Fight Night Champion
di
Fight Night diventa Champion
E' un dato di fatto, purtroppo. La boxe mondiale perde fascino ogni giorno di più e la cronica mancanza di personaggi di rilievo in grado di affascinare soprattutto il pubblico più giovane sembra segnare una strada senza ritorno per la "noble art". Se si escludono pochissime eccezioni come il fenomeno filippino Pacquaio, diviso tra la boxe e la politica, quelli che vediamo salire sul ring sono solo pallide figure rispetto ai vari Mohammed Ali, Mike Tyson o Roberto Duran, capaciti di infiammare i cuori della gente a qualsiasi latitudine durante i migliori anni delle loro ormai tramontate carriere.
In maniera diametralmente opposta corre invece la strada del pugilato nel mondo dei videogame, dove Electronic Arts continua a portare avanti Fight Night, la sua saga dedicata agli eroi in guantoni e paradenti. Nata dalle ceneri di Knockout Kings e reduce da due ottimi capitoli in alta definizione, arriva oggi al suo nuovo corso, in cui EA ha deciso di inserire novità in grado di tenere alta l'attenzione e rendere il prodotto sempre più fruibile a appassionante, magari non solo per gli amanti di questa bellissima disciplina.
Ecco dunque arrivare Fight Night Champion, evoluzione del brand che non vuole semplicemente migliorare quanto fatto sino a ieri, ma cerca nuove strade da battere in nome del divertimento. Naturalmente la principale innovazione riguarda il Champion Mode che, guarda caso, va ad accompagnare il titolo stesso del gioco. Se non vi basteranno dunque i classici combattimenti o la possibilità di creare un pugile tutto vostro e lanciarlo alla scalata verso la corona mondiale, potrete vivere la storia di Andre Bishop, protagonista di vicende che non vi faranno rimpiangere i migliori titoli visti al cinema basati su questo sport.
In puro stile romanzato, il nostro Bishop vivrà quella che potremmo definire un'altalena di situazioni, passando per il luccicante successo pugilistico per poi cadere nell'oblio del carcere e, una volta uscito da questo purgatorio, tentare una difficile risalita verso l'olimpo sportivo. A noi, naturalmente, il compito di combattere in sua vece, sfruttandone le ottime qualità fisiche per aver ragione degli avversari e delle brutture di un mondo non sempre pulito. Così saremo messi difronte ad una sequela di incontri in cui non mancheranno le sorprese e, per vincere, potremmo doverci adeguare a compiere particolari azioni che dovranno seguire il copione studiato in cabina di regia. Troveremo condizioni particolari come combattimenti da dilettanti (caschetto e canottiera) o a mani nude, per arrivare a situazioni più complicate, tra cui non mancheranno infortuni o giudici poco propensi allo svolgimento regolare del match.
Tra gioco e film
Chiarissimo l'intendo di Electronic Arts di rendere il tutto il più spettacolare possibile, con diversi colpi di scena e qualche cliché già visto al cinema, formando una struttura che, all'atto dei fatti, riesce a tenere il giocatore incollato alla sedia con la continua voglia di voler vedere un nuovo capitolo di questa “miniserie”. Certo, forse alcuni elementi sono stati sottostimati, vedi allenamenti e un minimo di vita al di fuori del ring dei nostri protagonisti, ma i mezzi messi in campo sono di tutto rispetto, compresi alcuni volti noti del mondo della televisione, come Eliza Dushku (Buffy l'Ammazza Vampiri e True Calling), utilizzati per dare maggior presenza scenica ai personaggi che vedremo muoversi in questa vicenda. Non sarà una rivoluzione per il genere, visto che una simile scelta era già stata fatta da Don King Presents: Prizefighter di 2K Sports, ma la variazione sul tema é avvincente e piacevole, donando al giocatore dalle cinque alle sette ore di intrattenimento in più rispetto alla classica offerta di Fight Night.
Non mancano comunque i combattimenti veloci “1 contro 1” e la carriera, qui chiamata Legacy Mode, dove un pugile creato da zero, su base fantasiosa o reale, si metterà alla ricerca di un posto al sole tra i fenomeni del pugilato. L'editor a riguardo é ancora una volta migliorato, mettendoci nella situazione di poter ricreare o modificare qualsiasi tratto somatico, sfruttando magari l'utilizzo della Xbox Live Vision, ancora più precisa che in passato nel portare a schermo le nostre sembianze. Niente concessioni a trame varie, ma focus su combattimenti e allenamenti, dove dovremo investire i soldi guadagnati per accaparrarci i servigi delle palestre migliori, in modo da rendere fruttuoso il tempo impiegati nei minigiochi al sacco e altri attrezzi. Attenzione però alla resistenza: allenarsi senza un minimo di riposo vi porterà a combattere totalmente spompati per quello
a che sarà, quasi sicuramente, una cocente sconfitta. Per rilassarvi un po', tra un pugno in faccia e uno alle costole, vi potrete limitare a cambiare il look del vostro combattente e a leggere qualche e-mail qua e la, ma nulla più.
