FIFA 12
di
Il desiderio di qualsiasi appassionato (o meglio, malato) di calcio é quello di poter vivere la propria passione in qualsiasi momento della giornata. E se ormai le trasmissione sportive (da Radio Radio a Radio Sportiva, per dirne due..) seguono il calciofilo quasi 24 ore al giorno, non possono trasmettere loro le sensazioni uniche che si possono provare quando si é chiamati a "scendere in campo".
Electronic Arts e Vita riescono invece in questa, non semplice, impresa. D'accordo, non é certo il primo titolo calcistico uscito per console "nomadi", meno che mai le trasposizioni calcistiche non mancano di apparire puntualmente anche su cellulari, tablet e affini. Qui, però, é un'altra cosa dal momento che le qualità tecniche e di gameplay di questo Fifa per Vita lo pongono come versione in scala ridotta di quanto abbiamo visto l'anno scorso su Playstation 3.
Intendiamoci, per ovvie ragioni di "portabilità" e per adattamento del sistema di controllo, il team di sviluppo é dovuto ricorrere ad alcuni tagli e adattamenti ma dal punto di vista che riguarda nello stretto il "cuore" del gioco, non corriamo rischi nel definire questo Fifa 12 uno dei titoli di punta di questa lineup iniziale di vita. E se il buongiorno si vede dal mattino...
Iniziamo subito con il dire che a differenza di altri titoli portatili, in questo Fifa 12 non si é dovuti ricorrere a dolorosi tagli di campionati, tornei o telecronache rispetto alla versione domestica. Quanto già trovato nella versione nextgen del gioco é stato tramutato inserito per non far mancare niente al vero appassionato di calcio digitale.
Se quindi vorremo creare un torneo ad hoc, o un qualsiasi campionato europeo o oltreoceano, saremo liberi di farlo anche se forse la modalità più intrigante é quella che vi vede impegnati nella creazione di un vostro alter ego virtuale da far giocare all'interno di una squadra che potremo decidere semplicemente di allenare o di condurre fino alla vittoria finale. Insomma, se escludiamo il doloroso taglio di Fifa Ultimate Team (che potrebbe comunque essere presentato anche con un DLC "postumo"), avremo di che tenerci impegnati nei prossimi mesi.
Tanto più che, come detto in precedenza, il gameplay di Fifa 12 non é troppo distante da quello giocato, pad alla mano. E' ovvio però che anche il giocatore più esperto dovrà impegnarsi un minimo per prendere la mano con un sistema di gioco "rimpicciolito" nelle dimensioni ma non certo nella sostanza. La mancanza di due tasti (vita ha solo due i due dorsali ma é privo dei "bumper"), costringe a rivedere alcune meccaniche specialmente in chi ha consolidato un proprio gameplay modellato sul pad. E' innegabile però che bastano alcune partite per prendere adeguate contromisure e riprendere un pò alla volta a padroneggiare il sistema di controllo e riprodurre (quasi) alla perfezione il vostro stile di gioco, soprattutto se (come il sottoscritto) siete tra coloro che puntano più al sostanza che alla forma (leggasi: odio i tricks).
Ad impreziosire il sistema di controllo é stato implementato il passaggio "touch" e il tiro in porta che sfrutta il sensore posteriore della console. Carini, senza dubbio, e anche discretamente precisi ma che presto potranno rientrare sotto la nomenclatura di "orpelli" ed essere messi a riposo. Nel dettaglio, possiamo individuare il compagno di squadra a cui passare la palla, o individuare la zona di campo dove effettuare un filtrante e "toccare" con il dito. Alla semplice pressione del dito, il sistema indirizzerà il pallone evitando di premere il solito tasto a cui ormai abbiamo fatto abitudine. Stessa cosa per il sensore dorsale, che potremo sfiorare, indirizzando al contempo l'angolo di tiro e poi rilasciare per effettuare il tiro in porta. Più macchinoso, sicuramente, rispetto al passaggio ma ugualmente efficace. Anch'esso ben implementato e utile ma per quanto ci concerne: no, grazie. Meglio i tasti.
