Final Fantasy X | X-2 HD Remaster
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Era il 2002 quando Final Fantasy X arrivava su PS2 in Europa, mentre Final Fantasy X-2, primo caso di sequel per un JRPG dell'allora Squaresoft, giunse 2 anni dopo. Dieci anni dopo, ossia l'anno scorso, Square Enix ha pubblicato su PS3 e PS Vita la collection dei due titoli rimasterizzati in HD: la medesima collection che quest'oggi approda anche su PS4. Per chi non lo sapesse, Final Fantasy X racconta la storia di Tidus, una stella del peculiare sport Blitzball la cui vita viene stravolta quando un'entità di nome Sin devasta la città ipertecnologica di Zanarkand e lo spedisce nel mondo di Spira. Qui Tidus incontrerà altri amici e compagni di viaggio, tra cui soprattutto l'evocatrice Yuna, la cui missione é appunto quella di contrastare Sin.
Da qui parte una delle più belle, emozionanti, coinvolgenti e romantiche storie che si siano viste nella saga di Final Fantasy e in generale nel mondo dei videogiochi, tanto che se non l'avete mai vissuta “un po' vi invidiamo” perché avete modo, adesso, di godervela in un taglio grafico completamente rinnovato su PS4. L'operazione di restyle effettuata su PS3 era già eccellente, così che nel passo alla generazione successiva il team ha dovuto certamente effettuare uno sforzo minimo. Intendiamoci, non che non ci siano differenze: la fluidità generale, la qualità degli effetti speciali e la transizione tra animazioni in real-time e filmati CGI é infatti ora assolutamente perfetta.
D'altro canto, alcune “leggerezze” del remaster spiccano ora più che in precedenza. Non ci riferiamo certo alle textures e al dettaglio dei volti o di altri elementi opportunamente ritoccati, quanto a quelle cose che sono state lasciate un po' da parte: alcune parti di maniche e pantaloni, le code dell'abito di Rikku, la trecciolina di Yuna, molti dei PNG… se su PS2 queste cose erano all'ordine del giorno e su PS3 si accettano con una certa leggerezza, su PS4 sembrano un po' “tagliate con l'accetta” e magari ci saremmo aspettati qualcosina in più.
Discorso pressoché analogo per quanto concerne il comparto audio: l'intera colonna é stata rimasterizzata per la release dell'anno scorso ed é semplicemente fantastica, così come i doppiaggi, ma il timing dei labiali é rimasto quello dell'epoca PS2, totalmente sfalzato. Considerando la capienza del BluRay non sarebbe stato proprio possibile avere anche il doppiaggio originale? Rimane invece intonso il sistema di gameplay, che si avvale ancora di incontri casuali ed in cui l'ATB che ha reso celebri i capitoli dal IV al IX lascia spazio ad un sistema di turni con attesa variabile. La progressione é legata al sistema della Sferografia, con abilità e power-up sparsi su una mappa in cui ogni spostamento richiede “livelli” e ogni acquisto la spesa di apposite Sfere (la “Sfera” é il tema portante del gioco e sostituisce i canonici “Cristalli” della saga).
L'ATB, d'altronde, fa il suo ritorno in FFX-2: il sequel é ambientato due anni dopo i fatti del predecessore e vede Yuna, Rikku e la New-Entry Paine – le cosiddette Y-R-P – nel ruolo di “cacciasfere” insieme al gruppo de I Gabbiani. I motivi per cui le ragazze sono alla ricerca di questi artefatti, con un occhio di riguardo per quelli che portano immagazzinati dei ricordi, sono legati alla conclusione di FFX, dunque eviteremo gli spoiler: in realtà il capitolo aggiuntivo “The Great Calm” presente nella collection li illustra in maniera decisamente chiara. Active Time Bar, dunque, per combattimenti più frenetici, e ragazze in grado di cambiare classe letteralmente cambiandosi d'abito nel bel mezzo della battaglia grazie alle Dressphere, una sorta di ritorno ai “Jobs” già visti in altri capitoli, ma in salsa molto più fan-service. A questi si accosta la cattura e l'addestramento dei mostri al fine di schierarli in battaglia (una pratica che sarà poi ripresa, in forma differente, in FFXIII-2).
FFX-2 é organizzato in missioni, anche se non manca un certo grado di libertà d'esplorazione, e in parte ripercorre le locazioni già viste in FFX, ovviamente modificate dagli eventi passati. La realizzazione tecnica é del medesimo livello del porting del Prequel, ma la cura degli abiti delle ragazze rende molto più “morbido” e meno “netto” il taglio grafico. Per quanto FFX non senta affatto il peso degli anni, FFX-2 é dunque invecchiato ancora meglio e arriva completo del capitolo “Last Mission”.
