Fez

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Da grandi poteri, derivano grandi responsabilità. Ma da dove vengano, questi poteri, non é poi così importante. Che sia da un morso di un ragno radioattivo, dalla prolungata esposizione ai raggi Gamma o semplicemente dall'acquisizione di un particolare cappello, poco conta. Gomez, il simpatico protagonista della nostra avventura, fa parte proprio di quest'ultima categoria. La pace nel suo bidimensionale villaggio viene interrotta dall'arrivo di uno strano "figuro", se così possiamo definirlo. A causa sua, lo spazio-tempo del mondo rischia di piegarsi su sé stesso e di finire in mille pezzi, e toccherà a noi raccogliere tutti i frammenti del Cubo Primordiale e ridare al pianeta il suo equilibrio, prima che sia troppo tardi. Gomez é un esserino come gli altri, quasi insignificante, poco resistente e con nessuna capacità speciale. Ma, come si dice in questi casi, é proprio nel momento del bisogno che si nota la vera differenza tra un uomo qualunque ed un eroe.

Un magico copricapo (il fez, appunto) arriverà in aiuto del nostro piccolo alter-ego digitale, donandogli l'abilità di... esplorare in tre dimensioni quello che, a conti fatti, é un semplice universo "disegnato su carta". Fez é un prodotto geniale, un viaggio esoterico - a tratti psichedelico - nei meandri del codice digitale, un titolo capace di rompere la quarta parete e di stringere la mano al giocatore più e più volte. Quel che é più assurdo, é che in Fez tutto é esattamente quello che sembra. Sebbene detta così possa apparire come una limitazione, la creazione di Phil Fish fa proprio di un'intelligente auto-coscienza il suo punto forte. Fez é un videogioco 2D, tanto nel nostro mondo quanto in quello di Gomez, ed é un aspetto da non sottovalutare.

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L'ecosistema di Fez potrà quindi metterci i bastoni tra le ruote con bug ed "errori" di vario genere, mentre a noi verrà data la possibilità di domarli con l'utilizzo della finta prospettiva. Basteranno pochi minuti e, portato a termine un prologo altrettanto spappola-cervello (ma non vogliamo svelarvi nulla), potremo ruotare a nostro piacimento l'ambientazione di gioco, così da poterla osservare da quattro differenti punti di vista, un po' come fossero le quattro facce di un cubo. L'intera avventura ci lancerà addosso enigmi e platforming di ogni tipo, chiedendoci al contempo di trovare la via d'uscita - e gli oggetti sparsi per gli enormi livelli - approfittando del cambio di telecamera. Un po' come fosse un gioco 3D, ma in 2D. Siete confusi? normalissimo.

Nonostante l'abbandono dell'industria da parte di Phil Fish (creatore del marchio) e la cancellazione del seguito, l'originale Fez torna ad oleare gli ingranaggi del panorama videoludico con un ulteriore porting. Dopo la primissima uscita su PC e il conseguente arrivo su Xbox 360, tocca ora alle console Sony bearsi di questa vera e propria perla dello sviluppo indipendente. PS4, PS3 e PSVita camminano a braccetto, e con un solo acquisto riceveremo automaticamente tutte e tre le versioni del gioco. Grazie al supporto del cloud-saving, tra l'altro, potrete trasportare al volo i vostri dati da una console all'altra. Una comodità di certo da non sottovalutare, soprattutto quando c'é di mezzo anche una console portatile. Nonostante sia stato progettato per piattaforme casalinghe, infatti, questo puzzle-game si amalgama benissimo con la portabilità di PSVita, ed é di certo un vantaggio di cui tenere conto.

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Con l'esborso di soli 9.99 Euro (ancora meno, se siete membri Plus) vi porterete a casa un'avventura vasta, impegnativa e piena di segreti da scovare, oltre che stracolma di idee sopra le righe ed ispiratissima sotto il profilo grafico/sonoro. Fez é geniale, mai scontato, capace di catapultare i giocatori da una ridente località balneare ad inquietanti cimiteri sospesi tra le nuvole, dagli interni di alberi secolari a pacifiche cittadine popolate da esseri ovattati. Ci mette del suo in qualunque cosa offra, andando a creare un'atmosfera davvero unica, a metà strada tra un'esperienza zen - da pace dei sensi - ed un viaggio inquietante, mistico e affascinante, capace di farci sentire perennemente dei pesci fuor d'acqua, vogliosi di esplorare ogni anfratto ma al contempo spaventati dalle risposte che potremmo scoprire avventurandoci oltre i confini della realtà.

Parlando del gameplay vero e proprio, Fez offre una moltitudine di ambientazioni ricche di segreti e rompicapi, collegate tra loro tramite portali ed entrate di ogni genere. Alcuni livelli più grandi fungeranno da "luogo di raccolta" per tutti gli altri, con numerose ramificazioni che non aspettano altro di essere scoperte ed esplorate. Purtroppo, la grandezza del mondo é un'arma a doppio taglio. Se é vero che ci sono alcuni teletrasporti sparsi in giro capaci di riportarci in un attimo in alcuni punti prefissati, é altrettanto vero che navigare tra gli infiniti dedali di gioco - magari già solo per recuperare qualche pezzo che ci siamo lasciati precedentemente alle spalle - é difficoltoso e a tratti quasi frustrante. A questo proposito, l'apposita mappa riesce a metterci un cerotto, ma fino a un certo punto. Quest'ultima risulta infatti inutilmente intricata, ed é spesso una delle principale cause di perdita dell'orientamento. Anche una volta entrati nella sua ottica ed averla propriamente decifrata, raggiungere un livello preciso del gioco non é mai facilissimo, dato che saremo costretti più di una volta a ripetere interamente dei mondi già completati in passato.

Quello che é davvero peculiare in Fez, é il suo utilizzo degli effetti ottici. Ruotare la visuale, infatti, non servirà solo a svelare punti nascosti dalla varie ostruzioni visive, ma anche e soprattutto a "creare percorsi" dal nulla per poter proseguire. Come dicevamo ad apertura di articolo, la magia di Fez risiede nel suo "non essere reale", o in alcun modo tangibile. Succederà quindi che, nonostante i cambi di inquadratura mettano in mostra la tridimensionalità del suo mondo, una volta fermata la telecamera il tutto ritornerà rigorosamente in due dimensioni. Spostando la regia in un punto particolare, quindi, potremmo far sembrare un oggetto - normalmente lontano - molto più vicino al personaggio, per poi raggiungerlo con pochi passi. O, magari, potremmo allineare dei pezzi di scala sparsi per il livello solo scegliendo l'angolazione giusta, dando così l'impressione che siano in fila uno sopra l'altro, e così salire. tutto basato sulle continue illusioni ottiche ma, fin quando ad una prima occhiata sembra lecito, tutto ci verrà permesso. Nonostante all'inizio possa risultare un po' macchinoso e spaesante, una volta presa la mano il divertimento é assicurato.

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8.5

Voto

Redazione

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Fez

Fez é un puzzle-game geniale, divertente, ampio e pieno di sorprese, una di quelle classiche pietanze che speri non finiscano mai. Allucinante tanto nella direzione artistica quanto nelle idee in campo, la versione per console Sony vince e convince anche a distanza di anni dall'uscita dell'originale. Nonostante alcuni difetti, come una certa macchinosità nel backtraking o la mancanza di nuovi contenuti esclusivi, Fez si riconferma una perla che merita di essere giocata da tutti, senza se e senza ma. A meno di 10 Euro, poi, é la classica "offerta che non si può rifiutare", soprattutto ora che non é più in lavorazione un seguito.

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