Fight Night 2004
di
Giuseppe 'Sovrano' Schirru
L'attenzione da riporre in ogni scontro è notevole: anche un solo cazzotto, se portato al volto con micidiale potenza, può azzerarci l'energia e mandarci inevitabilmente al tappeto. Niente angioletti che suonano la lira, bensì l'immagine dell'arbitro che comincerà l'inevitabile countdown. Per riprenderci, dovremo allineare le tre immagini dell'arbitro sovrapposte grazie alle due levette analogiche, per poi rialzarci e tentare di rendere il favore all'avversario. Fin qua, le novità. Non che il resto sia immeritevole di menzione, ma comunque è il classico marasma di roba che siamo soliti catalogare in tutti i titoli EA: spettacolo, licenze e una colonna sonora famosa. La carriera, modalità portante del gioco, segue la solita solfa del creare il nostro pugile (a nostra immagine o somiglianza, ma anche a quella di vostro zio se vi pare) per farlo combattere in borghi malfamati fino a raggiungere i ring più prestigiosi del globo. Qualche novità riguarda i pugili inseriti, tra cui si annoverano non solo le "glorie" attuali ma anche quelle passate, in un contesto di incoerenza comunque ben accetto per accontentare tutti i palati. Sfidare Muhammed Alì ha sempre il suo fascino, questo è insindacabile: veloce come una farfalla, pungente come un'ape.
Graficamente siamo su buoni livelli: i modelli poligonali dei lottatori sono convincenti, il morphing facciale non risparmia tagli, contusioni, ematomi, lividi, ecchimosi e chi più ne ha più ne metta e le animazioni riescono a fare la parte del leone. In particolar modo, i vari arti del corpo non sembrano slegati, consentendo movimenti aggraziati e verosimili, gradevoli all'occhio. Qualche riserva circa i fondali, a volte non esemplari, o su qualche caduta teatrale del nostro pugile, ma si tratterebbe di andare a cercare il pelo nell'uovo. Il reparto audio, vanta effetti sonori più che dignitosi, nonché un parlato del presentatore dell'incontro particolarmente convincente. La colonna sonora vanta brani di artisti famosi (Puff Daddy, Cee-Lo, Lil Scrappy), ma il genere non pare dei più appropriati. Fortuna vuole che la EA abbia affiancato alla carica spettacolare che è solita imprimere in ogni suo prodotto, un impianto di gioco profondo che restituisce a Gamesurf l'appagamento per la fatica e la dedizione dimostrate nell'imparare a padroneggiare con dignità il sistema di controllo. Ma la nostra meditazione maliziosa, purtroppo, non ci evita di pensare all'assenza di un rivale in questa categoria videoludica.
Fight Night 2004
7.5
Voto
Redazione
Fight Night 2004
La piccola rivoluzione copernicana nel sistema di controllo adoprata da EA, in grado di dare una ventata d'aria fresca al panorama pugilistico su console, garantisce alcune doti fondamentali che rendono grande Fight Night 2004: tattica, tecnica e tempismo. Senza disdegnare il divertimento, scaturito da un impianto di gioco tanto originale quanto ben collaudato.