FIFA 12
di
Giuseppe Schirru
Comincia l'autunno e puntuali come la caduta delle foglie arrivano anche i titoli calcistici. Nell'eterna lotta tra Konami ed EA, la compagnia canadese si é avvantaggiata sui rivali nipponici nel corso di questo ultimo quinquennio, grazie a una decisa virata verso il realismo e la simulazione, a enormi investimenti monetari e a continui miglioramenti, anno dopo anno. L'edizione del 2012 si presenta al pubblico per la seconda volta consecutiva con il medesimo testimonial, Kakà, e con una miriade di novità. Farà centro anche quest'anno?
Scacco matto in tre mosse
Il passaggio da Fifa 11 all'edizione di quest'anno é stato senz'ombra di dubbio il più roboante e netto dell'ultima decade. Nonostante la latitanza della concorrenza lo studio canadese non si é adagiato sugli allori e ha tirato fuori dal cilindro tre novità di enorme impatto, i tre pilastri sui quali si basa la nuova esperienza di gioco. Il primo dei tre, quello più pubblicizzato, é l'Impact Engine, il nuovo motore fisico addetto alle interazioni tra i giocatori. Una novità meditata da tempo, che ha richiesto circa due anni per il suo sviluppo e che ha rivoluzionato il sistema di contatti e impatti tra i giocatori, una delle lacune che la serie si trascinava dietro da parecchi anni.
Grazie all'Impact Engine i contrasti, le cadute, gli scontri risultano più realistici, verosimili e generano le situazioni più disparate, dai tremendi ruzzoloni in seguito a uno sgambetto alle cadute da spinta. Nonostante questa feature abbia portato dei grossi benefici in ottica realismo, il suddetto motore risulta in parecchie occasioni ancora acerbo, specie in alcune situazioni estremizzate, come le capriole in seguito alle spintarelle, le compenetrazioni o il ripiegamento innaturale degli arti. Niente di insopportabile o tragico, tuttavia, specie nei replay é possibile assistere a esilaranti bug tanto che su youtube fioccano i filmati divertenti relativi ad essi.
L'altra grossa novità é il Tactical Defense, di sicuro l'introduzione più marcata a livello di gameplay. Nelle scorse edizioni, in particolar modo quella dell'anno passato, la fase difensiva era trattata in maniera superficiale e approssimativa, quasi una formalità da portare a termine mediante la pressione del tasto A, con cui il difensore andava diritto sul portatore di palla per effettuare un intervento, e del tasto B per i raddoppi. Online questo sistema lasciato al caso fungeva da grande livellatore e infatti la tattica più attuata dai giocatori di tutto il mondo si riduceva ad un pressing forsennato per 90 minuti. Il Tactical Defense di Fifa 12 invece offre un sistema difensivo profondo e accurato e richiede lunghe sessioni per essere digerito e assimilato anche dai più vecchi e assidui fan della serie. Niente più tasti che mandano i difensori in automatico sul portatore di palla. Ora con il tasto A il giocatore selezionato si avvicina all'avversario rimanendo però a distanza, senza effettuare nessun intervento diretto sul portatore di palla. L'intervento vero e proprio va invece effettuato con il Tasto B (tackle) o con la X (scivolata) e richiederà un tempismo perfetto interrompere l'azione avversaria.
Posizione e timing errati causano solo impacciati interventi a vuoto che tagliano fuori il difensore e causano il più delle volte superiorità numerica degli attaccanti. Sempre grazie alla pressione del tasto B rincorrendo un giocatore alle spalle é possibile strattonarlo ed ostacolarlo con le braccia. Grande importanza assume il grilletto sinistro, con il quale il difensore seguirà con lo sguardo il portatore di palla avversario marcandolo a distanza. Il raddoppio di marcatura é gestito in maniera incredibilmente più efficace rispetto agli anni passati e si attua con la pressione del tasto RB che sviluppa una marcatura stretta da parte dei giocatori più vicini a quello controllato, il quale potrà aiutare i compagni a rubare il pallone al portatore avversario o svincolarsi e seguire il possibile ricevitore.
