police o i più recenti Lorde e Bruno Mars.

In totale avremo la possibilità di scegliere fra oltre 30 tracce; a questa lista si aggiungo poi altri pezzi che come sempre sarà possibile scaricare - a pagamento - dallo store online di Xbox One.



Essendo un gioco che sfrutta esclusivamente kinect la nostra paura era legata proprio alla periferica stessa. Spesso il sensore di movimento di Microsoft ha rovinato esperienze di gioco piacevoli per colpa di movimenti non recepiti o visti il ritardo, problemi di distanza dal televisore e molto altro ancora.

Nonostante anche in Disney Fantasia: Il Potere della Musica qualche problemino non sia mancato nella nostra sessione di review, dobbiamo ammettere che l'esperienza di gioco non é stata influenzata (ovviamente in negativo) da questi problemi di ricezione.

Giocare in piedi, ad una distanza sufficiente per permettere al sensore di “vedere” i nostri gesti, ha messo il risalto l'ottimo lavoro svolto da Harmonix sotto questo aspetto marcatamente più tecnico. Qualche problema in più l'abbiamo notato giocando seduti, ma insomma, siamo direttori d'orchestra e ci vuole anche una certa postura, non trovate?
vimager1, 2, 3

Arriviamo così a parlare dell'aspetto visivo del titolo, argomento sempre molto delicato - e troppo spesso bollato come marginale - all'interno di questo genere di giochi. Rispetto a produzioni precedenti dobbiamo dividere in due segmenti il nostro giudizio. Da una parte abbiamo la piacevole sensazione visiva che si percepisce navigando all'interno dei reami (o regni, se preferite). Una sorta di hub dove si possono portare a compimento giochini secondari e scovare le canzoni da suonare. Se questi ambienti sono molto curati e dettagliati non possiamo dire lo stesso di quello che farà da sottofondo alla nostra performance musicale. Coreografie scarne, a volte estremamente minimaliste e spesso poco ispirate. Insomma sotto questo aspetto, sfruttando proprio il brand Fantasia, si poteva fare decisamente di più. Se ci passate la battuta, la fantasia in questo senso é stata davvero poca.

Particolarmente intrigante ci é sembrata anche la modalità cooperativa, che permette a due giocatori di dirigere insieme o di sfidarsi in una battaglia all'ultimo movimento di bacchetta virtuale.

Chiudiamo facendo un plauso ad Harmonix. In Disney Fantasia: Il Potere della Musica ogni giocatore potrà liberamente esprime la propria performance senza dover guardare con ansia la perdita o il “miss” di un particolare movimento. Di fatto non esiste un game over, ma solo una perdita di punti. Questa scelta non solo rende decisamente più trasversale il prodotto, ma potrebbe spingere molti ragazzi giovani ad avvicinarci alla musica classica ascoltando ed interagendo senza grosse preoccupazioni con queste sonorità. Brava Disney e Brava Harmonix.