Fifa 2000 GBC

di Redazione Gamesurf
Malgrado le buone intenzioni, visibili per lo più nell'ambiente delle opzioni, é triste dover stroncare Fifa 2000 anche sotto il piano del gameplay puro, realizzazione tecnica a parte. I due pulsanti del pad Game Boy sono un limite a cui é intrinsecamente difficile ovviare, ma alcune buone idee sembrano dire il contrario. Ad un tasto é assegnato il tiro, l'altro invece é deputato al passaggio. Lo stesso tasto poi, ripetutamente premuto, allunga la palla davanti al giocatore permettendo di correre più velocemente, contemporaneamente però il controllo di palla va perdendosi in termini di precisione, creando una situazione molto realistica. La combinazione di due pulsanti principali permette poi palle smorzate o triangoli, rendendo nel complesso più che accettabile il parco mosse disponibile. Le buone idee non sono però supportate da una degna programmazione, e il campo si trasforma in realtà in un disordinato cumulo di giocatori che vagano per il campo senza una meta apparente, e la costruzione di degne azioni negli ultimi trenta metri é impresa del tutto improbabile. La situazione migliora, paradossalmente, nella modalità che doveva essere meramente accessoria, la "indoor". In questa situazione i soli dieci giocatori in campo (cinque per parte) rendono la visuale molto più ordinata e giocabile, ma alla lunga si rende noiosa per l'eccessiva ripetitività

Benché i limiti del GBC siano oggettivi, certamente le buone idee escogitate avrebbero meritato sorte migliore, soprattutto per l'incisività pressoché nulla dei cambiamenti attuati in sede manageriale: cambi di formazione, di tattica o di strategia non ricoprono il giusto peso all'interno dell'economia della squadra, rendendo Fifa 2000 un gioco mediocre e noioso. Nulla più.