Il terzo pilastro di questa nuova edizione del calcio targato EA é il Precision Dribbling, ovvero il nuovo sistema di dribbling stretti utilizzabile con la pressione del tasto LB. Tenendo premuto questo tasto il giocatore esegue dei passettini e dei movimenti stretti con i quali districarsi nello stretto e da integrare all'enorme parco finte ereditato dai predecessori e arricchito da alcune sfiziose novità, pane per i denti dei funamboli e degli amanti dei trick.
Basterebbero già questi tre elementi, uniti al gameplay ereditato dalle precedenti versioni a garantire il successo della produzione e la consapevolezza di aver compiuto un altro, questa volta deciso, passo verso la simulazione definitiva, tuttavia i prodi calciofili canadesi non si sono limitati a questo e hanno aggiunta una lunga serie novità a un meccanismo ben oliato. Attenta ai feedback dell'utenza EA Sports ha cercato di limare quasi tutti i difetti e gli errori commessi con Fifa 11. Sono stati eliminati i metodi esageratamente semplici per segnare, come a esempio il pallonetto in Fifa 10 o i colpi di testa di Fifa 11. Soprattutto l'esasperazione di questi ultimi é stata sensibilmente limata aumentando l'attenzione dei difensori, il piazzamento del portiere e diminuendo la precisione media dei cross, che l'anno passato risultavano telecomandati.
Anche le dormite dei portieri sui calci di punizione, che costringevano al macchinoso sistema del movimento della barriera e del piazzamento dei difensori sulla linea di porta é stato sistemato a dovere introducendo una nuova funzione associata al tasto Back. Quando la palla é in possesso dell'avversario, sui calci d'angolo o i calci piazzati, premendo il suddetto tasto é possibile passare al controllo del portiere in terza persona, proprio come nelle sessioni da portiere col calciatore virtuale, demandando per i frangenti più pericolosi la fase difensiva alla cpu. Il Gameplay spiccio risulta più vario ed eterogeneo, con un ritmo più lento e una miriade di soluzioni in più rispetto alle precedenti edizioni. Una nota piacevole é caratterizzata dall'ammorbidimento del Full Manual, il sistema di gioco in manuale che sempre più seguaci sta attirando a se nel corso degli anni. Il calcio reale continua ad avvicinarsi inesorabilmente.
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Scacco matto in tre mosse
Il passaggio da Fifa 11 all'edizione di quest'anno é stato senz'ombra di dubbio il più roboante e netto dell'ultima decade. Nonostante la latitanza della concorrenza lo studio canadese non si é adagiato sugli allori e ha tirato fuori dal cilindro tre novità di enorme impatto, i tre pilastri sui quali si basa la nuova esperienza di gioco. Il primo dei tre, quello più pubblicizzato, é l'Impact Engine, il nuovo motore fisico addetto alle interazioni tra i giocatori. Una novità meditata da tempo, che ha richiesto circa due anni per il suo sviluppo e che ha rivoluzionato il sistema di contatti e impatti tra i giocatori, una delle lacune che la serie si trascinava dietro da parecchi anni.
Grazie all'Impact Engine i contrasti, le cadute, gli scontri risultano più realistici, verosimili e generano le situazioni più disparate, dai tremendi ruzzoloni in seguito a uno sgambetto alle cadute da spinta. Nonostante questa feature abbia portato dei grossi benefici in ottica realismo, il suddetto motore risulta in parecchie occasioni ancora acerbo, specie in alcune situazioni estremizzate, come le capriole in seguito alle spintarelle, le compenetrazioni o il ripiegamento innaturale degli arti. Niente di insopportabile o tragico, tuttavia, specie nei replay é possibile assistere a esilaranti bug tanto che su youtube fioccano i filmati divertenti relativi ad essi.
L'altra grossa novità é il Tactical Defense, di sicuro l'introduzione più marcata a livello di gameplay. Nelle scorse edizioni, in particolar modo quella dell'anno passato, la fase difensiva era trattata in maniera superficiale e approssimativa, quasi una formalità da portare a termine mediante la pressione del tasto A, con cui il difensore andava diritto sul portatore di palla per effettuare un intervento, e del tasto B per i raddoppi. Online questo sistema lasciato al caso fungeva da grande livellatore e infatti la tattica più attuata dai giocatori di tutto il mondo si riduceva ad un pressing forsennato per 90 minuti. Il Tactical Defense di Fifa 12 invece offre un sistema difensivo profondo e accurato e richiede lunghe sessioni per essere digerito e assimilato anche dai più vecchi e assidui fan della serie. Niente più tasti che mandano i difensori in automatico sul portatore di palla. Ora con il tasto A il giocatore selezionato si avvicina all'avversario rimanendo però a distanza, senza effettuare nessun intervento diretto sul portatore di palla. L'intervento vero e proprio va invece effettuato con il Tasto B (tackle) o con la X (scivolata) e richiederà un tempismo perfetto interrompere l'azione avversaria.
