Fedele all'appuntamento con un'importante manifestazione calcistica (cosa più importante dei mondiali?) la serie Fifa di EA ritorna ad occupare tutte le piattaforme videoludiche. Vediamo insieme cosa offre questo nuovo episodio. Al di là dell'ovvia licenza ufficiale (per cui sono presenti le 32 squadre con relativi giocatori ciascuno identificato dal vero nome e da una serie di parametri), Fifa consente di giocare su PS2 i mondiali in Giappone e Corea con una squadra di propria scelta.
All'inizio la competizione divide i team in 8 gruppi ciascuno di 4 squadre che si scontrano tra di loro. Le prime 2 squadre di ogni girone passano alla fase finale con scontri ad eliminazione diretta che porteranno via via alla definizione dei campioni. In base alla propria abilità il livello di difficoltà può essere settato a diverse gradazioni, da dilettante a professionista.
Il primo incontro con Fifa WC 2002 mette di fronte alla schermata in cui si può vedere il prossimo scontro in programma, continuare una competizione precedentemente salvata, vederne le statistiche, modificare i settaggi di gioco, salvare e mettere le mani sulla propria squadra intervenendo su formazione tipo tattica, disposizione in campo e così via.
Le opzioni più generali consentono invece di selezionare stadio, visuale, regolare l'audio e i controlli nonché sistemare zoom e altezza della telecamera. Sotto l'aspetto delle modalità di gioco si nota una certa scarsezza però: solo partita singola e Coppa del mondo. Un po' pochino per garantire una longevità adeguata.
Fin qui nulla di nuovo o particolarmente sorprendente. In realtà la serie di Fifa si è sempre distinta per la ricerca della spettacolarità piuttosto che il terreno della simulazione, appannaggio di altri titoli (quelli della Konami). Anche in questo caso il lavoro svolto va in questo senso. Passaggio, tiro e realizzazione dei goal sono molto più semplici che nella serie di ISS, favorendo un gioco più intuitivo e di più rapido apprendimento.
In più questo Fifa introduce la novità delle stelle: particolari giocatori presenti in ogni squadra identici alle loro controparti del mondo reale non solo nell'aspetto ma anche nelle eccezionali capacità. L'idea è quella di introdurre una sorta di guida in ogni team, un giocatore jolly in grado di realizzare fantastiche mosse nel campo di sua competenza. A tal scopo ognuno di questi giocatori è immediatamente riconoscibile per via di una stellina posta sulla testa.
Dal punto di vista del controllo, come si diceva, Fifa fa della facilità il suo punto di forza. Ci vuole un attimo per impugnare il joypad e incominciare a giocare, fare passaggi, tirare, fare tackles. A tal proposito una sbarra che misura la potenza aiuta a indirizzare correttamente il passaggio o il tiro e questa sbarra. L'intenzione è quella di eliminare quella automatica facilità di passaggio che tanto toglieva alla soddisfazione di azzeccare una giocata e non si può dire che lo scopo non venga raggiunto. Al contrario, finché non si acquista un minimo di abilità nel passare la palla ad un compagno, si conclude invece con un passaggio ad un avversario.
Fifa World Cup 2002 è l'ennesimo capitolo di una serie che dà la sensazione di essere, uscita dopo uscita, solo un susseguirsi di data disk. Questa volta ci si sforza di rendere tutto più appetibile sterzando di netto sul piano dello spettacolo e bisogna dire che l'intento viene raggiunto. Consigliato a chi ama questa serie ma non per chi vuole più "controllo" sul gioco.
