Final Fantasy X-2
di
Antonio '[R-W]' Norfo
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The dreams that have faded...never forget them!
Due anni dopo la fine di quell'incubo chiamato Sin il mondo di Spira sembra aver carpito la sua giusta filosofia di vita: vivere spensieratamente e magari abbandonarsi alla mondanità di tutti giorni.
Due anni sono pochi ma tanto è bastato perché una società un tempo così afflitta da un oligarchico Credo si sia trasformata in tutto e per tutto, dalla sua interiorità alla sua apparenza esteriore. Gli Albhed e i loro macchinari, un tempo considerati eretici, vengono accettati da tutti e sul campo politico si accende un gran dibattito con due filoni di pensiero posti a rivaleggiare fra loro (New Yevon e Youth League, reazionari gli uni e innovatori gli altri). In questo solare e ridente panorama Yuna (ormai deposte le vesti e il passato da Summoner), in compagnia delle sue due amiche Rikku e Paine (l'una vecchia conoscenza, l'altra misteriosa e seriosa new entry), va in giro per il mondo di Spira alla ricerca di quelle sfere che sembrano racchiudere le memorie sopite di un mondo che fu. Proprio in una di quelle sfere (trovata da Kimahri sulle innevate vette del monte Gagazet) è apparsa una figura angosciata che pare appartenere a quella persona la cui assenza rappresenta il più insopportabile fardello per la diciannovenne figlia di Braska (chi ha orecchie per intendere, intenda). Da allora la più grande missione delle nostre eroine è quella di trovare più sfere possibili e con esse tendere la mano e tentare di sfiorare la verità.
Conosciute come Y-R-P il nostro femminile trio fa parte di un famoso gruppo di Shere Hunter (al secolo: i Gullwings) e vi avvertiamo: lavorano solo in tre e svolazzano per i cieli di Spira a bordo dell'appariscente nave Celsius e del suo altrettanto stravagante equipaggio.
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Yu-Ri-Pa: mission start!
Che il gioco sia tutta una sorpresa sembra ormai chiaro da tempo, ma non è sufficiente né il suo essere un seguito diretto (il primo della serie) né il FMV introduttivo che vede sul palco una presunta Yuna intenta a cantare "Real Emotion" con la voce della nota idol nipponica Koda Kumi. E come reagire dinanzi al variopinto e sbarazzino vestiario delle nostre eroine? Medesimo commento si potrebbe fare per quanto riguarda il gruppo nostro antagonista, capitanato da un'imbranata e comica LeBlanc e composto da quest'ultima, Logos ed Ormi. Se inoltre considerate i pirotecnici cambiamenti di vesti che Yuna, Rikku e Paine compiono nel corso dei combattimenti potete avere un piccolo assaggio della vivacità e spensieratezza (e in alcuni casi dell'effetto kitsch) che almeno sulle prime saranno le incontrastate padrone sceniche di Final Fantasy X-2. Inizialmente Yuna sarà una Gunner (ovvero una pistolera), Rikku la classica ladra (con duplice pugnale) e Paine una ragazza densa di mistero ma dall'indubbia padronanza tecnica dell'arte della scherma (Warrior). Estendendo un concept già utilizzato (sempre in diverse modalità) nei passati Final Fantasy III, V e Tactics (e nei più recenti Final Fantasy XI e Tactics Advance) avremmo a nostra disposizione un Job System le cui classi (diciasette) comprenderanno sia i più noti ruoli della serie sia alcune novità (Songstress, Mascot, Lady Luck e le tre esclusive Dresspheres, una per ognuna delle tre fanciulle del party). Equipaggiando alle Garment Grids delle protagoniste le varie Dresspheres (o Looksfere, se proprio preferite la traduzione italiana) sarà possibile effettuare quei cambi di job e abito testè citati con vere e proprie trasformazioni cosmetiche di turno, ma sarà anche possibile stabilire personalmente la propria flessibile via evolutiva scegliendo le abilità da apprendere fra le numerose poste a nostra disposizione. Questo lato non è che una faccia del movimentato Active Time Battle che in questo episodio ritorna insieme ai punti esperienza e, di rimando, insieme ai livelli (banditi invece dalla Sferografia di Final Fantasy X).
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The dreams that have faded...never forget them!
Due anni dopo la fine di quell'incubo chiamato Sin il mondo di Spira sembra aver carpito la sua giusta filosofia di vita: vivere spensieratamente e magari abbandonarsi alla mondanità di tutti giorni.