Posizione e timing errati causano solo impacciati interventi a vuoto che tagliano fuori il difensore e causano il più delle volte superiorità numerica degli attaccanti. Sempre grazie alla pressione del tasto B rincorrendo un giocatore alle spalle é possibile strattonarlo ed ostacolarlo con le braccia. Grande importanza assume il grilletto sinistro, con il quale il difensore seguirà con lo sguardo il portatore di palla avversario marcandolo a distanza. Il raddoppio di marcatura é gestito in maniera incredibilmente più efficace rispetto agli anni passati e si attua con la pressione del tasto RB che sviluppa una marcatura stretta da parte dei giocatori più vicini a quello controllato, il quale potrà aiutare i compagni a rubare il pallone al portatore avversario o svincolarsi e seguire il possibile ricevitore.
Il terzo pilastro di questa nuova edizione del calcio targato EA é il Precision Dribbling, ovvero il nuovo sistema di dribbling stretti utilizzabile con la pressione del tasto LB. Tenendo premuto questo tasto il giocatore esegue dei passettini e dei movimenti stretti con i quali districarsi nello stretto e da integrare all'enorme parco finte ereditato dai predecessori e arricchito da alcune sfiziose novità, pane per i denti dei funamboli e degli amanti dei trick.
Basterebbero già questi tre elementi, uniti al gameplay ereditato dalle precedenti versioni a garantire il successo della produzione e la consapevolezza di aver compiuto un altro, questa volta deciso, passo verso la simulazione definitiva, tuttavia i prodi calciofili canadesi non si sono limitati a questo e hanno aggiunta una lunga serie novità a un meccanismo ben oliato. Attenta ai feedback dell'utenza EA Sports ha cercato di limare quasi tutti i difetti e gli errori commessi con Fifa 11. Sono stati eliminati i metodi esageratamente semplici per segnare, come a esempio il pallonetto in Fifa 10 o i colpi di testa di Fifa 11. Soprattutto l'esasperazione di questi ultimi é stata sensibilmente limata aumentando l'attenzione dei difensori, il piazzamento del portiere e diminuendo la precisione media dei cross, che l'anno passato risultavano telecomandati.
Anche le dormite dei portieri sui calci di punizione, che costringevano al macchinoso sistema del movimento della barriera e del piazzamento dei difensori sulla linea di porta é stato sistemato a dovere introducendo una nuova funzione associata al tasto Back. Quando la palla é in possesso dell'avversario, sui calci d'angolo o i calci piazzati, premendo il suddetto tasto é possibile passare al controllo del portiere in terza persona, proprio come nelle sessioni da portiere col calciatore virtuale, demandando per i frangenti più pericolosi la fase difensiva alla cpu. Il Gameplay spiccio risulta più vario ed eterogeneo, con un ritmo più lento e una miriade di soluzioni in più rispetto alle precedenti edizioni. Una nota piacevole é caratterizzata dall'ammorbidimento del Full Manual, il sistema di gioco in manuale che sempre più seguaci sta attirando a se nel corso degli anni. Il calcio reale continua ad avvicinarsi inesorabilmente.
FIFA 12
9.5
Voto
Redazione
FIFA 12
La serie Fifa ancora una volta ci sorprende, offrendoci quest'anno un gioco decisamente rinnovato sin dalle fondamenta. Il fantastico trio formato da Impact Engine, Tactical Defense e Precision Dribbling ha portato un'enorme ventata di freschezza andando a impreziosire un gameplay sempre più profondo, completo e votato alla simulazione. Certo il motore fisico andrebbe limato ancora, eliminato qualche bug e cambiata la ormai logorante telecronaca, ma siamo senza dubbio di fronte a un capolavoro.