Come detto in apertura, per quanto il sistema di gioco sia stato ripreso e copincollato dalla versione console, sono stati dovuti fare dei "rimaneggiamenti" per far rientrare il tutto sotto le ridotte forme di Vita. Il motore fisico, per esempio, é meno invasivo rispetto alla versione PS3 e il gioco, per assurdo, sembra quasi guadagnarci. Forse é un pelino meno realistico non assistere a realistici scontri tra i giocatori ma é altrettanto vero che in un'azione di gioco così frenetica come quella di Fifa é difficile accorgersi di dettagli simili, specialmente all'interno di uno schermo di piccole dimensioni. Altro rimaneggiamento é stato fatto nei confronti del sistema difensivo, che somiglia più a quello di Fifa 11, dove un tasto bastava ad impostare la rotta di intercettamento dell'avversario e il successivo contrasto, che non quella più elaborata e macchinosa di Fifa 12.
Il tutto, però, funziona realmente a meraviglia creando quasi un nuovo filone di gameplay che potrebbe regalare non poche soddisfazioni ai giocatori e agli stessi programmatori di EA che potrebbero aver creato un mix quasi perfetto da prendere a modello per le creazioni future anche sulle console "maggiori".
Le virgolette sono d'obbligo, in questo caso, perché esteticamente parlando Fifa 12 per Vita sfoggia una veste grafica assolutamente eccellente. Una resa poligonale supportata egregiamente dal quadcore montato sulla console che restituisce una cosmesi pressoché perfetta con una resa grafica che ha veramente poco da invidiare alla versione Ps3. Veste poligonale degli atleti, texture di stadi e manti erbosi, niente é stato lasciato fuori dal blu ray di Fifa 12, meno che mai la telecronaca di Caressa e Bergomi che, si, forse sarebbe stato meglio quantomeno aggiornare. In ultimo citiamo ovviamente il supporto alla modalità multiplayer che nei nostri test ha dato esiti assolutamente eccellenti, grazie al netcode solido e ad un matchmaking dalla ormai comprovata funzionalità. In pochi passaggi é possibile connettersi al Playstation network, trovare un avversario alla nostra altezza e sfidarlo all'ultimo gol sotto, ovviamente, una buona connessione wireless.
Insomma, se siete fra quello che guardando con occhio eccessivamente vigile i titoli di lancio delle console (che storicamente sono quelli meno performanti), con Fifa 12 potrete godere sicuramente di un titolo che realmente ha poco da invidiare alle versioni maggiori. I programmatori EA sono riusciti a compiere un autentico miracolo mantenendo inalterato in feeling con il titolo originale ma, al contrario, mischiando le carte in tavola e toccando forse qualche nuova sponda videoludica. Da avere.
Electronic Arts e Vita riescono invece in questa, non semplice, impresa. D'accordo, non é certo il primo titolo calcistico uscito per console "nomadi", meno che mai le trasposizioni calcistiche non mancano di apparire puntualmente anche su cellulari, tablet e affini. Qui, però, é un'altra cosa dal momento che le qualità tecniche e di gameplay di questo Fifa per Vita lo pongono come versione in scala ridotta di quanto abbiamo visto l'anno scorso su Playstation 3.
Intendiamoci, per ovvie ragioni di "portabilità" e per adattamento del sistema di controllo, il team di sviluppo é dovuto ricorrere ad alcuni tagli e adattamenti ma dal punto di vista che riguarda nello stretto il "cuore" del gioco, non corriamo rischi nel definire questo Fifa 12 uno dei titoli di punta di questa lineup iniziale di vita. E se il buongiorno si vede dal mattino...
Iniziamo subito con il dire che a differenza di altri titoli portatili, in questo Fifa 12 non si é dovuti ricorrere a dolorosi tagli di campionati, tornei o telecronache rispetto alla versione domestica. Quanto già trovato nella versione nextgen del gioco é stato tramutato inserito per non far mancare niente al vero appassionato di calcio digitale.
Se quindi vorremo creare un torneo ad hoc, o un qualsiasi campionato europeo o oltreoceano, saremo liberi di farlo anche se forse la modalità più intrigante é quella che vi vede impegnati nella creazione di un vostro alter ego virtuale da far giocare all'interno di una squadra che potremo decidere semplicemente di allenare o di condurre fino alla vittoria finale. Insomma, se escludiamo il doloroso taglio di Fifa Ultimate Team (che potrebbe comunque essere presentato anche con un DLC "postumo"), avremo di che tenerci impegnati nei prossimi mesi.
