FIFA 15

di Roberto Vicario
Non é da meno la componente fisica, che in più di una occasione ha lasciato molto a desiderare nel calcolo delle collisioni, dimostrando una fastidiosa sensazione di leggerezza da parte dei giocatori, e a volte un imbarazzante senso di impotenza nella fase di pressing e di recupero del pallone.

La cosa più irritante rimane tuttavia l'efficacia quasi totale di un sistema di gioco che ricorda molto il “tiki taka” del Barcellona, qui adattato a tutte le squadre. La trama di passaggi rasoterra ha una precisione del 100% e - soprattutto giocando in full auto - si assiste più ad un semplice esercizio di stile che ad una partita di calcio in cui si lotta su ogni pallone.

Se in passato il passaggio filtrante alto era super abusato soprattutto online, quest'anno abbiamo notato un'inversione di tendenza con i passaggi palla a terra sin troppo precisi indipendentemente dal fatto che si usi una squadra a due o stelle oppure una da cinque. Quello che ne scaturisce é quindi un brutto effetto ping pong che speriamo vivamente venga sistemato attraverso le patch che sicuramente verranno rilasciate in futuro.



Chiudiamo parlando ovviamente dell'intelligenza artificiale che, purtroppo, non riesce ad esprimere il suo massimo potenziale nelle partite offline. I compagni di squadra alternano movimenti più che mai validi, ad altri decisamente meno efficaci, soprattutto per quanto riguarda i tagli al centro e le sovrapposizioni sulle fasce (problemi già noti in passato). Gli avversari, invece, risultano come sempre fastidiosamente infallibili.

Questo é quello che succede giocando principalmente offline. Ovviamente siamo consapevoli che quando si passa al gioco in rete le dinamiche e gli equilibri possono cambiare in maniera sostanziale e dovendo spendere ancora del tempo di gioco sotto questo aspetto vi rimandiamo al nostro giudizio definitivo che non tarderà ad arrivare.


Dopo un'attenta analisi che monitorata in questi giorni post lancio (ricordiamo che il gioco é disponibile già da qualche giorno, a causa della rottura del day one) abbiamo notato come la situazione post patch abbiamo decisamente migliorato la situazione, pur non modificando in maniera totale le perplessità che abbiamo descritto poche righe sopra.

In linea generale abbiamo notato un netto miglioramento nel posizionamento dei portieri. I tiri da fuori e a giro sono meno efficaci, e anche la casistica dei gol casuali é stata ridimensionata. Stesso discorso per il gioco di squadra fatto attraverso i passaggi corti, ora leggermente meno incisivo rispetto a quello pre patch.


A cosa giochiamo?



A non tradire minimamente le attese, pur non regalando grosse novità, sono sicuramente le modalità di gioco. Come ogni anno, EA Sports propone tutta una serie di modalità di gioco che hanno come massimo esponente l'ultimate team, la variante più giocata in assoluto dai fan di FIFA.

Proprio quella citata é la modalità che raccogliere le maggiori novità sotto l'aspetto contenutistico. La più importate é sicuramente quella legata alla possibilità di crearsi delle rose ideali, collocando all'interno della rosa anche giocatori che ancora non si possiedono. Una sorta di concept team che ci aiuta nel corso della nostra esperienza di gioco a tenere costantemente traccia di quelli che potrebbero essere gli innesti ideali utili a migliorare morale e sintonia tra reparti e singoli elementi. Non é sicuramente da meno la possibilità di “noleggiare” giocatori molto forti per qualche partita al costo di qualche credito. Non avete mai trovato Messi all'interno delle mille buste aperte? nessun problema, vi basterà noleggiarlo per qualche partita.



Per quanto riguarda tutti gli altri elementi di gioco non abbiamo notato grosse variazioni. Ci saranno le classiche amichevoli, le stagioni che ci faranno salire di categoria e gli immancabili tornei. Il tutto sia online che offline. Purtroppo il poco tempo a disposizione non ci ha ancora permesso di testare a fondo tutte le variabili che entrano in gioco quando si va online con questa modalità specifica, e proprio per questo motivo sentiamo la necessità di spendere ancora qualche ora all'interno dell'online per avere una visione più chiara e completa dell'insieme di gioco.


