FIFA 17

di Roberto Vicario
Anche quest'anno il brand calcistico di EA Sports arriva sugli scaffali del nostro paese puntuale come un treno giapponese. Dopo che l'anno passato la serie ha visto rallentare la sua corsa verso il miglioramento e l'innovazione, quest'anno gli sviluppatori canadesi hanno deciso di fare le cose in grande, arrivando persino a proporre un motore grafico totalmente nuovo, pensionando definitivamente l'ormai noto Ignite Engine. Le novità non si fermano qui però, continuate a scoprirle all'interno della nostra recensione.



Own Every Moment



Come ogni anno FIFA utilizza un claim che rispecchia quello che poi troviamo all'interno del gioco. Mai come in FIFA 17 il motto scelta si associa perfettamente a quanto troviamo poi sul terreno di gioco.

Gli sviluppatori hanno infatti lavorato enormemente - bisogna dargliele davvero atto - su molti dei problemi che lo scorso anno sono emersi nel corso della stagione calcistica virtuale. La novità più rilevante, secondo il nostro punto di vista, riguarda sopratutto la gestione della fisicità. Grazie ad un nuovo motore fisico, attraverso la pressione di LT o L2, potremo lottare per lo spazio, difendere il pallone o fare scudo per far salire la squadra. Il tutto a 360 ed in qualsiasi zona del campo. Inizialmente vi troverete spaesati, ma una volta presa confidenza con questo nuovo sistema (un po come capitò per il cambio del sistema difensivo diversi anni fa) difficilmente potrete farne a meno. La lotta per lo spazio si é infatti rivelata fondamentale non solo nella costruzione di manovre offensive, ma anche e soprattutto, nella detronizzazione di quei giocatori ultra veloci che avevano afflitto pesantemente le passate edizioni.

Nettamente migliorata é anche l'intelligenza artificiale dei compagni di squadra, ora molto più attenti alla copertura degli spazi in fase difensiva e sopratutto nel cercare posizioni vantaggiose in quella offensiva. Questo elemento si combina in maniera ottima con un miglioramento dei passaggi decisi e tesi (tramite la pressione del relativo tasto accompagnato da RB) e sopratutto a nuove possibilità di finalizzazione. Da quest'anno é infatti possibile tenere sempre bassa la palla, lasciando al giocatore la scelta di effettuare tiri rasoterra molto più difficili da parare per un portiere. Come già capitava in passato, molto dipenderà anche dal posizionamento del giocatore rispetto al pallone, dal rimbalzo, terreno di gioco e altro ancora. Fortunatamente, l'intelligenza artificiale dei portieri ci ha decisamente convinto e nonostante le nuove possibilità offerte dal sistema di controllo, segnare non sarà assolutamente un gioco da ragazzi.



In un anno che cambia davvero tante cose, a cambiare sono anche i calci da fermo. Punizioni e calci d'angolo avranno ora un nuovo ed innovativo sistema. Attraverso un mirino potremo scegliere se direzione il nostro calcio sul primo, sul secondo o al centro dell'area, dopodiché potremo prendere possesso di un giocare nella mischia per farlo smarcare e riuscire a portarlo all'impatto con il pallone. Durante le punizioni e i calci di rigore sarà inoltre possibile modificare la corsa e la direzione della stessa, aprendo nuove a nuove opzioni anche sotto questo aspetto. Anche la rimessa laterale ora é più libera: come nella realtà potremo muoversi - leggermente - sulla linea di rimessa per trovare la posizione migliore, oppure fare delle finte di rimessa per disorientare i giocatori avversari, creando così spazi.

Tutte queste novità, unite a tutta una serie di nuove animazioni e una maggiore pulizia nei contrasti, rendono le azioni di FIFA 17 davvero imprevedibili e ricche di possibilità. Ovviamente il sistema di controllo é ancora più complesso, e se non siete dei giocatori seriali di FIFA, dovete mettere in conto un lasso temporale abbastanza importante per prendere dimestichezza con tutte le opzioni offerte.

Un viaggio tra le modalità



Come da tradizione, FIFA 17 si presenta sul mercato con una lunga serie di modalità di gioco che spaziano dal single player all'online. Parlando di singolo giocatore la più grande novità é sicuramente la modalità “viaggio”. Si tratta di una vera e propria storia che ci farà vivere l'esperienza di Alex Hunter e del suo compagno ”Gaz”. Alex é un giovane calciatore inglese figlio d'arte. Suo nonno é stato un grandissimo calciatore, ha vinto tutto ad eccezione del'FA Cup. Il padre se l'é cavata bene, e ora anche Alex vuole ripercorre le orme di famiglia.

Scelta la squadra di partenza (solamente team della Premier) avremo diverse stagioni per vivere la storia di Alex. Potremo decidere di giocare usando solamente lui, oppure tutta la squadra, ma lo scopo sarà comunque sempre lo stesso: offrire ottime prestazioni in campo per migliorasi e conquistare così la fiducia dell'allenatore.

Per farlo avremo una valutazione che varierà in tempo reale in base alle nostra gesta sul terreno verde, inoltre, all'inizio di ogni partita avremo diverse richieste fatte dall'allenatore che, se portate a termine, andranno a migliorare ulteriormente la nostra valutazione. Salendo di esperienza acquisiremo anche dei punti che ci permetteranno di sbloccare diverse abilità speciali che andranno a migliorare caratteristiche specifiche come: tiro, passaggio dribbling e così via. Ovviamente dovremo scalare gerarchie e questo vorrà dire che spesso il minutaggio a nostra disposizione sarà davvero risicato. Un po come nella realtà, non dovremo mai perdere le chance che ci sono date dal mister.