E' un dato di fatto, purtroppo. La boxe mondiale perde fascino ogni giorno di più e la cronica mancanza di personaggi di rilievo in grado di affascinare soprattutto il pubblico più giovane sembra segnare una strada senza ritorno per la "noble art". Se si escludono pochissime eccezioni come il fenomeno filippino Pacquaio, diviso tra la boxe e la politica, quelli che vediamo salire sul ring sono solo pallide figure rispetto ai vari Mohammed Ali, Mike Tyson o Roberto Duran, capaciti di infiammare i cuori della gente a qualsiasi latitudine durante i migliori anni delle loro ormai tramontate carriere.
In maniera diametralmente opposta corre invece la strada del pugilato nel mondo dei videogame, dove Electronic Arts continua a portare avanti Fight Night, la sua saga dedicata agli eroi in guantoni e paradenti. Nata dalle ceneri di Knockout Kings e reduce da due ottimi capitoli in alta definizione, arriva oggi al suo nuovo corso, in cui EA ha deciso di inserire novità in grado di tenere alta l'attenzione e rendere il prodotto sempre più fruibile a appassionante, magari non solo per gli amanti di questa bellissima disciplina.
Ecco dunque arrivare Fight Night Champion, evoluzione del brand che non vuole semplicemente migliorare quanto fatto sino a ieri, ma cerca nuove strade da battere in nome del divertimento. Naturalmente la principale innovazione riguarda il Champion Mode che, guarda caso, va ad accompagnare il titolo stesso del gioco. Se non vi basteranno dunque i classici combattimenti o la possibilità di creare un pugile tutto vostro e lanciarlo alla scalata verso la corona mondiale, potrete vivere la storia di Andre Bishop, protagonista di vicende che non vi faranno rimpiangere i migliori titoli visti al cinema basati su questo sport.
In puro stile romanzato, il nostro Bishop vivrà quella che potremmo definire un'altalena di situazioni, passando per il luccicante successo pugilistico per poi cadere nell'oblio del carcere e, una volta uscito da questo purgatorio, tentare una difficile risalita verso l'olimpo sportivo. A noi, naturalmente, il compito di combattere in sua vece, sfruttandone le ottime qualità fisiche per aver ragione degli avversari e delle brutture di un mondo non sempre pulito. Così saremo messi difronte ad una sequela di incontri in cui non mancheranno le sorprese e, per vincere, potremmo doverci adeguare a compiere particolari azioni che dovranno seguire il copione studiato in cabina di regia. Troveremo condizioni particolari come combattimenti da dilettanti (caschetto e canottiera) o a mani nude, per arrivare a situazioni più complicate, tra cui non mancheranno infortuni o giudici poco propensi allo svolgimento regolare del match.
Tra gioco e film
Chiarissimo l'intendo di Electronic Arts di rendere il tutto il più spettacolare possibile, con diversi colpi di scena e qualche cliché già visto al cinema, formando una struttura che, all'atto dei fatti, riesce a tenere il giocatore incollato alla sedia con la continua voglia di voler vedere un nuovo capitolo di questa “miniserie”. Certo, forse alcuni elementi sono stati sottostimati, vedi allenamenti e un minimo di vita al di fuori del ring dei nostri protagonisti, ma i mezzi messi in campo sono di tutto rispetto, compresi alcuni volti noti del mondo della televisione, come Eliza Dushku (Buffy l'Ammazza Vampiri e True Calling), utilizzati per dare maggior presenza scenica ai personaggi che vedremo muoversi in questa vicenda. Non sarà una rivoluzione per il genere, visto che una simile scelta era già stata fatta da Don King Presents: Prizefighter di 2K Sports, ma la variazione sul tema é avvincente e piacevole, donando al giocatore dalle cinque alle sette ore di intrattenimento in più rispetto alla classica offerta di Fight Night.
Non mancano comunque i combattimenti veloci “1 contro 1” e la carriera, qui chiamata Legacy Mode, dove un pugile creato da zero, su base fantasiosa o reale, si metterà alla ricerca di un posto al sole tra i fenomeni del pugilato. L'editor a riguardo é ancora una volta migliorato, mettendoci nella situazione di poter ricreare o modificare qualsiasi tratto somatico, sfruttando magari l'utilizzo della Xbox Live Vision, ancora più precisa che in passato nel portare a schermo le nostre sembianze. Niente concessioni a trame varie, ma focus su combattimenti e allenamenti, dove dovremo investire i soldi guadagnati per accaparrarci i servigi delle palestre migliori, in modo da rendere fruttuoso il tempo impiegati nei minigiochi al sacco e altri attrezzi. Attenzione però alla resistenza: allenarsi senza un minimo di riposo vi porterà a combattere totalmente spompati per quello
a che sarà, quasi sicuramente, una cocente sconfitta. Per rilassarvi un po', tra un pugno in faccia e uno alle costole, vi potrete limitare a cambiare il look del vostro combattente e a leggere qualche e-mail qua e la, ma nulla più.