Visione che dopo qualche giorno di gioco rimane in linea generale abbastanza positiva. Nonostante qualche parametro fuori posto, nelle modalità online il bilanciamento ci é sembrato accettabile. Come tutti i giochi che sfruttano l'online ci saranno sicuramente nei prossimi giorni magagne che verranno a galla, ma in linea di massima dobbiamo ammettere che la base di partenza, sotto questo aspetto, é più solida rispetto a quella di FIFA 14.

A corollario dell'ultimate team tornano le modalità ormai storiche. La variante allenatore che ci permette di prendere il controllo di una squadra e portarla alla vittoria, é simile in tutto e per tutto a quella dello scorso anno, con l'unica differenza che riguarda gli osservatori da mandare in giro per il mondo alla ricerca di talenti e giocatori utili al nostro sistema di gioco. Rispetto allo scorso anno la gestione di quest'ultimi é meno macchinosa e quasi automatizzata.

Non mancheranno ovviamente le stagioni online sia classificate che amichevoli, e la possibilità di creare un club e sfidare altri undici giocatori. Infine, attraverso l'ormai classico match day, sarà possibile rivivere o riscrivere le sfide più importanti che si sviluppano nell'arco di una reale stagione calcistica.

Un salto nella next gen? forse non ancora...



Sebbene l'argomento sia stato largamente anticipato in apertura di recensione, é bene spendere qualche ulteriore dettaglio sulla componente tecnica del gioco. Ai modelli dei giocatori e degli stadi, si aggiunge una pulizia visiva sicuramente ottima, e soprattutto una realizzazione del campo da gioco che tiene conto del deterioramento che subisce il manto erboso nel corso dei novanta minuti.

A questo si aggiunge una completa risoluzione dei problemi di tearing manifestati nella precedente versione next gen del titolo (parliamo ovviamente di FIFA 14) e di un frame rate che non ha mai mostrato sussulti o difficoltà durante la nostra prova. Inoltre, dobbiamo segnalare come il net code sia stato reso più stabile dopo la patch, con molte meno cadute e problemi di lag.

Parlando della componente audio, dobbiamo registrare un ottima campionatura dei suoni che non riguarda solamente i già citati cori, ma tutti quei rumori e quelle “vibrazioni” che si possono percepire su un campo di calcio. FIFA 15, almeno per la versione italiana, fa registrare anche un cambio nella cabina di commento. Fuori il rodato duo Caressa-Bergomi, dentro Pierluigi Pardo e Stefano Nava. Se da una parte troviamo una prima voce squillante, divertente ed in grado di regalare qualche momento di credibilità nel commento tecnico, meno incisivo e quasi fuori contesto ci é sembrato il commento tecnico, con un Nava forse non pienamente a suo agio nel ruolo di commentatore virtuale.


Siamo così arrivati al termine di questa lunga recensione. Tante parole che speriamo vi siano servite per capire cos'é FIFA 15. Dal nostro punto di vista ci teniamo a a segnalare che la nostra non é una bocciatura (se avete già sbirciato il voto sicuramente l'avrete intuito), il gioco c'é, solido, divertente e con diverse intuizioni che saranno in grado di regalare ore di sanissimo divertimento ai fan del gioco del pallone. Tuttavia, essendo un prodotto next gen, ci aspettavano molto di più quanto meno nella risoluzione di alcuni problemi e di alcune dinamiche che con l'arrivo di PS4 e Xbox One speravamo fossero sistemaste.

Se amate il gioco del calcio FIFA 15 rimane quindi un prodotto estremamente valido, ma che non riesce a far spiccare alla serie quel salto di qualità che tutti si aspettavamo con la next gen. Insomma, un capitolo che segna un nuovo punto di partenza per EA Sports e per il suo brand calcistico. Una “prima pietra” sicuramente solida, ma che necessita in futuro di essere migliorata sotto molteplici aspetti. Ed ora: tutti in campo!