Ferrari F355 Challenge
di
Giuseppe 'Sovrano' Schirru
C'è a chi piacciono le bionde, a chi le brune, a chi le rosse di Maranello.
Messo però da parte l'aspetto grafico, che è bene dire non fa gridare al miracolo ma non si porta dietro nemmeno grossi difetti, parliamo un po' del lato in cui questo gioco mostra i muscoli: la giocabilità. Innanzitutto il modello di guida proposto tocca punte di realismo veramente alte, anche perchè la fisica della macchina si riduce alla fin fine a un solo modello, la F355 appunto. Dimenticatevi le sportellate, i testacoda, la doppia derapata e quant'altra manovra da pirata della strada: per piazzarvi ai primi posti dovrete adottare uno stile di guida "pulito", dosare in maniera ottimale l'uso dell'acceleratore e del freno, seguire determinate traiettorie e sudare per guadagnare ogni maledetto millisecondo.
Indice di realismo è anche la difficoltà che purtroppo potrebbe inizialmente renderlo proibitivo ai più, anche se la curva di apprendimento è calibrata in maniera ottimale. Durante la gara poi, è possibile attivare o disattivare celermente alcuni aiuti quali il freno assistito, che da un lato aiuteranno i piloti novelli, dall'altro faranno storcere il naso ai puristi, anche se in fin dei conti non è una grossa pecca in quanto sono facilmente disattivabili.
Le modalità si suddividono in Arcade, Campionato, Partita a due e in Sfida Miglior Pilota. Le prime non hanno bisogno di grandi presentazioni, l'ultima però è stata aggiunta per l'occasione in questa versione PS2: giocando questa modalità dovrete percorrere la pista nel miglior modo possibile, visto che verrete valutati e vi verrà assegnato un punteggio. Ovviamente dovrete cercare di totalizzare il miglior punteggio. Nella Partita a due, dove potrete sfidare un amico, è stato eliminato l'utilizzo della seconda telecamera, quella con la visuale che riprende la parte posteriore dell'auto.
Le piste del gioco sono 11, nessuna nuova rispetto alla versione DC: potremo gareggiare a Monza, a Suzuka, a Sepang e addirittura a Fiorano, pista dove vengono effettuati i test ufficiali della Ferrari. Detto questo quindi non aspettatevi di poter usare chissà quale macchina, in quanto ancora una volta, vi dovrete "accontentare" di sfrecciare a bordo di una F355 che, non è di certo una brutta macchina, ma almeno virtualmente mi piacerebbe poterne usare più di una. Visto però che nella realtà mi accontento di molto meno, chiunque volesse regalarmi anche una sola F355 avrà la mia riconoscenza e gratitudine per molto molto tempo.
E' il momento ora di tirare le somme. E' indubbio che F355 sia un buon gioco, ma a due anni quasi dalla versione per la console Sega, ci saremmo aspettati qualcosa in più. Per quanto alla fine questo F355 non sia una conversione esemplare, e benché non aggiunga sostanziali migliorie rispetto alla versione DC, mi sento lo stesso obbligato a consigliarvi questo gioco. Sarà che ha il fascino che contraddistingue gli arcade Sega, ma è davvero un buon prodotto.
Ferrari F355 Challenge
8
Voto
Redazione
Ferrari F355 Challenge
F355, nella tradizione di quasi tutti i giochi in cui Yu Suzuki ha messo lo zampino, ha contribuito non poco a "nobilitare" una console come il Dreamcast: una conversione quindi importante, la conversione di un must, di un gran gioco. Questo infatti, appartiene al magico filone che ha fatto diventare grande il DC, se non a livello di vendite, a livello di qualità di titoli offerti.
Purtroppo però, è il caso di dirlo, ci saremmo aspettati qualcosa di più. Non siamo di fronte a un brutto gioco, giammai, ma le migliorie a livello di gameplay sono praticamente pari a zero, mentre dal punto di vista tecnico le cose non vanno tanto meglio.
Il perché, di come questa conversione non raggiunga i fasti di quella per Dreamcast, è difficile da ricercarsi. La mancanza di feeling dei programmatori con l'hardware della PS2, o la carenza di prestazioni della stessa console, non sono sicuramente delle giustificazioni valide per un prodotto "datato", ripubblicato solo ora senza alcuna miglioria grafica, anzi per certi versi addirittura peggiore.
Anche a livello di modalità e gameplay, come prima accennato, le cose non migliorano: quel che rimane però è un buon prodotto, che sebbene abbia qualche ruga può ancora stare dietro a produzioni più recenti.
Purtroppo però, è il caso di dirlo, ci saremmo aspettati qualcosa di più. Non siamo di fronte a un brutto gioco, giammai, ma le migliorie a livello di gameplay sono praticamente pari a zero, mentre dal punto di vista tecnico le cose non vanno tanto meglio.
Il perché, di come questa conversione non raggiunga i fasti di quella per Dreamcast, è difficile da ricercarsi. La mancanza di feeling dei programmatori con l'hardware della PS2, o la carenza di prestazioni della stessa console, non sono sicuramente delle giustificazioni valide per un prodotto "datato", ripubblicato solo ora senza alcuna miglioria grafica, anzi per certi versi addirittura peggiore.
Anche a livello di modalità e gameplay, come prima accennato, le cose non migliorano: quel che rimane però è un buon prodotto, che sebbene abbia qualche ruga può ancora stare dietro a produzioni più recenti.