Fifa 19
La stagione calcistica è ormai nel pieno delle sue funzioni. Le prime giornate, come da tradizione post mondiale, ci hanno già regalato diverse sorprese, mentre la Juve sembra macinare già punti su punti… con un Cristiano Ronaldo in più.
Ma è l’esordio delle italiane nelle prima giornata di Champions League a tenere banco, con una pazza vittoria dell’inter, negli ultimi 7 minuti di partita, e uno stretto pareggio del Napoli a Belgrado. Champions, che è anche uno degli elementi che contraddistinguono un altro dei momenti chiave di inizio stagione: l’arrivo del nuovo FIFA.
THE CHAMPIONSSSSSS!!!
L’arrivo di Champions ed Europa League, regalano - di fatto - alla serie calcistica di EA un’altra licenza di cui potersi vantare. Licenza che ovviamente è stata sfruttata a puntino dagli sviluppatori per offrire, in termini visivi e di atmosfera, uno spettacolo davvero incredibile e appagante; e si, anche in versione digitale, la musichetta della Champions mette i brividi.
Grafiche, entrate personalizzate, palloni e squadre ufficiali della competizione (che rimane comunque sempre personalizzabile) sono gli elementi cardine di questa esperienza, che viene ulteriormente arricchita da un Frostbite sempre più raffinato e credibile.
La Champions non è ovviamente l’unica grande novità di questo capitolo. Sbirciando il rinfrescato (in termini estetici) menù principale, ritroveremo infatti tutte quelle modalità che negli ultimi anni hanno contraddistinto la serie, ma è proprio all’interno di alcune di essere che possiamo notare interessanti novità, a partire dalla più semplice e banale di tutte: il calcio di inizio.
Qui avremo infatti la possibilità di creare un vero e proprio profilo che potremo importante ovunque quando andiamo a giocare a casa di amici; questo profilo terrà traccia di tutte le nostre statiche e ci darà un quadro generale su qualità e stile di gioco dell’avversario.
Inoltre, al classico daily match con le nostre squadre preferite, potremo aggiungere varianti con regole particolari come: perdere un giocatore ad ogni gol effettuato, gol che valgono di più se segnati da fuori area o partite senza regole in pieno stile calcio fiorentino. Queste sono solo alcune delle varianti proposte, che si sono rivelate piuttosto divertenti da giocare sporadicamente con un amico, per variare un po’ dalla solita partita asettica.
Tra le modalità classiche possiamo ormai annoverare anche Il Viaggio, che questa volta vedrà ben tre protagonisti: Alex Hunter, sua sorella Kim e l’amico Danny Williams. Tre storie che si intrecceranno nuovamente tra di loro, romanzando quella che è la vita di un calciatore fuori e dentro il campo. Alex, in particolare, dopo faville in quel d’America approderà finalmente al Real Madrid. Qui saremo messi nella condizione di scegliere il nostro mentore, un giocatore dello spogliatoio che ci accompagnerà in questo incredibile viaggio nella Liga. Una modalità che sta diventando sempre più ricca e affascinante, e ormai imprescindibile all’interno dell’offerta.
Tra le classiche offerte del pacchetto, altre novità le possiamo trovare nella carriera; qui sono state introdotte le competizioni europeo ma anche le tattiche dinamiche di cui vi parliamo tra pochissimo. Miglioramenti generali nelle trattative - più realistiche - e soprattutto l’introduzione della difficoltà ultimate, precedentemente disponibile solo in FUT. Per quanto riguarda tutte le altre modalità non ci sono grosse novità da segnalare, ad eccezione di qualche nuovo mini gioco che, come sempre, fa capolino in ogni nuovo capitolo della serie. Dell’online, invece, vi parleremo in maniera più corposa tra qualche giorno.
REAZIONE ESPLOSIVA, FORSE TROPPO…
Una marea di opzioni che si tramuteranno in match ricchi di azione e divertimento. Anche perché quest’anno sul campo, delle novità si possono percepire in maniera netta. Tra queste sicuramente “l’Active Touch System” e il “Timed Finishing” sono le più interessanti.
Il primo è modo completamente inedito sia in termini di animazioni che di azioni da compiere manualmente di toccare il primo pallone dopo un passaggi. In base alle skills del giocatore questi tocchi potranno essere più o meno fluidi, e più o meno complessi; inoltre, la nuova gestione della palla a mezz’aria e la possibilità di alzarsela da soli, offre nuovi e divertenti soluzioni offensive che ben si sposano con la possibilità di proteggere la palla con il fisico.
Anche il nuovo sistema di tiro (completamente opzionale) aggiunge profondità e tempismo nel momento della finalizzazione. Se riusciremo a fare il doppio tap del tasto nei tempi corretti avremo maggiore precisione sul tiro, mentre in caso di erorre, la “Ciabattata” sarà davvero da fischi dello stadio. Difficile valutare ora l’impatto sugli equilibri del gameplay, cosa che andrà vista sulla lunga distanza; quello che però possiamo sicuramente affermare è che l’efficacia dei tiri perfetti è sicuramente piuttosto alta in termini di realizzazione, nonostante magari il pressing fisico dei difensori.
