Fifa 07
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C'era una volta un gioco capace di stravolgere (nel lontano 1993) la concezione di calcio giocato sulle console, fino ad allora sinonimo di Kick Off e Sensible Soccer. Il nuovo arrivato aveva un nome particolare, FIFA, quasi a promettere che di lì in avanti si sarebbe accaparrato i diritti per riprodurre i giocatori, le squadre di club e le nazionali più famose al mondo. Di lì a pochi anni si sarebbe guadagnato il favore del pubblico, risultando un ottimo gioco di calcio, fino all'esordio di ISS Pro. È in queste circostanze che ha avuto inizio uno scontro commerciale tra due culture che non hanno mai avuto una grande tradizione calcistica, e il terreno di battaglia fu proprio dove il calcio è nato e diventato famoso: la vecchia Europa. E contro ogni aspettativa FIFA subì un secco KO: chi si sarebbe aspettato che quel semplice gioco con gli occhi a mandorla, orfano di qualsiasi forma di licenza ufficiale e caratterizzato da una grafica non al top, sarebbe riuscito ad accaparrarsi il favore del pubblico spodestando dal trono il blasonato FIFA? Ed è proprio ciò che è successo, soprattutto grazie all'impostazione di gioco realistica, contrapposta a quella prettamente arcade del titolo targato EA.
Da allora sono passati vari anni e la situazione è evoluta, ulteriormente a favore della produzione del sol levante: piano piano Konami ha compreso l'importanza di sostituire quei nomi storpiati con quelli veri dei giocatori militanti nei principali campionati, così come ha saputo fare un lavoro egregio nel migliorare visivamente il suo prodotto.
FIFA simulativo atto secondo
È così che per vari anni abbiamo assistito a un dualismo che ha contrapposto l'arcade FIFA e il simulativo ISS Pro (poi mutato in Pro Evolution Soccer) fino all'anno scorso, istante in cui EA si è fatta coraggio e ha deciso di affrontare ad armi pari il rivale sul suo stesso campo: FIFA 06, infatti, si è rivelato il capostipite di una serie che ha voluto tagliare con il passato, dando un'impronta nettamente più simulativa, avvicinandosi così a PES. L'azzardo ha portato a un risultato discreto, ma come prevedibile caratterizzato da difetti di giovinezza, quindi lontano dalla perfezione mostrata e migliorata, di anno in anno, da PES. Quest'anno EA ci riprova con FIFA 07 che non rinnega il tentativo impostato 12 mesi fa, continuando sul sentiero tracciato dal suo predecessore alla caccia del leader targato Konami.
La prima impressione è tipica di ogni prodotto targato EA: i menu di gioco sono come sempre eleganti e notevolmente curati, accompagnati da una colonna sonora d'autore, che vi eviteranno di dovervi sorbire la solita musichetta ripetitiva. L'istante in cui invece vi renderete conto della strada intrapresa dal team di sviluppo è quando sarete chiamati a scegliere il layout dei comandi sul joypad, tra cui compare anche una disposizione dei tasti in tutto e per tutto identica a quella del concorrente giapponese.
Pecche grafiche
La musica cambia, purtroppo, quando si scende in campo: se da un lato è stata migliorata la dinamica del pallone (Già oggetto di feroci critiche nelle nostre precedenti recensioni), anche se non raggiunge certo la perfezione. Anche il sistema di rilevamento delle collisioni è stato affinato, e il risultato è abbastanza evidente soprattutto nelle fasi concitate di gioco. È tuttavia ancora presente un lato oscuro, su cui i miglioramenti non sono poi così evidenti: le animazioni. Se l'anno scorso avevano fatto storcere il naso, quest'anno la situazione è sì affinata un poco, ma non si può certo dire che non ci sia ulteriore margine di miglioramento.
table1
Alcune movenze, infatti, sembrano inspiegabilmente rallentate (ad esempio il rilancio da parte del portiere), altre sono innaturali, altre ancora addirittura ridicole (come i salti nei colpi di testa), mentre si riscontra un problema di fondo ovunque presente, ovvero l'assenza di un legame tra una animazione e l'altra, il che si traduce in inspiegabili salti di velocità. Le pecche grafiche non finiscono qui: misteriosa risulta essere l'assenza dell'arbitro dal campo di gioco, che si materializza magicamente durante le scene di intermezzo. Anche il pubblico risulta essere poco curato, immobile e congelato come se ibernato durante l'intervallo. Brutti a vedersi, infine, risultano essere le inversioni di 180° gradi dei giocatori, che danno poca sensazione di inerzia.
