FIFA 14
di
Roberto Vicario
Settembre sta ormai regalando gli ultimi, intensi, scampoli d'estate. Il Campionato di Serie A e la Champions League, di contro, hanno appena cominciato il loro lunghissimo percorso che per tutti gli appassionati dello sport più famoso al mondo, vuol dire gioie e dolori. Un percorso ricco di emozioni e che culminerà con il Mondiale di Brasile 2014.
Ovviamente, a dare pieno supporto alla stagione calcistica reale ci pensa la stagione virtuale che puntualmente EA offre ai tanti appassionati con il suo FIFA 14. Curiosi di sapere le novità di questa stagione? Continuate a leggere!
Il fattore I (nerzia)
Negli anni passati, gli sviluppatori canadesi ci avevano abituato a costanti rivoluzioni dall'impatto devastante. Impact Engine, Difesa Tattica e Dribbling a 360 sono solo alcuni degli elementi che, volente o nolente, hanno modificato il modo di giocare dei tantissimi fan della serie.
Quest'anno, invece, a conti fatti non ci troviamo di fronte a migliorie così impattanti, ma ad una maggiore cura nel dettaglio delle dinamiche di gioco e di quelle componenti motorie legate al movimento dei giocatori sul campo.
Da questa base di partenza nasce ovviamente una parola che racchiude gran parte dell'esperienza che quest'anno FIFA 14 offre ai giocatori: inerzia. La corsa, lo scatto ed il dribbling sono tutti elementi che sono stati totalmente ritoccati, rendendo il tutto più realistico e pienamente riscontrabile pad alla mano. Questo si traduce in una sensazione di maggiore fisicità durante la partita. La corsa, ad esempio, non sarà uniforme per ogni giocatore e l'utilizzo dello scatto terrà conto di diverse variabili, chiedendo così al giocatore, di utilizzarlo solo nelle situazioni in cui sarà necessario. Anche i cambi di direzione sono stati rivisti e resi finalmente più realistici. Ora, il cambio richiede più tempo sopratutto se i giocatori non rientrano tra i top player tecnicamente più dotati.
Bisogna inoltre tenere conto del nuovo utilizzo del grilletto dorsale sinistro, che oltre a fare numeri in abbinamento allo stick di destro (se lo si mantiene premuto) mette il giocatore in protezione della palla. Una caratteristica che, una volta assimilata (non abbiate paura, all'inizio ci vorrà un po di tempo) apre un ventaglio di possibilità totalmente inedite per la serie, come la possibilità di fare protezione con gli attaccanti, dando tempo a centrocampo ed ali di salire, piuttosto che fare ostruzione con i difensori. Solamente due delle tante possibilità che abbiamo potuto sfruttare durante le nostre partite a FIFA 14. Tutti questi elementi, accomunati al sempre migliore impact engine, portano ad una sensazione di maggiore peso del giocatore, che possiamo pienamente percepire.
A centrocampo, la battaglia per il possesso della palla acquista una dimensione totalmente inedita e fare la cosa giusta al momento giusto diventerà ancor più determinante che in passato. Merito questo anche di una maggiore cura dei movimenti dei giocatori senza palla, sia compagni che avversari. In base al modulo utilizzato avremo maggiore coerenza tattica, cosa che abbiamo notato sopratutto nei passaggi da moduli con difesa a 3 o 4 giocatori. Sicuramente siamo ancora lontani da diagonali o sovrapposizioni perfette, ma possiamo tranquillamente affermare che il movimento dei nostri compagni virtuali ci ha pienamente soddisfatto. Stessa sensazione che abbiamo avuto nel momento in cui ci siamo trovati ad analizzare l'intelligenza artificiale dei giocatori controllati dalla CPU che, esattamente come per i nostri calciatori, gode di un make up totale in termini di bilanciamento. Questo vuol dire che la sensazione di frustrazione che molti giocatori lamentavano a livelli di difficoltà alti é stata cancellata, a favore di un sfida sempre molto impegnativa ma decisamente meno proibitiva.
