Fear Effect 2: Retro Helix

Fear Effect 2 Retro Helix
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Quando, al termine del primo Fear Effect, sul video della nostra PlayStation si profilò il fatidico "The End" molti sentirono la nostalgia di Hana, Deke e Glas ancor prima di premere il tasto di Reset. A costruire quel sentimento molto avevano contribuito una trama vasta e articolata, un'ambientazione affascinante e ricca di suggestioni e la convinzione che l'approfondimento psicologico che era stato alla base della creazione dei protagonisti, nonché antieroi del gioco, avesse dato a questi ultimi un'autonomia che andava ben oltre la loro presenza su un solo titolo. Lo capì anche Eidos, che subito dopo il successo di Fear Effect ne annunciò il seguito, atteso, discusso, al centro di una serie di polemiche sul contenuto osée di alcuni passaggi pubblicitari su carta stampata, ma fondamentalmente aspettato come uno dei pochi, reali giochi evento del 2001 per la PlayStation. Ora, a un anno preciso dal lancio del primo episodio, Fear Effect 2: Retro Helix é qui e possiamo finalmente giudicare il lavoro di Eidos Interactive fino in fondo
Fear Effect 2: Retro Helix
E' bionda, è calda, è mortale... Rain è la nuova sensuale compagna di Hana

RETRO HELIX
Retro Helix é l'antefatto agli eventi narrati nel precedente capitolo della serie e ci presenta i protagonisti di Fear Effect alcuni anni prima il rapimento della figlia di Mr. Lam, quando Hana, Deke e Glas ancora non si conoscevano e le loro vite stavano per convergere verso un fato comune che li avrebbe visti al centro dei medesimi, straordinari eventi. Eidos gioca molto sull'elemento flashback e ci presenta un Deke e un Glas più giovani e stranamente diversi rispetto alle loro controparti in Fear Effect, evidentemente per sottintendere che gli eventi narrati in Retro Helix avrebbero cambiato le loro vite per sempre. Eccovi quindi un Royce Glas ventottenne, ancora militare di carriera, ma alcolizzato e in preda a crisi depressivo-suicide, come Mel Gibson in Arma Letale, certamente diverso dal Glas lucido e razionale di Fear Effect. Ecco Jacob Decourt in arte Deke, dall'inconfondibile lampo assassino negli occhi diabolici, e naturalmente ecco Hana, desiderata da molti, ma appartenente a nessuno, un corpo mozzafiato in cui scorre un sangue gelido, naturalmente in fuga dalla Triade cinese, e la sua sconosciuta compagna del passato, Rain, un hacker con un cervello e delle curve da sballo che é legata a Hana da una relazione, diciamo, particolare
Fear Effect 2: Retro Helix
8

Voto

Redazione

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Fear Effect 2: Retro Helix

Fear Effect 2: Retro Helix é il survival horror con uno stile grafico che ricalca i film d'animazione, un'ambientazione futuristica alla Blade Runner e una buona dose di approfondimento psicologico. L'azione e i puzzle (un po' banali a dire il vero) sono dosati in egual misura, ma in genere il livello di difficoltà fa in modo che l'azione scorra via fluidamente, evitando al giocatore di perdere troppo tempo su un determinato enigma, e questo coniugato con le geniali ambientazioni e la complessità della trama rende Retro Helix coinvolgente e giocabile. Nonostante l'impressione di trovarsi di fronte a un qualcosa che é essenzialmente un'estensione di Fear Effect, il giudizio su Retro Helix é eccellente perchè, per una formula contenitore che ricalca fedelmente il gameplay e la tecnica del primo episodio, gli sviluppatori hanno trovato contenuti, personaggi e idee come e più affascinanti di quelli del titolo primogenito, liberandosi tralaltro di qualche difetto di troppo nel processo e dimostrando che il meglio sulla serie doveva ancora essere detto. Nonostante sia cambiato poco rispetto al primo episodio, Retro Helix mantiene ed accentua la sua peculiarità, derivante dal fatto di essere l'unico survival horror che indaga a fondo nel lato oscuro dei suoi protagonisti, l'unico ad avere il coraggio di dipingere determinate situazioni, anche a costo di apparire diseducativo, sconcio e volgare. Non un concorrente diretto di Parasite Eve 2 o Bio Hazard 3 (più tradizionali nella forma e nei dialoghi) quindi, ma l'erede ideale di Metal Gear Solid, uno dei pochissimi titoli per console in grado di reggere il paragone con i giochi per adulti sviluppati per PC compatibili, un promettente segno di unificazione tematica dei due mercati. Nel mare di mediocrità in cui navigano le attuali release per la PlayStation é un titolo imperdibile per chi cerca per il vecchio 32 bit Sony giochi in grado di risvegliare ancora l'interesse e le emozioni.

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