Che altro dire di questa collection remastered al suo arrivo su PS4? Ben poco, se non che é possibile condividere i salvataggi con le versioni PS3 e PS Vita tramite cloud, come d'altronde é sempre stato tra queste due, e che salvo i succitati miglioramenti tecnici siamo essenzialmente al cospetto della medesima opera. Questo significa che se ancora non avete giocato uno o entrambi i giochi o se desiderate riviverli in FullHD ma non avete ancora preso la versione PS3, la versione PS4 fa per voi. Ma se già avete recuperato il capolavoro sulla scorsa generazione, allora non aspettatevi grandi novità.
Da qui parte una delle più belle, emozionanti, coinvolgenti e romantiche storie che si siano viste nella saga di Final Fantasy e in generale nel mondo dei videogiochi, tanto che se non l'avete mai vissuta “un po' vi invidiamo” perché avete modo, adesso, di godervela in un taglio grafico completamente rinnovato su PS4. L'operazione di restyle effettuata su PS3 era già eccellente, così che nel passo alla generazione successiva il team ha dovuto certamente effettuare uno sforzo minimo. Intendiamoci, non che non ci siano differenze: la fluidità generale, la qualità degli effetti speciali e la transizione tra animazioni in real-time e filmati CGI é infatti ora assolutamente perfetta.
D'altro canto, alcune “leggerezze” del remaster spiccano ora più che in precedenza. Non ci riferiamo certo alle textures e al dettaglio dei volti o di altri elementi opportunamente ritoccati, quanto a quelle cose che sono state lasciate un po' da parte: alcune parti di maniche e pantaloni, le code dell'abito di Rikku, la trecciolina di Yuna, molti dei PNG… se su PS2 queste cose erano all'ordine del giorno e su PS3 si accettano con una certa leggerezza, su PS4 sembrano un po' “tagliate con l'accetta” e magari ci saremmo aspettati qualcosina in più.
Discorso pressoché analogo per quanto concerne il comparto audio: l'intera colonna é stata rimasterizzata per la release dell'anno scorso ed é semplicemente fantastica, così come i doppiaggi, ma il timing dei labiali é rimasto quello dell'epoca PS2, totalmente sfalzato. Considerando la capienza del BluRay non sarebbe stato proprio possibile avere anche il doppiaggio originale? Rimane invece intonso il sistema di gameplay, che si avvale ancora di incontri casuali ed in cui l'ATB che ha reso celebri i capitoli dal IV al IX lascia spazio ad un sistema di turni con attesa variabile. La progressione é legata al sistema della Sferografia, con abilità e power-up sparsi su una mappa in cui ogni spostamento richiede “livelli” e ogni acquisto la spesa di apposite Sfere (la “Sfera” é il tema portante del gioco e sostituisce i canonici “Cristalli” della saga).
L'ATB, d'altronde, fa il suo ritorno in FFX-2: il sequel é ambientato due anni dopo i fatti del predecessore e vede Yuna, Rikku e la New-Entry Paine – le cosiddette Y-R-P – nel ruolo di “cacciasfere” insieme al gruppo de I Gabbiani. I motivi per cui le ragazze sono alla ricerca di questi artefatti, con un occhio di riguardo per quelli che portano immagazzinati dei ricordi, sono legati alla conclusione di FFX, dunque eviteremo gli spoiler: in realtà il capitolo aggiuntivo “The Great Calm” presente nella collection li illustra in maniera decisamente chiara. Active Time Bar, dunque, per combattimenti più frenetici, e ragazze in grado di cambiare classe letteralmente cambiandosi d'abito nel bel mezzo della battaglia grazie alle Dressphere, una sorta di ritorno ai “Jobs” già visti in altri capitoli, ma in salsa molto più fan-service. A questi si accosta la cattura e l'addestramento dei mostri al fine di schierarli in battaglia (una pratica che sarà poi ripresa, in forma differente, in FFXIII-2).
FFX-2 é organizzato in missioni, anche se non manca un certo grado di libertà d'esplorazione, e in parte ripercorre le locazioni già viste in FFX, ovviamente modificate dagli eventi passati. La realizzazione tecnica é del medesimo livello del porting del Prequel, ma la cura degli abiti delle ragazze rende molto più “morbido” e meno “netto” il taglio grafico. Per quanto FFX non senta affatto il peso degli anni, FFX-2 é dunque invecchiato ancora meglio e arriva completo del capitolo “Last Mission”.
Che altro dire di questa collection remastered al suo arrivo su PS4? Ben poco, se non che é possibile condividere i salvataggi con le versioni PS3 e PS Vita tramite cloud, come d'altronde é sempre stato tra queste due, e che salvo i succitati miglioramenti tecnici siamo essenzialmente al cospetto della medesima opera. Questo significa che se ancora non avete giocato uno o entrambi i giochi o se desiderate riviverli in FullHD ma non avete ancora preso la versione PS3, la versione PS4 fa per voi. Ma se già avete recuperato il capolavoro sulla scorsa generazione, allora non aspettatevi grandi novità.