Fifa 2000 GBC
di
I menù non finiscono qui: prima del calcio d'inizio fa la sua comparsa anche la parte manageriale, che riguarda la disposizione in campo dei vostri giocatori. Il "Team Coverage" permette di impostare la zona competente ad ogni reparto, in modo da poter sbilanciare la squadra in avanti o in dietro, aumentare o diminuire le distanze tra il reparto difensivo, centrale e attaccante, stabilire, in definitiva, quali zone del campo coprire con ogni blocco di giocatori. Il "Team Strategy" permette di impostare una strategia "generale", in modo dare una linea guida al vostro tessuto di gioco: perciò potrete scegliere tra 5 alternative, oltre a quella automatica gestita dalla CPU; long ball, attack, all attack, defense e all defense sono le possibilità selezionabili, da attribuirsi rigorosamente prima della partita vera e propria. Gli effetti sono facilmente immaginabili. L'ultima cura da allenatore consiste nell'agognata formazione, con i vari moduli 3-5-2, il classico, o lo zaccheroniano 3-4-3, fino ad arrivare agli insegnamenti di Mister Zeman e del suo 4-3-3. Lanciata la monetina, finalmente si va in campo
L'inquadratura dei giocatori consiste in una visuale a tre quarti, a metà quindi tra quella isometrica e quella a volo d'uccello. Gli sprite dei giocatori sono discretamente disegnati, soprattutto alla luce delle ridotte dimensioni del monitor del piccolo Nintendo che, per i giochi di calcio in particolare, costituisce un limite non indifferente; tuttavia siamo lontani dallo stato dell'arte. Certo é che le animazioni dei piccoli ominidi convincono e appaiono buone, al contrario del pallone, le cui dimensioni sono tanto piccole da risultare imbarazzanti. Di più: a volte addirittura si rischia di perdere d'occhio il rotondo oggetto, e la vista viene a sforzarsi oltremodo, con il risultato che una piacevole partita a pallone diventa una tortura per tutto l'apparato visivo. Rallentamenti occasionali condiscono il tutto, e smorzano i toni di un gioco che di per sé é tutt'altro che frenetico. Le azioni si susseguono rallentate da un comparto grafico che non scorre come dovrebbe, accusando una lentezza dei movimenti dei giocatori che si esalta, inspiegabilmente, quando gli stessi muovo diagonalmente, riducendo in maniera del tutto arbitraria la velocità della loro corsa. Nel complesso quindi, il lavoro grafico é del tutto mediocre, così come quello sonoro che non mostra, in nessuna occasione, piccoli tocchi di classe né particolari degni di nota. Gracchianti rumori lasciano solo immaginare quello che dovrebbe essere il "suono" di un pallone calciato
L'inquadratura dei giocatori consiste in una visuale a tre quarti, a metà quindi tra quella isometrica e quella a volo d'uccello. Gli sprite dei giocatori sono discretamente disegnati, soprattutto alla luce delle ridotte dimensioni del monitor del piccolo Nintendo che, per i giochi di calcio in particolare, costituisce un limite non indifferente; tuttavia siamo lontani dallo stato dell'arte. Certo é che le animazioni dei piccoli ominidi convincono e appaiono buone, al contrario del pallone, le cui dimensioni sono tanto piccole da risultare imbarazzanti. Di più: a volte addirittura si rischia di perdere d'occhio il rotondo oggetto, e la vista viene a sforzarsi oltremodo, con il risultato che una piacevole partita a pallone diventa una tortura per tutto l'apparato visivo. Rallentamenti occasionali condiscono il tutto, e smorzano i toni di un gioco che di per sé é tutt'altro che frenetico. Le azioni si susseguono rallentate da un comparto grafico che non scorre come dovrebbe, accusando una lentezza dei movimenti dei giocatori che si esalta, inspiegabilmente, quando gli stessi muovo diagonalmente, riducendo in maniera del tutto arbitraria la velocità della loro corsa. Nel complesso quindi, il lavoro grafico é del tutto mediocre, così come quello sonoro che non mostra, in nessuna occasione, piccoli tocchi di classe né particolari degni di nota. Gracchianti rumori lasciano solo immaginare quello che dovrebbe essere il "suono" di un pallone calciato