Fatal Fury: City of the Wolves: Recensione del ritorno a South Town

Fatal Fury City of the Wolves Recensione del ritorno a South Town

Fatal Fury: City of the Wolves è il tanto atteso ritorno della serie Fatal Fury, sviluppato e pubblicato da SNK. Dopo 26 anni dall'uscita di Garou: Mark of the Wolves, questo nuovo capitolo assurge a riportare in auge una delle saghe di picchiaduro più amate di sempre. Il gioco è ambientato nella turbolenta South Town, dove vecchi e nuovi personaggi si scontrano in una lotta per la supremazia.

Fatal Fury: City of the Wolves: Recensione del ritorno a South Town
Un graditissimo ritorno di uno storico picchiaduro.

La trama di Fatal Fury: City of the Wolves

La trama di Fatal Fury: City of the Wolves continua direttamente da dove Garou: Mark of the Wolves si era interrotto. La città di South Town è ancora una volta il teatro di scontri epici, con personaggi iconici come Terry Bogard, Rock Howard e molti altri che ritornano per affrontare nuove minacce. La storia si concentra sulla lotta per il controllo della città e sulla ricerca di vendetta e redenzione. La serie Fatal Fury ha sempre avuto una narrativa ricca di conflitti (anche personali), e City of the Wolves non fa eccezione. Gli intrecci narrativi mirano a dare un accento marcato sul passato dei personaggi, creando un legame profondo con i fan di lunga data della serie. 

Il nuovo T.O.P. dei picchiaduro

Dal punto di vista del gameplay Fatal Fury: City of the Wolves mantiene la tradizionale struttura bidimensionale della serie, ma introduce diverse novità che lo rendono unico. Il sistema T.O.P. di Mark of the Wolves è stato rinominato in "Selective Potential Gear" (S.P.G.), e il meccanismo di "Just Defense" è stato ampliato con una variante "Hyper Defense". I giocatori possono utilizzare attacchi super chiamati "Gear", che si dividono in Ignition Gear, Redline Gear e Hidden Gear, ciascuno con requisiti specifici per essere attivato. Una delle novità più interessanti è il "Rev System", che permette ai giocatori di eseguire abilità potenziate come Rev Arts, Rev Blow, Rev Accel e Rev Guard. Queste abilità riempiono gradualmente il Rev Gauge, che una volta pieno, mette il personaggio in uno stato di Overheat, limitando temporaneamente l'uso delle abilità Rev.

Il gioco offre due schemi di controllo: "Arcade Style", che riprende i controlli tradizionali della serie, e "Smart Style", che semplifica i comandi permettendo di eseguire attacchi e combo con input direzionali e singoli pulsanti. Oltre alla modalità arcade standard, c'è una modalità single player chiamata "Episodes of South Town", che introduce meccaniche RPG e permette ai giocatori di completare missioni per guadagnare punti esperienza e abilità aggiuntive.

Fatal Fury: City of the Wolves, musiche e grafica

La colonna sonora di Fatal Fury: City of the Wolves è curata da DJ di fama mondiale, tra cui Salvatore Ganacci, Steve Aoki e R3HAB3. La musica è energica e coinvolgente, perfetta per accompagnare i combattimenti intensi del gioco. Il tema principale, "Chain Reaction", è già diventato una specie di hit tra i fan, con la sua melodia accattivante e i testi che riflettono il tema del destino e della lotta.

Fatal Fury: City of the Wolves: Recensione del ritorno a South Town
Un mix di personaggi variegati ed azzeccati.

Dal punto di vista grafico, il gioco utilizza l'Unreal Engine 4, offrendo una qualità visiva impressionante. I personaggi sono dettagliati e animati con cura, e gli sfondi delle arene sono ricchi di particolari. Tuttavia, alcuni elementi come gli NPC nelle scene di sfondo potrebbero beneficiare di miglioramenti nella risoluzione. Il gioco mantiene uno stile visivo che combina cel-shading e colori pastello, simile a quello di Marvel vs Capcom 3, rendendo le meccaniche di gioco facilmente leggibili.

Fatal Fury vs. The World

Fatal Fury: City of the Wolves si distingue nel panorama dei picchiaduro moderni grazie alla sua profondità tecnica e alla fedeltà alla tradizione della serie. Rispetto a titoli come Street Fighter V e Tekken 7, City of the Wolves offre un'esperienza di gioco che bilancia perfettamente novità e nostalgia. Mentre Street Fighter V ha introdotto meccaniche come il V-Trigger e Tekken 7 ha puntato su un sistema di combo più accessibile, Fatal Fury: City of the Wolves mantiene la sua identità con il Rev System e il S.P.G., offrendo una sfida tecnica che premia i giocatori esperti.

In questo gioco non ci sono evidenti difetti, non è esente da bug o qualche crash minore, robetta che sicuramente può essere sistemata in fase finale, ovvero quella che troverete voi sui vari store, ma va da sé che dovete prepararvi fisicamente e psicologicamente a questo ritorno. La modalità tutorial è davvero completa (e utile) per permettervi di accedere e comprendere tutte le complesse meccaniche di combattimento. Non aspettatevi sconti sul ring, qui ci si picchia come fabbri ferrai e se non entrerete nel "flow" verrete brutalizzati nel giro di poco. Il grosso, enorme, problema però è legato ai comandi.

Che siano quelli Smart (ovvero i nuovi) o quelli Arcade (cioè i classici) non percepirete mai di "possedere" i personaggi che avete davanti. I movimenti infatti sono perfetti per essere usati con gli stick arcade da sala giochi, con pad è complesso concatenare tutto con la stessa rapidità (e divertimento) e rimappare il tutto non è semplice. Usare la tastiera è una soluzione (ma non per chi lo giocherà su console), rendendo la sua natura estremamente tecnica un boomerang pericoloso. Senza essere troppo caustici è ovvio che questo titolo voglio principalmente abbracciare i giocatori storici, senza smussare troppo gli angoli, come invece ha fatto la concorrenza, che prevederebbe comunque un lavoro di rivisitazione troppo importante. 

Fatal Fury: City of the Wolves

Versione Testata: PC

8

Voto

Redazione

coverjpg

Fatal Fury: City of the Wolves

Fatal Fury: City of the Wolves "finge" di essere come gli altri big, ovvero "arrivabile" a tutti, ma nella realtà mantiene la rigidità e la complessità della sua natura hardcore. Questo può essere un bene o un male, di sicuro non è per coloro che amano le strade in discesa, ma chi vorrà impegnarsi a fondo è certamente quel titolo per divertirsi e tornare alle origini della serie.

Iscriviti alla Newsletter

Resta aggiornato sul mondo Gamesurf: anteprime, recensioni, prove e tanto altro.

ISCRIVITI