AI deficitaria
Purtroppo non è il comparto grafico ad esibire il peggio di questo FIFA 07: l'AI dei giocatori, infatti, è quanto meno bizzarra. Se i portieri si comportano decisamente meglio, lo stesso non si può certo dire per i difensori, rei di creare inspiegabilmente varchi di fronte agli attaccanti avversari portatori di palla, favorendone così la fase conclusiva. Vi accorgerete, infatti, come sia semplice arrivare al tiro da fuori area, più di quanto non sia facile insaccare il pallone in rete una volta che vi troverete a quattr'occhi con il portiere avversario.
Per il resto siamo di fronte al solito FIFA, con alcune chicche che poco aggiungono alla sostanza, ma che per dovere di cronaca vanno menzionate. Prima di tutto va elogiata la vastità del database, che comprende 510 squadre di club militanti in 27 campionati (prima e seconda divisione di campionati francesi, tedesco, inglese, italiano, spagnolo, più altri esotici come il messicano, americano, brasiliano, paesi dell'est...), il tutto aggiornato al 27 agosto. Tra i campionati presenti non si vedono né la Coppa del Mondo né la Champions League (ma che possono essere ricreate a mezzo del semplice editor), il che fa pensare che ci si deve attendere una versione ad essa dedicata. Un'ultima aggiunta riguarda i cori del pubblico, i quali muteranno a seconda delle vostre prestazioni in campo (possesso di palla, marcature...). Peccato solo per la bruttezza dell'effetto che si sente durante un gol, un boato che poco ricorda quello degli stadi veri.
Online
Infine il multiplayer: oltre all'ottima esperienza online mostrata nella versione dell'anno scorso, bisogna dare merito a EA, capace di ideare un vero e proprio campionato online, l'Interactive League, in cui dovrete prendere i comandi di una delle squadre militanti nei 4 campionati disponibili in rete ed affrontare, all'interno della settimana prevista dal calendario vero e proprio, la squadra di un avversario in rete. Se da un lato bisogna notare come tutto ciò sia un tantino complicato da mettere in pratica, dall'altro rappresenta una iniziativa lodevole.
A fare da contorno a tutto ciò ci sono le sfide FIFA (in cui dovrete mettere sotto torchio la vostra abilità per fare gol in 5 minuti, ottenere un elevato possesso di palla...) e la modalità manageriale, che potrete trasferire e continuare su PSP. In conclusione, EA sembra aver deciso di proseguire sul sentiero tracciato da Konami, non senza alcune difficoltà di gioventù. Se riuscirà a migliorarsi come ha saputo fare PES, in un non lontano futuro potremmo essere colti dall'imbarazzo della scelta tra due ottimi titoli calcistici simulativi.
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Da allora sono passati vari anni e la situazione è evoluta, ulteriormente a favore della produzione del sol levante: piano piano Konami ha compreso l'importanza di sostituire quei nomi storpiati con quelli veri dei giocatori militanti nei principali campionati, così come ha saputo fare un lavoro egregio nel migliorare visivamente il suo prodotto.
FIFA simulativo atto secondo
È così che per vari anni abbiamo assistito a un dualismo che ha contrapposto l'arcade FIFA e il simulativo ISS Pro (poi mutato in Pro Evolution Soccer) fino all'anno scorso, istante in cui EA si è fatta coraggio e ha deciso di affrontare ad armi pari il rivale sul suo stesso campo: FIFA 06, infatti, si è rivelato il capostipite di una serie che ha voluto tagliare con il passato, dando un'impronta nettamente più simulativa, avvicinandosi così a PES. L'azzardo ha portato a un risultato discreto, ma come prevedibile caratterizzato da difetti di giovinezza, quindi lontano dalla perfezione mostrata e migliorata, di anno in anno, da PES. Quest'anno EA ci riprova con FIFA 07 che non rinnega il tentativo impostato 12 mesi fa, continuando sul sentiero tracciato dal suo predecessore alla caccia del leader targato Konami.
La prima impressione è tipica di ogni prodotto targato EA: i menu di gioco sono come sempre eleganti e notevolmente curati, accompagnati da una colonna sonora d'autore, che vi eviteranno di dovervi sorbire la solita musichetta ripetitiva. L'istante in cui invece vi renderete conto della strada intrapresa dal team di sviluppo è quando sarete chiamati a scegliere il layout dei comandi sul joypad, tra cui compare anche una disposizione dei tasti in tutto e per tutto identica a quella del concorrente giapponese.
