Fight Night 2004
di
Giuseppe 'Sovrano' Schirru
La boxe secondo EA passa attraverso i contorsionismi dei pollici incollati agli stick analogici, in un tripudio di mezzelune da far invidia a Street Fighter. Il Total Punch Control - nome della piccola rivoluzione copernicana adottata dalla software house - vede alla levetta analogica destra demandato il compito di sferrare cazzotti. Invero originale, invero di difficile decifrazione, almeno nelle prime partite. Lasciatisi andare alla pressione casuale di tutti i tasti del pad, appare poi logica conseguenza cercare di adottare una tecnica quanto mai sensata, scoprendo così che per la totale padronanza del sistema di controllo i pulsanti dedicati crescono a dismisura.
La prosodia degli incontri, segue alcune leggi a cui il giocatore deve sottostare per la buona riuscita del match: buon gioco di gambe, qualche finta, grandissimo tempismo e un senso della posizione da far invidia a Baresi. Queste doti, necessarie per non piazzarsi secondi, arrivano dopo uno studio approfondito delle possibilità offerte al giocatore in termini di "mosse". Sferrare dritti di sinistro o di destro, jab, ganci, montanti o cazzotti da discoteca (tramite il TPC, levetta destra) risulta non di meno importante di saper schivare i colpi avversari, con l'ausilio della levetta sinistra e della pressione del medesimo grilletto. Senza ancora citare il blocco (levetta analogica destra), l'insulto (tasto x) o i colpi distintivi o irregolari, appare già chiaro come sia doveroso un gioco di dita non indifferente, con evoluzioni delle levette e virtuosismi vari, effettuati a velocità folli.
Tralasciando diagonali, mezze lune in senso orario e in senso antiorario, al giocatore è richiesta una tempistica striminzita per evitare di incassare pugni dall'avversario, e rispondere sfruttando l'occasione propizia. Solo dopo aver imparato a padroneggiare a dovere il sistema di controllo (la lerning curve non è comunque ripida) si può constatare la profondità degli incontri che Fight Night propone, facendo sciogliere l'utilità della pressione casuale dei tasti come neve al sole, e richiedendo notevole cura e strategia ogni qual volta saliti sul ring. Da qua, complice anche una caratterizzazione verosimile dei lottatori introdotti, nascono diversi stili di pugilato, o quantomeno, i giocatori in base alle proprie qualità si comportano differentemente, disdegnando troppo difensivismo o giocando dalla media-lunga distanza.
Fight Night 2004
7.5
Voto
Redazione
Fight Night 2004
La piccola rivoluzione copernicana nel sistema di controllo adoprata da EA, in grado di dare una ventata d'aria fresca al panorama pugilistico su console, garantisce alcune doti fondamentali che rendono grande Fight Night 2004: tattica, tecnica e tempismo. Senza disdegnare il divertimento, scaturito da un impianto di gioco tanto originale quanto ben collaudato.