FIFA 2001

di Redazione Gamesurf
Fortunatamente si tratta di aspetti a cui é possibile mettere perlomeno una piccola pezza avventurandosi nelle opzioni di gestione della squadra: in primis é consigliabile dare un'occhiata alla disposizione in campo dei giocatori (assicuratevi che tutti gli atelti siano deputati alle loro reali funzioni, ergo togliete Ferrare quale prima punta avanzata davanti a Del Piero), il secondo passo é chiudere un po' la difesa, allargando gli esterni e cercando di arretrare i centrali, pena l'incursione "nemica" a frotte nel giro di una manciata di secondi

Dopo tali accorgimenti giocare a FIFA 2001 diventa molto più godibile e divertente. Nonostante quanto detto sopra, l'intelligenza artificiale appare comunque decisamente migliore di quanto visto in Fifa 2000 e sembra che finalmente siano finiti i tempi in cui bastava girovagare un po' per il campo e lasciar partire una smandruppata sotto il sette per andare in gol. D'altronde permane il problema (a cui si era quasi posto rimedio in FIFA Soccer World Championship) del dribbling. Riuscire a oltrepassare un avversario é questione da Mago Merlino del pallone, vuol dire quindi lavorare con il tasto shift, quello per i movimenti particolari à la Pelé+Maradona+Ronaldo
La novità sicuramente meno attesa e più importante dell'intero gioco é però la presenza, finalmente, di una barra per caricare il tiro. Si tratta, senza facili entusiasmi, di una svolta epocale per l'intera serie. Risolve immediatamente un grosso problema del gioco e pone le basi per un futuro ottimo sviluppo (perché allo stato attuale, in FIFA 2001 il progetto é appena accennato...). Il problema risolto in questa sede é la sensazione di fisicità della palla e dei "calcioni" tirati dagli atelti. Quante volte, in passato, tirare una gran botta dava la stessa sensazione di un passaggio di piatto? I giocatori sfioravano senza sforzi la palla che volava a velocità ipersoniche per chissàdove. Oggi, finalmente, la situazione é diversa: il giocatore effettivamente sembra imprimere più o meno forza fisica al pallone, ricordando almeno in questo il capolavoro Konami (Winning Eleven Challenge to Medal U-23). Purtroppo la gestione di questa particolarità non é implementata nel migliore dei modi: spesso i tiri più potenti si autoridigono verso il centro della porta, così come é facile che i difensori riescano spesso a recuperarci nel momento in cui si sta correndo per caricare il colpo: in questo va ancora affinata la risposta dei comandi. A questo proposito segnaliamo un arbitro non proprio preparatissimo: fischia poco, quando fischia rischia di espellere per un nonnulla