Fifa 06
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Tante novità importanti, quindi, forse vanificate da un comparto estetico piuttosto zoppicante sia in termini qualitativi, modelli dei giocatori buoni ma non eccelsi e animazioni da rivedere in termini di fluidità perché non saranno poche le occasioni dove Fifa scatterà vistosamente, pur non andando ad inficiare sulla qualità di gioco. Fa specie però portare in evidenza questo aspetto, dal momento che la serie EA ha sempre fatto della grafica uno dei suoi cavalli di battaglia. L'audio è invece affidato alla classica accoppiata Longhi-Serena che svolge adeguatamente il proprio compito, anche se molte delle frasi proposte sono palesemente riciclate dalle passate edizioni. Sempre sul versante audio è da sottolineare l'accantonamento delle tanto odiate voci in campo (semplicemente inutili) e una colonna sonora di rilievo che accompagnerà le attività svolte nei menù di gioco.
In ultimo è doveroso citare una modalità multiplayer che conferma l'ottima impressione avuta l'anno scorso sia per l'organizzazione di gioco in sé (ottima la possibilità di organizzare tornei e ladder in maniera molto semplice ed efficace), sia per il netcode che ha dimostrato ancora una volta una solidità che riesce a far impallidire i dirimpettai con gli occhi a mandorla. La seconda nota, questa ancora più piacevole, riguarda l'inserimento di un angolo "amarcord" dove i giocatori con qualche annetto in più sulle spalle, ritroveranno con grande piacere l'antesignano di tutti i titoli calcistici made in EA. Parliamo ovviamente del primissimo Fifa, uscito nel lontano '93 che farà la felicità di tutti coloro abbiano amato quasi carnalmente quel piccolo miracolo di grafica sopraffina (per l'epoca, ovviamente) e di giocabilità che abbandonava i canoni introdotti dai vari Kick Off e Sensibile Soccer per aprire una nuova era dei titoli dedicati alla sfera di cuoio.
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C'è di che essere compiaciuti nel guardare i progressi fatti da Electronic Arts in Fifa 06, questo è sicuro. Mancano però ancora alcune cosettine che lo possono mettere definitivamente nel binario giusto per lanciare una controffensiva adeguata allo squadrone giapponese di Konami. La prima è sicuramente da ricercare in una immediatezza nel controllo di palla e nell'esecuzione delle azioni ancora da perfezionare, mentre la seconda è sicuramente identificabile nella fisica del pallone stesso, ancora soggetto ad accelerazioni e depressioni tutt'altro che veritiere. Ultima, ma non ultima, le animazioni dei giocatori in campo, ancora troppo legnose e soggette ad un certo "ritardo" di esecuzione a tratti veramente irritante. E' innegabile comunque che Fifa abbia in un certo senso "svoltato", mettendosi sulle tracce di quel Pro Evolution Soccer universalmente riconosciuto come punto di riferimento delle simulazioni calcistiche su qualsivoglia piattaforma di gioco. Chiudiamo con una piccola autocitazione dalla recensione di Fifa 2005, dove abbiamo tentato di spiegare ai signori della EA come il calcio fosse, in fondo, uno sport semplice che non aveva assolutamente bisogno di tutti gli orpelli che il team canadese continuava a propinarci. Detto, fatto. Fifa si è finalmente svestito di tutte le esagerazioni stilistiche e di marketing a cui ci aveva abituato. E ora, finalmente, potremo goderci un discreto, semplice, gioco di calcio.
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In ultimo è doveroso citare una modalità multiplayer che conferma l'ottima impressione avuta l'anno scorso sia per l'organizzazione di gioco in sé (ottima la possibilità di organizzare tornei e ladder in maniera molto semplice ed efficace), sia per il netcode che ha dimostrato ancora una volta una solidità che riesce a far impallidire i dirimpettai con gli occhi a mandorla. La seconda nota, questa ancora più piacevole, riguarda l'inserimento di un angolo "amarcord" dove i giocatori con qualche annetto in più sulle spalle, ritroveranno con grande piacere l'antesignano di tutti i titoli calcistici made in EA. Parliamo ovviamente del primissimo Fifa, uscito nel lontano '93 che farà la felicità di tutti coloro abbiano amato quasi carnalmente quel piccolo miracolo di grafica sopraffina (per l'epoca, ovviamente) e di giocabilità che abbandonava i canoni introdotti dai vari Kick Off e Sensibile Soccer per aprire una nuova era dei titoli dedicati alla sfera di cuoio.
C'è di che essere compiaciuti nel guardare i progressi fatti da Electronic Arts in Fifa 06, questo è sicuro. Mancano però ancora alcune cosettine che lo possono mettere definitivamente nel binario giusto per lanciare una controffensiva adeguata allo squadrone giapponese di Konami. La prima è sicuramente da ricercare in una immediatezza nel controllo di palla e nell'esecuzione delle azioni ancora da perfezionare, mentre la seconda è sicuramente identificabile nella fisica del pallone stesso, ancora soggetto ad accelerazioni e depressioni tutt'altro che veritiere. Ultima, ma non ultima, le animazioni dei giocatori in campo, ancora troppo legnose e soggette ad un certo "ritardo" di esecuzione a tratti veramente irritante. E' innegabile comunque che Fifa abbia in un certo senso "svoltato", mettendosi sulle tracce di quel Pro Evolution Soccer universalmente riconosciuto come punto di riferimento delle simulazioni calcistiche su qualsivoglia piattaforma di gioco. Chiudiamo con una piccola autocitazione dalla recensione di Fifa 2005, dove abbiamo tentato di spiegare ai signori della EA come il calcio fosse, in fondo, uno sport semplice che non aveva assolutamente bisogno di tutti gli orpelli che il team canadese continuava a propinarci. Detto, fatto. Fifa si è finalmente svestito di tutte le esagerazioni stilistiche e di marketing a cui ci aveva abituato. E ora, finalmente, potremo goderci un discreto, semplice, gioco di calcio.