Fifa 23, la recensione: evoluzione, non perfezione
Lo scorso anno, complice l'incredibile autogol della concorrenza, FIFA si è seduto per l'ennesima volta sul trono dei simulatori calcistici, ma ci aveva lasciato con il buon proposito di migliorare praticamente ogni elemento in previsione dell'episodio 2023. D'altro canto non bisogna dimenticare l'importanza dell'attuale episodio: dal 2024 i diritti FIFA non saranno più in mano di Electronic Arts e la società statunitense ha tutto l'interesse per chiudere il ciclo al meglio, mostrando i muscoli per prepararsi il terreno in vista di un futuro dove il marchio, volenti o nolenti, cambierà. Inoltre siamo davanti a una stagione a dir poco iconica: in inverno ci attende il mondiale maschile (senza gli azzurri, ahimè) mentre in estate ci sarà quello femminile, in cui speriamo di mostrare i passi avanti fatti dal movimento. Insomma, una somma di eventi che rendono questo episodio più che mai interessante. Come avete potuto vedere nel percorso che abbiamo dedicato allo sviluppo del gioco, culminato con la prova della beta ufficiale e con questa recensione, si è notato sin da subito che la carne messa al fuoco è stata davvero tanta, motivo per cui eravamo estremamente curiosi di vedere il risultato finale. Eccoci qui, pronti a indossare i nostri scarpini virtuali preferiti per scendere in campo e scoprire tutto quello che ci attende in campo e abbiamo deciso di testare FIFA 23 su PlayStation 5.
Possiamo già confermare una delle notizie più gradite dai gamer di tutto il mondo: FIFA 23 supporta il cross play, ovviamente tra edizioni della stessa generazione. Per intenderci, utenti di PlayStation 5, PC e Xbox Series X/S potranno giocare tra loro senza alcuna limitazione, mentre chi ha una PlayStation 4 sfiderà avversari su Xbox One. Gli unici rimasti “soli” sono i gamer su Nintendo Switch, ma l’architettura della console giapponese era ovviamente un ostacolo troppo grosso per riuscire a fare altrimenti. Il primo impatto con il gioco è in bilico tra l’entusiasmante e l’estraniante (in senso buono, sia chiaro): fermo restando la possibilità di dedicarsi a tutorial assortiti, si viene immediatamente circondati da una enorme quantità di modalità, come da tradizione, con il giocatore che capisce in fretta che difficilmente avrà abbastanza tempo per riuscire a sviscerarle tutte come si deve.
Oltre ad amichevoli e campionati il pezzo forte è Ultimate Team, quantomeno a vedere l’enorme numero di utenti che ormai possiamo definire suoi fedelissimi, ma non manca la carriera (da giocatore o da manager), le stagioni da giocare con una squadra predefinita, il calcio da strada della modalità Volta e il Pro Club, dove ogni giocatore in campo è gestito da un singolo utente. Proprio queste ultime due, da quest’anno, vivono in simbiosi, con il nostro avatar che andrà ad affrontare entrambe le carriere in parallelo. Inutile dire che potrete saltare da una sezione all’altra senza alcun problema, ma chi vorrà vivere FIFA 23 da vero “pro”, dovrà giocoforza dedicarsi principalmente a una sola di queste, utilizzando le altre modalità come stacco o svago.
Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti e EA ha lavorato per rendere ancora migliore ogni elemento. Se questo non dovesse bastarvi (ma ne dubitiamo fortemente) ricordate che a ridosso dei mondiali di calcio maschili e femminili di cui parlavamo poco sopra, verranno rilasciati due DLC gratuiti che vi porteranno direttamente nell’atmosfera della coppa del mondo. Inoltre si amplia l’offerta di campionati e team, sia maschili che femminili, tanto che FIFA 23 può vantarsi senza timore di essere smentito, di essere il FIFA più grande di sempre. I tifosi italiani saranno ben felici di sapere che torna ad avere un trattamento totalmente ufficiale la Juventus e che compare con il proprio marchio anche la Serie B. Si allarga anche la presenza femminile, con l’inserimento di alcuni campionati e nuove nazionali. Purtroppo per noi, manca sia la Serie A femminile che la nazionale italiana, ma siamo sicuri che il DLC del mondiale sarà l’occasione perfetta per recuperare il team delle calciatrici azzurre. Insomma, fidatevi: è praticamente impossibile trovare un titolo calcistico (oserei dire “sportivo”) con una così grande varietà di contenuti, senza contare i nuovi stadi, i nuovi allenamenti, le modalità arcade e via discorrendo. FIFA 23 ha talmente tanti argomenti da tirare fuori che sarebbe da portare avanti per ben più di una singola stagione. Brava EA, l’impegno è tanto, c’è e si vede!
Cosa è cambiato durante il calciomercato?