Pecche grafiche
La musica cambia, purtroppo, quando si scende in campo: se da un lato è stata migliorata la dinamica del pallone (Già oggetto di feroci critiche nelle nostre precedenti recensioni), anche se non raggiunge certo la perfezione. Anche il sistema di rilevamento delle collisioni è stato affinato, e il risultato è abbastanza evidente soprattutto nelle fasi concitate di gioco. È tuttavia ancora presente un lato oscuro, su cui i miglioramenti non sono poi così evidenti: le animazioni. Se l'anno scorso avevano fatto storcere il naso, quest'anno la situazione è sì affinata un poco, ma non si può certo dire che non ci sia ulteriore margine di miglioramento.
table1
Alcune movenze, infatti, sembrano inspiegabilmente rallentate (ad esempio il rilancio da parte del portiere), altre sono innaturali, altre ancora addirittura ridicole (come i salti nei colpi di testa), mentre si riscontra un problema di fondo ovunque presente, ovvero l'assenza di un legame tra una animazione e l'altra, il che si traduce in inspiegabili salti di velocità. Le pecche grafiche non finiscono qui: misteriosa risulta essere l'assenza dell'arbitro dal campo di gioco, che si materializza magicamente durante le scene di intermezzo. Anche il pubblico risulta essere poco curato, immobile e congelato come se ibernato durante l'intervallo. Brutti a vedersi, infine, risultano essere le inversioni di 180° gradi dei giocatori, che danno poca sensazione di inerzia.
AI deficitaria
Purtroppo non è il comparto grafico ad esibire il peggio di questo FIFA 07: l'AI dei giocatori, infatti, è quanto meno bizzarra. Se i portieri si comportano decisamente meglio, lo stesso non si può certo dire per i difensori, rei di creare inspiegabilmente varchi di fronte agli attaccanti avversari portatori di palla, favorendone così la fase conclusiva. Vi accorgerete, infatti, come sia semplice arrivare al tiro da fuori area, più di quanto non sia facile insaccare il pallone in rete una volta che vi troverete a quattr'occhi con il portiere avversario.
Per il resto siamo di fronte al solito FIFA, con alcune chicche che poco aggiungono alla sostanza, ma che per dovere di cronaca vanno menzionate. Prima di tutto va elogiata la vastità del database, che comprende 510 squadre di club militanti in 27 campionati (prima e seconda divisione di campionati francesi, tedesco, inglese, italiano, spagnolo, più altri esotici come il messicano, americano, brasiliano, paesi dell'est...), il tutto aggiornato al 27 agosto. Tra i campionati presenti non si vedono né la Coppa del Mondo né la Champions League (ma che possono essere ricreate a mezzo del semplice editor), il che fa pensare che ci si deve attendere una versione ad essa dedicata. Un'ultima aggiunta riguarda i cori del pubblico, i quali muteranno a seconda delle vostre prestazioni in campo (possesso di palla, marcature...). Peccato solo per la bruttezza dell'effetto che si sente durante un gol, un boato che poco ricorda quello degli stadi veri.
Online
Infine il multiplayer: oltre all'ottima esperienza online mostrata nella versione dell'anno scorso, bisogna dare merito a EA, capace di ideare un vero e proprio campionato online, l'Interactive League, in cui dovrete prendere i comandi di una delle squadre militanti nei 4 campionati disponibili in rete ed affrontare, all'interno della settimana prevista dal calendario vero e proprio, la squadra di un avversario in rete. Se da un lato bisogna notare come tutto ciò sia un tantino complicato da mettere in pratica, dall'altro rappresenta una iniziativa lodevole.
A fare da contorno a tutto ciò ci sono le sfide FIFA (in cui dovrete mettere sotto torchio la vostra abilità per fare gol in 5 minuti, ottenere un elevato possesso di palla...) e la modalità manageriale, che potrete trasferire e continuare su PSP. In conclusione, EA sembra aver deciso di proseguire sul sentiero tracciato da Konami, non senza alcune difficoltà di gioventù. Se riuscirà a migliorarsi come ha saputo fare PES, in un non lontano futuro potremmo essere colti dall'imbarazzo della scelta tra due ottimi titoli calcistici simulativi.