Fate/Samurai Remnant - Recensione - Spiriti eroici e battaglie epiche
Fate/Samurai Remnant è l’ultimo progetto di Omega Force, Koei Tecmo e Type/Moon i quali hanno deciso di unire le loro forze per portare su Playstation 5, Xbox Series, Switch e PC le magiche battaglie della serie Fate, un franchise molto famoso ed apprezzato, specialmente in Giappone, per i numerosi manga, light novel e serie d’animazione, creando un ottimo gioco di ruolo-action con meccaniche musou tipiche degli sviluppatori, una narrazione incredibile e dall'ambientazione magica e unica.
La Storia di Fate/Samurai
La storia è ambientata nel 1651 a Edo, in Giappone. Miyamoto Iori, un giovane orfano che vive nella periferia di Asakusa insieme alla sorella minore, si ritrova attaccato da un potente nemico noto come Rider ed il suo Master, Yui Shousetsu. Proprio quando le cose sembrano mettersi veramente male, Iori evoca involontariamente uno spirito eroico della classe Saber per combattere al suo fianco e sopravvivere allo scontro.
Dopo i primi momenti di stupore, e grazie anche allo splendido comparto narrativo del gioco, non passerà molto tempo prima di capire che il nostro Iori è niente di meno che un Master prescelto ad affrontare il Waxing Moon Rituals.
Nel Waxing Moon Ritual sette coppie di Masters e Servants, storici Heroic Spirits dotati di un potere superiore, lottano tra loro per ottenere l'onnipotente il Waxing Moon's Vessel, che consente di esaudire ogni desiderio.
Alla fine, solo una coppia potrà emergere vittoriosa al rituale.
Parte molto importante della trama sono proprio i sette Masters, in grado di evocare ciascuno di esso un Servant di diverse classi di guerrieri: Saber, Lancer, Berserker, Caster, Rider, Archer e Assassin; ognuno di esso è una versione romanzata dello spirito eroico dei personaggi conosciuti nel corso della storia e ognuno dotato di punti di forza unici e poteri leggendari.
La narrativa di Fate/Samurai Remnant è più avvincente di quanto mi aspettassi. La storia entra subito nel vivo introducendo i suoi numerosi personaggi e meccaniche di gioco in un modo davvero epico e coinvolgente già dalle prime ore.
La trama del gioco non perde tempo a prendere il volo: la normale vita di Iori termina nella primissima parte del prologo e il tuffo nel cuore della trama è immediato.
Inoltre, senza spoilerare troppo, il gioco introduce sempre nuovi personaggi, tutti sorprendentemente carismatici, con il proprio stile unico e ottimamente caratterizzati. Man mano si avanza nel gioco, imparerete anche tutto sulla complessità del rituale attraverso coinvolgenti conversazioni in stile visual novel, creando una narrazione ricca e coinvolgente e che tiene sempre viva l’avventura.
Gameplay: un Samurai divertente e dalla lama ben affilata
Il combattimento è il fulcro del gioco ed è estremamente divertente e ben realizzato.
Fate/Samurai Remnant utilizza una struttura di combattimento in tempo reale in tipico stile Musou, il che non sorprende per un gioco Omega Force e Koei Tecmo, ma non è così “pesante” come gli altri titoli da loro realizzati in passato.
Nel gioco vi ritroverete ad affrontare diverse ondate e orde di nemici normali, Elite o veri e propri Boss, in una struttura molto lineare, ma ben pensata. Invece di avere a disposizione molte mappe aperte in cui poter uccidere centinaia di nemici, Fate/Samurai Remnant limita l’azione allo spostamento da e verso aree circoscritte separate tra di loro. Di gran lunga la scelta più logica e sensata questa, poiché riesce a mettere in risalto un eccezionale equilibrio tra gameplay e storia.
Nei panni di Iori, potrete alternare diversi stili di attacchi elementali che avrete a vostra disposizione: all’inizio dell’avventura ne avrete due elementi a disposizione, gli attacchi elementali d'acqua vi consentono di impugnare due spade contemporaneamente per una rapida raffica di attacchi, mentre gli attacchi elementali di terra si concentrano sulla difesa e sul danno elevato al singolo bersaglio. Sono presenti anche altri attacchi elementali ma, visto che saranno sbloccabili ed utilizzabili molto avanti nell’avventura, lascerò a voi la sorpresa di scoprire quali, quanti e la loro peculiarità.
Oltre ad essere un samurai, Iori è anche un po' mago e può lanciare incantesimi elementali che forniscono un pò di varietà al sistema di combattimento, altrimenti incentrato solo sul menare fendenti all’impazzata.
Gli incantesimi magici utilizzano una risorsa chiamata Gemme, che si possono ottenere sconfiggendo i nemici.
All'inizio può sembrare non proprio semplice padroneggiare il tutto mentre si affrontano numerose ondate di nemici o i singolari boss, specialmente con una telecamera il più delle volte goffa e fastidiosa ed un complicato e mal pensato blocco del bersaglio.
Il feeling delle armi, le mosse di combattimento e le tantissime combo a disposizione generano fantastiche mosse finali in stile anime che vi faranno sentire un samurai super potente.
Anche se Iori è il personaggio principale dell’avventura, a mio avviso la vera star del combattimento è il nostro Servant iniziale, Saber. Questa veloce spadaccina può utilizzare una varietà di tecniche acquatiche, come far piovere sul nemico o cavalcare un'onda gigante che schiaccia e stordisce chiunque si trovi di fronte a lei. Anche quando starete combattendo nei panni di Iori avrete comunque la possibilità di attivare le mosse del vostro Servant in qualsiasi momento.