Sebbene sulla lunga distanza alcune delle situazioni tenderanno a ripetersi, abbiamo apprezzato molto questa modalità. Le cut scene sono ottime e anche discretamente recitate, e difficilmente non riuscirete ad appassionarvi alla storia di Alex, trovandovi involontariamente diverse volte persino ad immedesimarvi in lui. Davvero una gradevolissima aggiunta.

Oltre a questo il titolo ci offre la possibilità di giocare partite veloci o replicare le sfide delle precedenti giornate di campionato grazie al match day. Novità anche per la carriera con un management completamente rinnovato che ora per valutarci terrà conto della situazione finanziaria del club, dei successi interni ed internazionali, dello sviluppo del brand e di come facciamo crescere i giovani. A questo si affianca anche un sistema finanziario completamente rinnovato e ora molto più preciso e realistico. Inoltre, se sceglieremo la carriera unicamente da allenatore potremo finalmente personalizzare il nostro avatar, con una serie di set facciali già impostati ma che aggiungono una gradevolissima opzione al pacchetto offerto.

Novità anche per la modalità pro club: ora i giocatori potranno salire e crescere attraverso le statistiche, mentre sarà possibile - grazie a diversi layout - personalizzare completamente la nostra maglia. Infine, come sempre, sarà possibile rigiocare i campionati di ogni nazione con l'aggiunta, quest'anno, della J League giapponese e del campionato brasiliano.

Puntiamo sull'online



Come da tradizione FIFA punta moltissimo sulla componente online e, proprio per questo motivo, ci siamo presi qualche giorno in più per testare al meglio le modalità. Le novità più importanti riguardano sicuramente la modalità regina dell'online: il FUT. Oltre a tutte le caratteristiche già introdotte negli anni passati, e qui riproposte (sia online che offline), le novità si chiamano Sfide creazione rosa e FUT Championship.

La prima modalità altro non é che una serie di sfide di creazione della rosa che ci vengono proposte in maniera crescente e sempre più complesse. Partendo da creazioni facili come schierare giocatori della stessa nazione, si arriverà fino a quelle più complesse in cui dovremo far coesistere giocatori di più nazioni tenendo anche alto il valore globale della squadra. C'é un però. Tutti i giocatori utilizzati andranno poi persi per poter accedere alla ricompensa della sfida. Se quindi da una parte (soprattutto nelle battute iniziali) é un buon modo per “scartare” quei giocatori in eccesso mandati nel club, salendo di grado ci verrà chiesto di scartare giocatori sempre più forti ed importanti, lasciando nelle mani del giocatore scelte molto importanti.



Fut Champions é invece la risposta di EA all'ormai sempre più incalzante E-Sports. Durante la settimana verranno organizzati dei tornei che permetteranno di accedere alle finali che verranno giocate nel week end. Stare ai vertici di questa modalità, oltre a farvi guadagnare crediti, vi permetterà anche di accedere alle finalissime, organizzate direttamente da EA, e che vi permetteranno di guadagnare una somma di denaro piuttosto cospicua.

FUT escluso, le modalità che potremo giocare in rete sono le ormai classiche stagioni, il già citato Pro Club, le amichevoli e le ormai immancabili stagioni co-op. Il tutto funziona in maniera egregia e, nonostante la forte affluenza di giocatori già in possesso dell'EA Access, i server hanno sempre retto benissimo, senza mai un'incertezza. Davvero un ottimo lavoro.

Frostbite all'ennesima potenza



Come dicevamo in apertura, una delle più grandi novità del titolo é sicuramente il passaggio dall'ormai pensionato Ignite all'ormai onnipresente Frostbite. Il passaggio al motore di DICE ha sicuramente giovato al titolo che ora può vantare una definizione maggiore soprattutto nei modelli dei calciatori e nell'illuminazione degli stadi, con particolare rilevanza per quella notturna. Ovviamente c'é ancora diverso lavoro da fare per i volti di moltissimi giocatori, alcuni presenti in squadre top, ma in generale, la strada per il futuro sembra decisamente in discesa.

Inoltre l'arrivo del frostbite ha permesso al team di sviluppo di aggiungere tutta una serie di elementi di contorno che, pur non influendo attivamente nell'esperienza di gioco, arricchiscono il contesto. Sono presenti molti degli allenatori della premier come: Mourinho, Wenger, Guardiola, Conte e così via; sono stati aggiunti i corridoi che portano al campo, gli spogliatoi e altri elementi dello stadio di molti top club, principalmente inglesi. E' stata inoltre resa molto più movimentata anche l'azione intorno al terreno di gioco, con allenatori che si muovono, camera men e riserve che si scaldano. Decisamente migliore ci é sembrato anche il pubblico con movimenti che seguono le varie fasi della partita.

Sotto l'aspetto audio come sempre il lavoro é ottimo. La campionatura del suono é perfetta e la riproduzione di molti cori originali non fa che rendere ancora più ricca l'esperienza di gioco. Vario e divertente il commento di Pierluigi Pardo, mentre Stefano Nava - sebbene migliorato dalla precedente esperienza - deve ancora trovare un certo ritmo per rende il tutto ancora più credibile.