FIFA Football 2002

di Redazione Gamesurf
Il 2002 passerà alla storia videoludica anche per l'essere "l'anno dei portieri": dopo le mezze tacche presentate in Winning Eleven 5, anche FIFA Football 2002 cade in errore per quel che riguarda gli estremi difensori. Il "guardia di porta" nella produzione EA, difatti, riesce praticamente a non uscire mai dai pali, neanche in situazione uno contro uno con un attaccante lanciato a tutta velocità. Se pensate che ciò favorisca la punta, dovrete ricredervi. Fermo piantate tra i due pali, il portiere sembra avere con sé una sorta di calamita che richiama i tiri dell'attaccante. Insomma, é estremamente difficile riuscire a trovarsi di fronte al portere per poi trafiggerlo con un preciso colpo di piatto a fil di palo (situazione che avveniva invece nelle precedenti edizioni del gioco)

Piuttosto strambe anche le formazioni delle squadre e la loro disposizione in campo. Per comodità faremo l'esempio della Juventus, team non propriamente di secondo piano in ambito europeo e mondiale. La squadra bianconera, se non si agisce sull'apposita opzione relativa alla formazione, arriva in campo con un bel tridente d'attacco (Kovacevic, Del Piero, Trezeguet) che all'atto pratico finisce sempre per sostare a centrocampo. In attacco impazza invece quel furetto nero di Davids, con occasionali sortite di Montero e introduzioni pericolose di Conte e/o Tudor. Nedved rimane perennemente in prossimità di Buffon, Del Piero e Trezeguet svolgono i ruoli di regia e gestione del centrocampo solitamente addebitati al "maestrino" Tacchinardi. Interessante notare come l'olandese Davids sia praticamente dappertutto: salva la situazione sulla linea di porta, riparte, lancia i compagni e si fa trovare in mezzo all'area dove, con un "ovvio" colpo di testa in tuffo, insacca. E se poi c'é un rigore da battere, ecco che arriva lui, il rigorista bianconero per eccellenza: Thuram! Moan... Il problema é che l'opzione per la gestione della squadra non permette (a gioco fermo) di vedere dove sono situati i vari giocatori effettivamente su campo, potendo agire solamente su di una lista con strane e a tratti incomprensibili sigle che segnalano il ruolo dell'atleta