Far Gate
di
VERSO NUOVE E INTERESSANTI AVVENTURE
Così parte Far Gate, anche conosciuto come The Rift, la produzione di esordio dei Super X Studios, precedentemente noti con l'appellativo di ThrushWave Technology (beh, sui nomi non hanno le idee molto chiare...). Il nostro alter Ego digitale sarà Jacob Viscero, l'ex criminale che si troverà in qualità di capo strategico a dover fortificare le strutture dei coloni umani giunti su Proxima Centauri. O meglio, questo é quello che crederete di fare all'inizio, anche perché dopo circa 5 minuti di gioco scoprirete che oltre al pianeta abitabile c'é anche un altro fenomeno che aveva attirato l'attenzione del governatore terrestre, spingendolo a finanziare la missione: un portale spaziale. Gli scienziati avevano teorizzato la loro esistenza, ma nessuno li aveva ancora avvistati, prima della sonda StarFarer. E vi pare che questo portale possa essere fonte esclusiva di immensa gioia e giubilo? Ovviamente no, infatti verrete subito in contatto con altre due razze discretamente incavolate che useranno appunto questo e altri varchi spaziali come mezzi di spostamento interstellare. Tali razze sono i Nue-Guyen e gli Entrodii. I primi hanno un look "biologico", ovvero ogni mezzo in realtà é una creatura creata appositamente per un preciso scopo, i secondi invece a prima vista sono strane creature cristalline..
Far Gate, come potete vedere anche dalle foto, é uno strategico in tempo reale molto simile come impostazione al capolavoro dei Relic, Homeworld. In realtà le differenze ci sono, e sono anche evidenti, prima fra tutte la presenza di una sola campagna per quanto riguarda il gioco singolo (ok, anche in Homeworld, ma almeno potevate scegliere con che razza affrontarla). Un solo filo narrativo dunque, però curato. La trama infatti é ben architettata e vi porterà a scoprire e a conoscere più a fondo i segreti che stanno dietro a tutte e tre le razze del gioco (si, compresi gli umani), facendovi viaggiare attraverso una miriade di sistemi e dandovi il controllo di tutti i tipi di navi appartenenti alle tre razze. Durante le svariate missioni dovrete necessariamente tenere conto dei pregi e dei difetti delle varie unità, ed in primis la razza di appartenenza. Un esempio: le unità e le strutture proximan potranno essere riparate tramite l'ausilio di un mezzo particolare, l'utility pod, ovvero il tuttofare spaziale, mentre per quanto riguarda i Nue-Guyen, la loro struttura biologica permette loro di rimarginare le ferite senza alcuna spesa con il passare del tempo (mmm, mi ricorda qualcosa... forse gli Zerg? non solo...), mentre gli Entrodii adottano un mix dei due: le strutture si riparano da sole lentamente, mentre i mezzi devono recarsi presso un edificio apposito
Così parte Far Gate, anche conosciuto come The Rift, la produzione di esordio dei Super X Studios, precedentemente noti con l'appellativo di ThrushWave Technology (beh, sui nomi non hanno le idee molto chiare...). Il nostro alter Ego digitale sarà Jacob Viscero, l'ex criminale che si troverà in qualità di capo strategico a dover fortificare le strutture dei coloni umani giunti su Proxima Centauri. O meglio, questo é quello che crederete di fare all'inizio, anche perché dopo circa 5 minuti di gioco scoprirete che oltre al pianeta abitabile c'é anche un altro fenomeno che aveva attirato l'attenzione del governatore terrestre, spingendolo a finanziare la missione: un portale spaziale. Gli scienziati avevano teorizzato la loro esistenza, ma nessuno li aveva ancora avvistati, prima della sonda StarFarer. E vi pare che questo portale possa essere fonte esclusiva di immensa gioia e giubilo? Ovviamente no, infatti verrete subito in contatto con altre due razze discretamente incavolate che useranno appunto questo e altri varchi spaziali come mezzi di spostamento interstellare. Tali razze sono i Nue-Guyen e gli Entrodii. I primi hanno un look "biologico", ovvero ogni mezzo in realtà é una creatura creata appositamente per un preciso scopo, i secondi invece a prima vista sono strane creature cristalline..
Far Gate, come potete vedere anche dalle foto, é uno strategico in tempo reale molto simile come impostazione al capolavoro dei Relic, Homeworld. In realtà le differenze ci sono, e sono anche evidenti, prima fra tutte la presenza di una sola campagna per quanto riguarda il gioco singolo (ok, anche in Homeworld, ma almeno potevate scegliere con che razza affrontarla). Un solo filo narrativo dunque, però curato. La trama infatti é ben architettata e vi porterà a scoprire e a conoscere più a fondo i segreti che stanno dietro a tutte e tre le razze del gioco (si, compresi gli umani), facendovi viaggiare attraverso una miriade di sistemi e dandovi il controllo di tutti i tipi di navi appartenenti alle tre razze. Durante le svariate missioni dovrete necessariamente tenere conto dei pregi e dei difetti delle varie unità, ed in primis la razza di appartenenza. Un esempio: le unità e le strutture proximan potranno essere riparate tramite l'ausilio di un mezzo particolare, l'utility pod, ovvero il tuttofare spaziale, mentre per quanto riguarda i Nue-Guyen, la loro struttura biologica permette loro di rimarginare le ferite senza alcuna spesa con il passare del tempo (mmm, mi ricorda qualcosa... forse gli Zerg? non solo...), mentre gli Entrodii adottano un mix dei due: le strutture si riparano da sole lentamente, mentre i mezzi devono recarsi presso un edificio apposito