Saber ha anche accesso a Noble Phantas, un attacco particolarmente potente che a volte può persino porre fine a una battaglia con un colpo solo, ma usarlo richiede molto potere, quindi andrebbe sempre conservato per quando ne avrete più bisogno.
Dovrete riempire una barra quando siete nei panni di Iori per passare a Saber, il che è comprensibile, poiché il potere del Servant è significativamente maggiore di quello del Master. È un modo intelligente e ben pensato quello di far combattere insieme i Master e Servant della serie, pur mantenendo il combattimento in tempo reale fluido e sempre accessibile.
Le mosse più avanzate e potenti, sia per Iori che per i Servant, possono essere acquisite e sbloccate tramite un albero delle abilità molto diretto e semplice da comprendere.
Le spade possono essere migliorate e potenziate con magici accessori chiamati Mountings. In particolare potrete cambiare visivamente ogni parte delle vostre Katane, incluso il fodero, le maniglie, l’impugnatura e gli stemmi. Sistema molto più che piacevole perché non è solo un modo creativo per cambiare l'aspetto delle spade, ma influenza anche il danno dell'arma ed altre statistiche molto importanti.
Passerete gran parte dell’avventura esplorando i vari quartieri di Edo con alcune attività divertenti da portare a termine. Ci sono molti NPC con cui parlare, compiti secondari da completare ed altro ancora in queste piccole aree.
Ad esempio, ogni area prevede sfide locali che vi faranno guadagnare ricompense raggiungendo determinati obiettivi, come eseguire imprese di combattimento o semplicemente accarezzare cani e gatti in giro per la città.
Tutte queste attività vi daranno modo di guadagnare denaro e materiali unici indispensabili per migliorare le statistiche del personaggio o le katane o la vostra base operativa.
Tuttavia, anche altre attività presenti nel titolo, come il minigioco sulla manutenzione della spada che può aumentare i vostri punti EXP, sono del tutto facoltativi, rendendo il procedere nella campagna meno complicato.
Una delle meccaniche a mio avviso meno riuscita e abbastanza mal pensata in Fate/Samurai Remnant e’ il sistema Spirit Font: un gioco tattico a turni che sembra più una partita di scacchi mal pensata e mal strutturata e che mi ha portato in più di un'occasione al game over senza alcun un motivo plausibile, utile ad aumentare le vostre statistiche ma con meccanismi non proprio chiarissimi.
In questo minigioco combatterete contro orde di nemici per ottenere il controllo delle Terre Spirituali. A turno entrambe le parti si muoveranno su di una scacchiera con lo scopo di catturare le basi di partenza del proprio nemico.
Da amante dei giochi di ruolo a turni ho avuto realmente difficoltà ad apprezzare questa meccanica, principalmente perché non viene spiegata in maniera approfondita, ma soprattutto perché comunque è una parte importante del gameplay, visto che non può essere saltata.
Sicuramente qualcuno apprezzerà più di me questo minigioco, come allo stesso tempo tutti quelli che prediligono l'azione o che vogliono solamente godersi la trama senza pensare troppo, vedranno in questa meccanica solo un’aggiunta utile solamente a rendere il gameplay eccessivamente complicato. Da rivedere.
Anche se non siete fan della saga, Fate/Samurai Remnant è progettato per essere un punto di partenza accessibile a tutti. Se qualcuno sta pensando di entrare in Fate/ per la prima volta, allora Samurai Remnant è il punto di partenza perfetto.
Ogni terminologia, ogni personaggio, ogni elemento, tutto viene spiegato in maniera eccellente tramite un database in-game che ci spiega costantemente l’evolversi dell’avventura.
Per portare a termine esclusivamente l’avventura di Iori, senza pensare troppo alle missioni secondarie e alle attività sparse nelle zone di Edo, ci vorranno una cinquantina di ore.
Se invece siete amanti delle sfide e vorrete completare il titolo al cento per cento, vi ci vorranno molte più ore, ben oltre le 100 ore.
Tecnicamente Fate/Samurai Remnant non è particolarmente sorprendente ma comunque a livello artistico risulta essere incredibile, con personaggi realizzati con uno stile adiacente all'acquerello molto colorato e visivamente piacevole.
Il cast principale dei personaggi è superlativo: ogni personaggio è caratterizzato in maniera magistrale, e si abbina abbastanza bene all'aspetto tipico dell'anime. Il design del mondo è incredibilmente fedele all'estetica giapponese del XVII secolo ed i filmati, colorati e dinamici, sono quasi alla pari con il livello di animazione di Ufotable visti in molti anime della serie Fate.
Inoltre, durante i flashback dei personaggi che ricordano gli eventi passati, come l'addestramento di Iori sotto Miyamoto Musashi o la ribellione di Shimabara, queste storie vengono raccontate con uno stile che ricorda i tradizionali dipinti giapponesi ukiyo-e.
Ogni città e distretto che andrete ad esplorare è unico e pieno di segreti nascosti. Yoshiwara, il quartiere del piacere abitato da cortigiane e circondato da fiori di ciliegio, è particolarmente splendido da vedere, ma il team di progettazione ha fatto un ottimo lavoro catturando le numerose immagini ed i suoni tipici, in tutto il mondo di gioco.
Fate/Samurai Remnant è totalmente inondato di dialoghi ottimamente doppiati esclusivamente in Giapponese e sottotitolati in inglese ( niente italiano ). La recitazione vocale è di altissima qualità in uro in stile anime, ed una trama scritta in maniera magistrale, di gran lunga migliore di quanto mi aspettassi. Anche le sequenze animate della storia sono tutte ottimamente realizzate.
Posso tranquillamente affermare che il comparto narrativo di Fate/Samurai Remnant manterrà vivo il vostro interesse per tutta la durata di questa magica avventura..