Tanto più che, come detto in precedenza, il gameplay di Fifa 12 non é troppo distante da quello giocato, pad alla mano. E' ovvio però che anche il giocatore più esperto dovrà impegnarsi un minimo per prendere la mano con un sistema di gioco "rimpicciolito" nelle dimensioni ma non certo nella sostanza. La mancanza di due tasti (vita ha solo due i due dorsali ma é privo dei "bumper"), costringe a rivedere alcune meccaniche specialmente in chi ha consolidato un proprio gameplay modellato sul pad. E' innegabile però che bastano alcune partite per prendere adeguate contromisure e riprendere un pò alla volta a padroneggiare il sistema di controllo e riprodurre (quasi) alla perfezione il vostro stile di gioco, soprattutto se (come il sottoscritto) siete tra coloro che puntano più al sostanza che alla forma (leggasi: odio i tricks).
Ad impreziosire il sistema di controllo é stato implementato il passaggio "touch" e il tiro in porta che sfrutta il sensore posteriore della console. Carini, senza dubbio, e anche discretamente precisi ma che presto potranno rientrare sotto la nomenclatura di "orpelli" ed essere messi a riposo. Nel dettaglio, possiamo individuare il compagno di squadra a cui passare la palla, o individuare la zona di campo dove effettuare un filtrante e "toccare" con il dito. Alla semplice pressione del dito, il sistema indirizzerà il pallone evitando di premere il solito tasto a cui ormai abbiamo fatto abitudine. Stessa cosa per il sensore dorsale, che potremo sfiorare, indirizzando al contempo l'angolo di tiro e poi rilasciare per effettuare il tiro in porta. Più macchinoso, sicuramente, rispetto al passaggio ma ugualmente efficace. Anch'esso ben implementato e utile ma per quanto ci concerne: no, grazie. Meglio i tasti.
Come detto in apertura, per quanto il sistema di gioco sia stato ripreso e copincollato dalla versione console, sono stati dovuti fare dei "rimaneggiamenti" per far rientrare il tutto sotto le ridotte forme di Vita. Il motore fisico, per esempio, é meno invasivo rispetto alla versione PS3 e il gioco, per assurdo, sembra quasi guadagnarci. Forse é un pelino meno realistico non assistere a realistici scontri tra i giocatori ma é altrettanto vero che in un'azione di gioco così frenetica come quella di Fifa é difficile accorgersi di dettagli simili, specialmente all'interno di uno schermo di piccole dimensioni. Altro rimaneggiamento é stato fatto nei confronti del sistema difensivo, che somiglia più a quello di Fifa 11, dove un tasto bastava ad impostare la rotta di intercettamento dell'avversario e il successivo contrasto, che non quella più elaborata e macchinosa di Fifa 12.
Il tutto, però, funziona realmente a meraviglia creando quasi un nuovo filone di gameplay che potrebbe regalare non poche soddisfazioni ai giocatori e agli stessi programmatori di EA che potrebbero aver creato un mix quasi perfetto da prendere a modello per le creazioni future anche sulle console "maggiori".
Le virgolette sono d'obbligo, in questo caso, perché esteticamente parlando Fifa 12 per Vita sfoggia una veste grafica assolutamente eccellente. Una resa poligonale supportata egregiamente dal quadcore montato sulla console che restituisce una cosmesi pressoché perfetta con una resa grafica che ha veramente poco da invidiare alla versione Ps3. Veste poligonale degli atleti, texture di stadi e manti erbosi, niente é stato lasciato fuori dal blu ray di Fifa 12, meno che mai la telecronaca di Caressa e Bergomi che, si, forse sarebbe stato meglio quantomeno aggiornare. In ultimo citiamo ovviamente il supporto alla modalità multiplayer che nei nostri test ha dato esiti assolutamente eccellenti, grazie al netcode solido e ad un matchmaking dalla ormai comprovata funzionalità. In pochi passaggi é possibile connettersi al Playstation network, trovare un avversario alla nostra altezza e sfidarlo all'ultimo gol sotto, ovviamente, una buona connessione wireless.
Insomma, se siete fra quello che guardando con occhio eccessivamente vigile i titoli di lancio delle console (che storicamente sono quelli meno performanti), con Fifa 12 potrete godere sicuramente di un titolo che realmente ha poco da invidiare alle versioni maggiori. I programmatori EA sono riusciti a compiere un autentico miracolo mantenendo inalterato in feeling con il titolo originale ma, al contrario, mischiando le carte in tavola e toccando forse qualche nuova sponda videoludica. Da avere.