Final Fantasy XI

Final Fantasy XI
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A world to our readers

Che riunire in un mondo ideale migliaia di giocatori fosse uno dei primigeni sogni di Hironobu Sakaguchi può essere anche una tesi avanzabile.
Nell'ambito della serie madre quest'episodio online, benché rivendichi l'undicesimo gradino cronologico, si comporterebbe in teoria come uno spin off, ma di fatto rappresenta una vera e propria chiave di volta per saga e, di rimando, per il genere tutto del gioco di ruolo di matrice nipponica.
Non a caso il dodicesimo capitolo in via di sviluppo trae proprio da questo Final Fantasy XI Online, per quanto si sia visto, gran parte della sua spinta innovativa.
Invero critica ed appassionati col tempo daranno al presente titolo l'importanza che rivendica, quel che ora importa è che, a partire dal 16 settembre e su distribuzione Ubisoft, anche il vecchio continente si appresta a varcare le soglie di Vana'diel.

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The making of the Hero

I primi passi saranno chiaramente quelli dell'installazione e della registrazione gratuita a PlayOnline (per tutto il resto date un'occhiata ai box integrativi), dopodiché si potrà mettere mano alla creazione del proprio alter-ego, una fase che richiederà il dovuto tempo e le indecisioni di turno.
Cinque sono le razze che popolano le lande di Vana'diel: gli Elvaan (gli elfi, abili guerrieri), gli Hume (gli esseri umani, i più numerosi), i Tarutaru (piccoli e gentili esseri amici della vita, della Natura e dell'arte esoterica), le Mithra (feline combattenti i cui maschi, minori di numero, non si avventurano per le terre conosciute) ed infine i Galka (i quali si reincarnano e non hanno sesso, ma sono da tutti considerati, per aspetto e imponenza, come maschi).
A scelta fatta, per quanto lunga e vagliata risulterà, si avrà comunque la frettolosa voglia di emettere, per così dire, il primo vagito dentro le mura della capitale prescelta.

Sono tre le nazioni selezionabili, quattro le grandi capitali e svariati i borghi principali e subordinati.
Tutti i centri abitati ospitano le cinque genti (e talvolta qualche Goblin che vive di mercanzie), ma ognuno di essi ha le sue tradizioni e le sue maggioranze etniche.
San d'Oria è il centro storico della nazione elfica, sede della regia famiglia d'Oraguille. Dalle sue porte si accede alle fascinose campagne del Ronfaure e da lì si va nella meraviglia delle meraviglie: la piana di La Theine, frastagliata da gole e celante in ogni suo angolo splendore e arcano mistero.
Windurst è patria di Taru Taru e Mithra, le quali popolazioni (cessata che fu la grande guerra) stinsero un patto con la Natura e fondarono la federazione che tuttora signoreggia ad est del mondo. Suo simbolo è il grande ed imponente albero che a guisa di una torre sfida il cielo e guarda dall'alto i decumani solcati da erbose vie e stabili palafitte.
Bastok è il baluardo dell'umanità e della sua repubblica e dai suoi porti e miniere si riconosce l'opera dei laboriosi Galka. Macchine e fumo sono il cuore della capitale industriale per eccellenza e un grande nome è ospitato in quei possenti muri (quale spetterà a voi conoscerlo).
Jeuno è infine un ducato, neutro ed alieno alle conquiste ma sempre affollato da schiere di guerrieri (qui si ottiene la licenza per cavalcare i Chocobo e qui hanno l'abitudine di radunarsi i più forti giocatori) e di viaggiatori (una visita ai giardini eterei non si scorda mai).
Tanto in queste città, quanto nei più importanti villaggi vi sono le Mog House, dove il fido Moogle (ciascun giocatore ha il suo amico fluttuante) custodisce gli oggetti, ma soprattutto dà modo di cambiare le varie classi che il gioco offre. Infine, ma non per questo da sottovalutare, potrete arredare la vostra casa nella città d'appartenenza.

Il mestiere delle armi e della vita

Il Job System è la naturale evoluzione di quelli già visti e testati nei Tactics e nel quinto tassello della serie cristallina.
Basilarmente vi sono sei mestieri primari (Warrior, Thief, Monk, White Mage, Black Mage e Red Mage) e nove avanzati (Ranger, Samurai, Ninja, Bard, Beast Master, Paladin, Dark Knight, Dragoon e Summoner).
Il primo gruppo è quella appunto standard e presente da inizio gioco, il secondo è quello sbloccabile a partire da livello 30 (per ciascuno dei jobs extra occorrerà svolgere una quest per poi liberamente allenarsi in quelle vesti).
La bellezza del sistema sta tutta nella sua varietà (letteralmente per tutti i gusti) e soprattutto nella sua versatilità (al giocatore è data totale libertà di scelta).
Sempre svolgendo una quest, intorno al diciottesimo livello, si potrà affiancare al main job un subjob, dando pertanto luogo alle famose combinazioni.
Qui sarà bene seguire anche una certa logica: laddove insensato sarà affiancare ad un Samurai un Mago Bianco, sarà di enorme vantaggio aiutare un Guerriero con le abilità del Ninja (su tutte la più rinomata è la capacità di impugnare al contempo due lame piuttosto che una).

Final Fantasy XI
9

Voto

Redazione

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Final Fantasy XI

Difficilmente riassumibile in poche righe, tante sono le sfaccettature e le particolarità, Final Fantasy XI Online è invero un egregio esponente del genere MMORPG e senza ombra di dubbio il massimo lavoro effettuato nel campo da sviluppatori orientali. Le sue forze motrici consistono in un versatile Job System, in un fasto audiovisivo all'insegna della meraviglia e soprattutto in una componente esplorativa talmente appagante da valere di per sé il prezzo del biglietto. La recensione può solo far intuire quanta bellezza sia racchiusa nelle lande ideali di Vana'diel, per il resto a voi la prova, a voi il giudizio su un gioco che molto ha dato e che molto di più darà, considerando anche il fatto che il dodicesimo esponente offline della saga (che preannuncia venti cangianti) lo ha eletto di fatto sua personalissima Musa.

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