Ricapitolando: se volete sfidare utenti di tutto il mondo con un team ufficiale, dedicatevi alle Stagioni. Se sognate mostrare le vostre capacità di manager o calciatore c’è la Carriera, senza contare Volta e il suo street football legato al Pro Club, con le sue meccaniche capaci di esaltare la squadra che saprà realmente mostrare affiatamento e capacità di interpretare a dovere uno specifico ruolo. FUT, poi, è il culmine di FIFA 23, con il suo sistema di “figurine” e pacchetti da aprire che lo rendono sempre più intrigante, con un mercato di compravendite capace di far impallidire tanti altri titoli in multiplayer. Per quanto riguarda quest'ultima modalità, segnaliamo che EA sembra aver lavorato per un bilanciamento votato a dare a tutti la possibilità di crearsi sin da subito una squadra con calciatori di qualità oro, ma con maggiori difficoltà nel trovare il campione assoluto capace di risolvere da solo le partite. Non manca qualche atleta “buggato” dalla resa sopra la media, ma siamo assolutamente sicuri che le future patch mitigheranno questi problemi. A tutto questo aggiungete una enorme attenzione a tutti i campionati presenti nel gioco e alle loro controparti reali, con continui aggiornamenti che riportano in game le rose ufficiali con relativi dati di rendimento e forma, così da dare sempre lo specchio della realtà mentre giocherete a Stagioni o nel creare nuove carte per la vostra collezione di FUT. Signori miei, quanta abbondanza!
Ma tutta questa abbondanza ha un gameplay capace di sostenerla, una volta scesi in campo? Il lavoro svolto ha sicuramente portato dei miglioramenti, ma non quanto ci si poteva aspettare dagli annunci dedicati al motore HyperMotion 2, un sistema creato andando a effettuare motion capture non solo sui singoli giocatori, ma su intere squadre, così da avere una precisa trasposizione dei movimenti dei 22 giocatori in campo in relazione a tutti gli altri protagonisti, ricerca eseguita sia per i team maschili che per quelli femminili. I miglioramenti ci sono, ma qualche movimento continua a risultare un po’ troppo artefatto, soprattutto per quanto riguarda i dribbling di precisione (cosa che noterete facilmente dagli esercizi nella modalità carriera) e per alcune movenze dei portieri. Insomma permane un certo livello di irrealtà, per quanto i contrasti siano adesso più fisici.
Purtroppo il peso specifico del pallone è ancora molto leggero, andando ad avere reazioni un po’ esagerate rispetto alle sollecitazioni ricevute. Interessante il nuovo sistema relativo alla corsa, dove ogni calciatore ha diversi parametri dedicati allo scatto, alla velocità pura e alla capacità di mantenerla sulla lunga distanza: il tutto dona nuova interesse alle sfide per scappare dall’avversario o raggiungere l’attaccante in fuga solitaria. Purtroppo continua ad avere un grande impatto sul gameplay il sistema di trick, dove finte e giochi di prestigio danno un importante vantaggio. Trovarsi davanti a un giocatore con in campo qualche asso e capace di sfruttarne le qualità da giocoliere è un problema anche per migliori difensori, e sebbene la nuova modalità di difesa che potrete utilizzare con la combinazione di dorsali e contrasti, ci dia un’arma in più, si rimane sin troppo spesso in balia dell’attacco avversario.
Altro elemento che è parso altalenante è legato alla stabilità dei server. I primi giorni la resa è stata pessima, ma EA è immediatamente corsa ai ripari migliorando di molto la situazione su FUT e Stagioni. Ancora oggi, però, rimane un problema con Volta, dove le partite in cui abbiamo concluso con una disconnessione hanno di gran lunga superato quelle terminate normalmente. Un vero peccato, vista l’enorme personalizzazione visiva e tecnica che è possibile dedicare al proprio avatar: speriamo in un pronto miglioramento, perché la frenesia e lo stile di Volta ci sono piaciuti molto più che in passato. Invece è veramente difficile trovare dei difetti dal punto di vista tecnico a FIFA 23, con EA che ha lavorato alacremente per rendere sempre più coinvolgente tutto quello che c’è dentro e fuori la partita, tra stadi, tifosi, cori, sponsor, kit ufficiali e via dicendo, in una resa che farebbe la gioia di qualsiasi calciofilo. La grafica è di gran qualità, soprattutto considerando quanti atleti sono stati ricostruiti nelle proprie fattezze e movenze, con il manto erboso capace di restituire a video i segni delle scivolate più profonde.
Ottima la colonna sonora e sempre puntuale la telecronaca del duo Pardo Adani, tornato in grande spolvero dopo il precedente episodio, a completare un quadro fatto di tantissimi elementi e rifiniture che sapranno conquistarvi. Giocando a FIFA 23 troverete decine e decine di elementi capaci di incorniciare un titolo colmo di pregi, ma con ancora alcuni difetti legati principalmente al gameplay. Ad ogni modo FIFA 23 si prende nuovamente lo scettro di miglior gioco di calcio del mercato, e questa volta a prevalere sono i suoi meriti e non i demeriti della concorrenza. Avremmo gradito qualche finezza in più, ma il risultato è comunque notevole, unito a una quantità di contenuti da far impallidire qualsiasi avversario.