Come dicevamo, non ci troviamo davanti ad una rivoluzione ma ad un fine lavoro di cesellatura su alcune componenti poco apprezzate in passato. Tuttavia, una piccola ma significante rivoluzione la troviamo anche in questo capitolo, e si chiama pure shoot. I Ragazzi di EA Sports, hanno rivisto totalmente il sistema di tiro che finalmente tiene conto di diverse variabili al momento dell'impatto, facendo partire tiri di diverso tipo (bolidi raso terra, ad effetto e tanto altro) che regalano davvero grosse soddisfazioni. Sensazione che viene ulteriormente esalta da tutta una serie di nuove animazioni sopratutto nella fase di impatto, che rendono decisamente più fluida la fase di tiro e l'azione di gioco più in generale. In ultima battuta, ma non meno importante, una maggiore cura nelle animazioni dei portieri che si prodigheranno in nuove animazioni e in una maggiore tenacia nella difesa dei pali.
Un sistema di gioco che, come avrete facilmente intuito, quest'anno punta su un ritmo decisamente più compassato, spingendo il giocatore a ragionare in maniera più tattica in fase di costruzione dell'azione. Un'esperienza che funziona, e che viene esaltata ancora di più nel momento in cui si passa ai controlli manuali. Gli amanti del full manual, quest'anno, troveranno davvero pane per i loro denti, grazie ad un sistema di gioco che con le novità apportate offre ancora più libertà d'azione, lasciando davvero al giocatore la possibilità di impostare sul campo tutto quello che gli passa per la testa.
In questo susseguirsi di elementi positivi, dobbiamo però segnalare qualche problemino che purtroppo abbiamo già avuto modo di vedere in tempi passati e che qui é stato riproposto. Quello sicuramente più fastidioso é legato ai colpi di testa, l'incidenza di questo gesto tecnico in attacco é infatti molto marcata, e troppo spesso capita che i difensori si facciano rubare il tempo dagli attaccanti andando ad insaccare in rete. Un problema venuto a galla già nel tredicesimo capitolo, e che ci aspettavamo fosse sistemato in questa versione dedicata alla pulizia e al perfezionamento del codice. Anche i rimpalli a volte tendono a favorire troppo spesso gli attaccanti, sopratutto quelli molto fisici. Giocatori alla Ibrahimovic risultano, probabilmente, ancora troppo avvantaggiati rispetto al resto dei colleghi. Un problema che, in minima parte, va ad inficiare il bilanciamento. Insomma un gameplay più perfezionato che innovato, ma che ancora una volta riesce a dire la sua con estrema incisività all'interno del panorama calcistico videoludico.
Ovviamente, a dare pieno supporto alla stagione calcistica reale ci pensa la stagione virtuale che puntualmente EA offre ai tanti appassionati con il suo FIFA 14. Curiosi di sapere le novità di questa stagione? Continuate a leggere!
Il fattore I (nerzia)
Negli anni passati, gli sviluppatori canadesi ci avevano abituato a costanti rivoluzioni dall'impatto devastante. Impact Engine, Difesa Tattica e Dribbling a 360 sono solo alcuni degli elementi che, volente o nolente, hanno modificato il modo di giocare dei tantissimi fan della serie.
Quest'anno, invece, a conti fatti non ci troviamo di fronte a migliorie così impattanti, ma ad una maggiore cura nel dettaglio delle dinamiche di gioco e di quelle componenti motorie legate al movimento dei giocatori sul campo.
Da questa base di partenza nasce ovviamente una parola che racchiude gran parte dell'esperienza che quest'anno FIFA 14 offre ai giocatori: inerzia. La corsa, lo scatto ed il dribbling sono tutti elementi che sono stati totalmente ritoccati, rendendo il tutto più realistico e pienamente riscontrabile pad alla mano. Questo si traduce in una sensazione di maggiore fisicità durante la partita. La corsa, ad esempio, non sarà uniforme per ogni giocatore e l'utilizzo dello scatto terrà conto di diverse variabili, chiedendo così al giocatore, di utilizzarlo solo nelle situazioni in cui sarà necessario. Anche i cambi di direzione sono stati rivisti e resi finalmente più realistici. Ora, il cambio richiede più tempo sopratutto se i giocatori non rientrano tra i top player tecnicamente più dotati.
Bisogna inoltre tenere conto del nuovo utilizzo del grilletto dorsale sinistro, che oltre a fare numeri in abbinamento allo stick di destro (se lo si mantiene premuto) mette il giocatore in protezione della palla. Una caratteristica che, una volta assimilata (non abbiate paura, all'inizio ci vorrà un po di tempo) apre un ventaglio di possibilità totalmente inedite per la serie, come la possibilità di fare protezione con gli attaccanti, dando tempo a centrocampo ed ali di salire, piuttosto che fare ostruzione con i difensori. Solamente due delle tante possibilità che abbiamo potuto sfruttare durante le nostre partite a FIFA 14. Tutti questi elementi, accomunati al sempre migliore impact engine, portano ad una sensazione di maggiore peso del giocatore, che possiamo pienamente percepire.
