Far Cry

di Alessandro 'Alenet' Cossu

Infatti, il piccolo colpo di scena di FC sta nel fatto che la nostra bella Valerie non è una giornalista ma è stata mandata sull'isola dalla CIA, onde indagare sulle attività di Krieger, ex scienziato dell'OMS, studioso di ingegneria genetica e ossessionato dalla creazione del perfetto soldato genetico (X-Files docet!). A quanto pare, il nostro stralunato dottore ha avuto successo...quindi affrontare mostri e aberrazioni degne dell'Isola del Dottor Moreau sarà all'ordine del giorno, dal terzo livello di gioco in avanti. Per far fronte a nemici & mostri, il nostro Jack potrà contare su un discreto arsenale, ma con una pesante limitazione: ci sarà concesso portare solo quattro armi per volta, quindi occorrerà pianificare con un pizzico di strategia il nostro scorrere nell'avventura. Avremo a disposizione un machete, una pistola, una pistola 'silenziata', un certo quantitativo di granate (esplosive, stordenti, flashbang), lanciarazzi e una decina di mitra in varie versioni, dall'M4 all'M5, passando per il P90 e l'AG36, il classico fucile da cecchino e una certa quantità di postazioni fisse di cui potremo prendere possesso per brevi periodi. Varietà divertimento e longevità garantite, quindi, con uno stile di gioco che può adattarsi sia ad un approccio stealth, cosi come al massacro indiscriminato anche se, come al solito, il buon senso è nel mezzo. La presenza di un editor di livelli giocabili direttamente dall'editor stesso (!) e una sontuosa modalità multigiocatore, in Lan e su server Ubisoft completa il quadro di quello che pare essere il titolo perfetto e pienamente godibile da tutti. Sfortunatamente, però, anche Far Cry mostra il fianco a qualche piccola magagna più o meno rilevante.

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Scartando gli errori di doppiaggio come una semplice banalità insignificante, quello che veramente pare essere fastidioso di questo prodotto è l'intrinseca difficoltà, davvero elevata anche a livello "Facile". Un paio di colpi bene assestati e ci troveremo a bussare alla porta di S.Pietro prima del tempo (a prescindere da quanto siamo corazzati) sfavoriti anche dall'impossibilità di salvare, dovuta all'irritante sistema dei checkpoint. In ognuno dei lunghissimi livelli di FC si contano circa cinque o sei punti di store, decisamente pochi per un titolo che può risultare ostico anche al più smaliziato dei gamers. In alcune situazioni, il calcolo dei danni subito dai nostri avversari (e per fortuna anche da noi) pare alquanto approssimativo: mi sono ritrovato a svuotare un intero caricatore del mio fucile d'assalto M4 in faccia ad un soldato a due centimetri da me senza vederlo stramazzare e assistere poi alla vista del mio alter ego che muore per uno "starnuto". Lo stesso soldato ha perso la vita per un colpo della mia pistola sparato da un fracco di metri di distanza. Situazioni al limite del paradosso e assolutamente sporadiche, questo si, ma comunque estremamente fastidiose, data anche, come detto, l'impossibilità di salvare a piacimento. Giocare a FC con un pc non di ultimissima generazione impedisce de facto di godere appieno di tutte le meraviglie grafiche messe a disposizione dal titolo Ubisoft: sul mio computer, equipaggiato con Athlon XP3000+,1024Mb di Ram a 400mhz e Radeon 9000pro, ho potuto giocare ad alta risoluzione ma con tutti i dettagli al minimo, pena incresciosi blocchi di sistema. Quindi, fate bene i vostri calcoli prima di iniziare a giocare...perché FC è un titolo assolutamente meraviglioso che merita di essere goduto fino in fondo e che, da oggi in poi, sarà senza dubbio considerato la nuova pietra di paragone nel mondo degli shooter in soggettiva.

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