Due anni sono pochi ma tanto è bastato perché una società un tempo così afflitta da un oligarchico Credo si sia trasformata in tutto e per tutto, dalla sua interiorità alla sua apparenza esteriore. Gli Albhed e i loro macchinari, un tempo considerati eretici, vengono accettati da tutti e sul campo politico si accende un gran dibattito con due filoni di pensiero posti a rivaleggiare fra loro (New Yevon e Youth League, reazionari gli uni e innovatori gli altri). In questo solare e ridente panorama Yuna (ormai deposte le vesti e il passato da Summoner), in compagnia delle sue due amiche Rikku e Paine (l'una vecchia conoscenza, l'altra misteriosa e seriosa new entry), va in giro per il mondo di Spira alla ricerca di quelle sfere che sembrano racchiudere le memorie sopite di un mondo che fu. Proprio in una di quelle sfere (trovata da Kimahri sulle innevate vette del monte Gagazet) è apparsa una figura angosciata che pare appartenere a quella persona la cui assenza rappresenta il più insopportabile fardello per la diciannovenne figlia di Braska (chi ha orecchie per intendere, intenda). Da allora la più grande missione delle nostre eroine è quella di trovare più sfere possibili e con esse tendere la mano e tentare di sfiorare la verità.
Conosciute come Y-R-P il nostro femminile trio fa parte di un famoso gruppo di Shere Hunter (al secolo: i Gullwings) e vi avvertiamo: lavorano solo in tre e svolazzano per i cieli di Spira a bordo dell'appariscente nave Celsius e del suo altrettanto stravagante equipaggio.
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Yu-Ri-Pa: mission start!
Che il gioco sia tutta una sorpresa sembra ormai chiaro da tempo, ma non è sufficiente né il suo essere un seguito diretto (il primo della serie) né il FMV introduttivo che vede sul palco una presunta Yuna intenta a cantare "Real Emotion" con la voce della nota idol nipponica Koda Kumi. E come reagire dinanzi al variopinto e sbarazzino vestiario delle nostre eroine? Medesimo commento si potrebbe fare per quanto riguarda il gruppo nostro antagonista, capitanato da un'imbranata e comica LeBlanc e composto da quest'ultima, Logos ed Ormi. Se inoltre considerate i pirotecnici cambiamenti di vesti che Yuna, Rikku e Paine compiono nel corso dei combattimenti potete avere un piccolo assaggio della vivacità e spensieratezza (e in alcuni casi dell'effetto kitsch) che almeno sulle prime saranno le incontrastate padrone sceniche di Final Fantasy X-2. Inizialmente Yuna sarà una Gunner (ovvero una pistolera), Rikku la classica ladra (con duplice pugnale) e Paine una ragazza densa di mistero ma dall'indubbia padronanza tecnica dell'arte della scherma (Warrior). Estendendo un concept già utilizzato (sempre in diverse modalità) nei passati Final Fantasy III, V e Tactics (e nei più recenti Final Fantasy XI e Tactics Advance) avremmo a nostra disposizione un Job System le cui classi (diciasette) comprenderanno sia i più noti ruoli della serie sia alcune novità (Songstress, Mascot, Lady Luck e le tre esclusive Dresspheres, una per ognuna delle tre fanciulle del party). Equipaggiando alle Garment Grids delle protagoniste le varie Dresspheres (o Looksfere, se proprio preferite la traduzione italiana) sarà possibile effettuare quei cambi di job e abito testè citati con vere e proprie trasformazioni cosmetiche di turno, ma sarà anche possibile stabilire personalmente la propria flessibile via evolutiva scegliendo le abilità da apprendere fra le numerose poste a nostra disposizione. Questo lato non è che una faccia del movimentato Active Time Battle che in questo episodio ritorna insieme ai punti esperienza e, di rimando, insieme ai livelli (banditi invece dalla Sferografia di Final Fantasy X).
Final Fantasy X-2
8
Voto
Redazione
Final Fantasy X-2
Final Fantasy X-2 ha l'enorme pregio di divertire e far rivisitare locazioni ormai entrate nei cuori di milioni di giocatori. Suoi complici sono un sistema di combattimenti versatile e frenetico ed una natura da sequel (arma invero a doppio taglio) che per la prima volta approda nella saga di paternità "Sakaguchiana". Una struttura ramificata in missioni, un finale perfetto da perseguire, segreti e sottostorie da svelare ed una domanda che affligge tanto noi quanto la dolce Yuna. La diciannovenne figlia di Braska è accompagnata per l'occasione dalla radiosa Rikku e dalla new entry Paine e insieme andranno alla caccia di sfere e di ricordi, vestendo i panni di svariati jobs e incontrando per la perigliosa via vecchie e nuove facce. La versione nostrana è penalizzata rispetto a quella Ntsc da un adattamento linguistico spesso cacofonico e risibile, da fastidiose bande nere e dall'assenza di un selettore 50/60 hz che oggi, anno domini 2004, risultano mancanze ormai inaccettabili. Difetti che tuttavia scalfiscono appena un encomiabile motore grafico ed un'esperienza che per quanto spensierata e inferiore rispetto alle antecedenti risulta decisamente appetibile per la sua atipicità (eccettuando le scelte stilistiche "fashion oriented").