Fisico che, sulla carta, dovrebbe recitare un ruolo ancora più importante all’interno di questo episodio, con quelle che sono le 50/50 battle. Un nuovo sistema di animazioni e gestioni della fisica che rendono gli scontri uno contro più vivi e credibili, in cui il peso e la possanza fisica si scontrano con reattività e agilità. Nonostante qualche capitombolo della fisica in alcune partite (che verrà sicuramente sistemato con alcune patch) questa è una delle novità che abbiamo maggiormente apprezzato.
Peccato però che questo gameplay si infrange su alcune scelte abbastanza particolari operate dagli sviluppatori. In primis una velocità del gioco forse esageratamente alta, così alta che spesso e volentieri il gioco a centrocampo è completamente saltato, passando da batti e ribatti di contropiede che alla lunga rendono poco realistica l’evoluzione della partita. Inoltre, l’IA non aiuta di certo, con esterni che sono sempre estremamente propositivi e già dalla nostra trequarti li vediamo lanciati sulla fascia.
La situazione, almeno a livello tattico si può in parte mitigare sfruttando le nuove tattiche dinamiche che, una volta preparate nel pre match e assegnata al classico baricentro della squadra che si muove sul d-pad, possono essere costantemente modificate in corso d’opera, rendendo decisamente più dinamica e adottiva la parte tattica. Ma si tratta esclusivamente di un cerotto, su una questione, quella della velocità di gioco, che onestamente quest’anno non ci ha pienamente convinto.
LUCI A SAN SIRO
Chiudiamo ovviamente parlando in maniera più dettagliata di quel Frostbite già citato in apertura. Sotto l’aspetto puramente visivo c’è davvero poco di cui lamentarsi. Gli stadi, nuovi e vecchi, sono sempre uno spettacolo da vedere, sia per qualità delle texture sia per un’illuminazione che regala davvero parecchie gioie. I giocatori, invece, vivono di luci e ombre. Coloro che sono stati scannerizzati e riprodotti all’interno del gioco sono davvero molto validi e credibili, per tutti gli altri invece non è esattamente così; In alcuni casi il lavoro sulla somiglianza alla controparte reale è piuttosto buona, mentre per altri siamo davvero lontani anni luce dalla realtà. Sicuramente la presenza di tante licenze non aiuta a gestire il tutto al meglio, ma onestamente, dal gioco di calcio più venduto al mondo e con un problema noto da alcuni anni: si poteva fare di più.
Buoni miglioramenti li abbiamo notati nel comparto sonoro, in special modo nella telecronaca del duo Pardo-Nava; una maggiore quantità di dialoghi e soprattutto un Nava decisamente più spigliato rendono il commento decisamente più piacevole, anche se ancora non all'altezza di quello inglese.
UN FUT PER OGNI STAGIONE
Dopo aver passato qualche giorno online, possiamo finalmente raccontarmi anche delle modalità multi giocare. Per quanto riguarda l’online classico nulla è cambiato, ad accompagnare le classiche stagioni e stagioni in co-op, torna la modalità Pro Club e le amichevoli online. Le grandi novità arrivano invece dal FUT. Una piccola rivoluzione che serve a dare nuova linfa vitale ad una modalità tra le più apprezzate di sempre, nonché traino indiscusso delle edizioni di FIFA più recenti. La novità assoluta si chiama Division Rivals, e permetterà al sistema di realizzare un matchmaking più onesto e paritario, provando a mettere (e riuscendoci, da quello che abbiamo visto e provato) giocatori dello stesso livello all’interno della stessa partita.
In base al risultato (sconfitta compresa) andremo a guadagnare dei punti che ci permetteranno di scalare la classifica e passare a categorie più alte. In base alla categoria in cui ci saremo posizionati e ai punti guadagnati, non solo riceveremo dei premi, ma avremo la possibilità di ottenere un token per la la FUT Champions. Un sistema quindi più corretto, che cerca di rendere meno frustrante l’esperienza a coloro che si avvicinano per la prima volta al FUT.
A corredo di questa grande novità troviamo, ancora una volta, le modalità che abbiamo imparato a conoscere nel corso di questi anni: il Draft, la partita singola, i tornei, i trasferimenti attraverso asta di compra vendita e tutte le varianti per giocare in single player.
Difficile dire, almeno al momento, se ancora una volta tutto sarà basato su giocatori piuttosto rapidi e con skill basate sulla corsa, ma le sensazioni che abbiamo avuto è che non sia variato molto il feeling dallo scorso anno.
Per quanto riguarda invece la parte più tecnica nulla da dire. I server hanno iniziato a popolarsi ma tutto regge in maniera perfetta; nessun problema di lag, instabilità di connessione o altro. Tutto funziona davvero alla grande.