A centrocampo, la battaglia per il possesso della palla acquista una dimensione totalmente inedita e fare la cosa giusta al momento giusto diventerà ancor più determinante che in passato. Merito questo anche di una maggiore cura dei movimenti dei giocatori senza palla, sia compagni che avversari. In base al modulo utilizzato avremo maggiore coerenza tattica, cosa che abbiamo notato sopratutto nei passaggi da moduli con difesa a 3 o 4 giocatori. Sicuramente siamo ancora lontani da diagonali o sovrapposizioni perfette, ma possiamo tranquillamente affermare che il movimento dei nostri compagni virtuali ci ha pienamente soddisfatto. Stessa sensazione che abbiamo avuto nel momento in cui ci siamo trovati ad analizzare l'intelligenza artificiale dei giocatori controllati dalla CPU che, esattamente come per i nostri calciatori, gode di un make up totale in termini di bilanciamento. Questo vuol dire che la sensazione di frustrazione che molti giocatori lamentavano a livelli di difficoltà alti é stata cancellata, a favore di un sfida sempre molto impegnativa ma decisamente meno proibitiva.
Come dicevamo, non ci troviamo davanti ad una rivoluzione ma ad un fine lavoro di cesellatura su alcune componenti poco apprezzate in passato. Tuttavia, una piccola ma significante rivoluzione la troviamo anche in questo capitolo, e si chiama pure shoot. I Ragazzi di EA Sports, hanno rivisto totalmente il sistema di tiro che finalmente tiene conto di diverse variabili al momento dell'impatto, facendo partire tiri di diverso tipo (bolidi raso terra, ad effetto e tanto altro) che regalano davvero grosse soddisfazioni. Sensazione che viene ulteriormente esalta da tutta una serie di nuove animazioni sopratutto nella fase di impatto, che rendono decisamente più fluida la fase di tiro e l'azione di gioco più in generale. In ultima battuta, ma non meno importante, una maggiore cura nelle animazioni dei portieri che si prodigheranno in nuove animazioni e in una maggiore tenacia nella difesa dei pali.
Un sistema di gioco che, come avrete facilmente intuito, quest'anno punta su un ritmo decisamente più compassato, spingendo il giocatore a ragionare in maniera più tattica in fase di costruzione dell'azione. Un'esperienza che funziona, e che viene esaltata ancora di più nel momento in cui si passa ai controlli manuali. Gli amanti del full manual, quest'anno, troveranno davvero pane per i loro denti, grazie ad un sistema di gioco che con le novità apportate offre ancora più libertà d'azione, lasciando davvero al giocatore la possibilità di impostare sul campo tutto quello che gli passa per la testa.
In questo susseguirsi di elementi positivi, dobbiamo però segnalare qualche problemino che purtroppo abbiamo già avuto modo di vedere in tempi passati e che qui é stato riproposto. Quello sicuramente più fastidioso é legato ai colpi di testa, l'incidenza di questo gesto tecnico in attacco é infatti molto marcata, e troppo spesso capita che i difensori si facciano rubare il tempo dagli attaccanti andando ad insaccare in rete. Un problema venuto a galla già nel tredicesimo capitolo, e che ci aspettavamo fosse sistemato in questa versione dedicata alla pulizia e al perfezionamento del codice. Anche i rimpalli a volte tendono a favorire troppo spesso gli attaccanti, sopratutto quelli molto fisici. Giocatori alla Ibrahimovic risultano, probabilmente, ancora troppo avvantaggiati rispetto al resto dei colleghi. Un problema che, in minima parte, va ad inficiare il bilanciamento. Insomma un gameplay più perfezionato che innovato, ma che ancora una volta riesce a dire la sua con estrema incisività all'interno del panorama calcistico videoludico.
FIFA 14
9
Voto
Redazione
FIFA 14
FIFA 14 ancora una volta si rivela un titolo completo e ricco di spunti interessanti sia in termini di gameplay che di modalità di gioco. Sicuramente non ci troviamo davanti ad una rivoluzione simile a quella degli anni passati, ma il lavoro svolto dagli sviluppatori é sicuramente apprezzabile e godibile. Un ottimo titolo calcistico, che merita di essere preso in cosiderazione da tutti gli appassionati di questo sport.