Fire Pro Wrestling World
Negli anni ’90 il wrestling era uno degli “sport” (per quanto il wrestling possa essere definito uno sport) più spettacolari e seguiti specialmente dai giovani, tanto da diventare un fenomeno cult per l’epoca. Come sempre il mondo videoludico ha approfittato della situazione prendendo spunto e dando vita a produzioni che hanno allietato il pubblico, consentendo loro di cimentarsi nelle mosse degne di Undertaken & Co, anche nel caso in cui sfoggiassero un fisico nemmeno lontanamente confrontabile con quello dei mastodontici atleti.
Tra questi la serie Fire Pro Wrestling si è rivelata una delle più longeve genere, forte di un gameplay ragionato e impegnativo che si è sempre contrapposto all’approccio button smashing tipico di altre produzioni, forse più spettacolari, ma sicuramente meno appaganti.
A distanza di decenni dalla sua prima apparizione siamo qui ad accogliere l’ennesimo capitolo della serie, che per l’occasione risponde al nome di Fire Pro Wrestling World (FPWW) e che ora ci apprestiamo a sviscerare a fondo.
Datato
Dal menu in primis traspare l’anima e la vocazione di questo FPWW, ovvero una impostazione datata, forse anacronistica. Il menu infatti risulta essere antiquato nella struttura, così come anche la grafica generale del gioco, in stile 2D isometrico, una scelta stilistica del tutto analoga alle origini e che potrebbe lasciare perplessi il pubblico contemporaneo, in quanto incapace di strabiliare visivamente il giocatore.
Tuttavia l’obiettivo dichiarato del team di sviluppo non è mai stato quello di stupire il giocatore coi “fronzoli” di una grafica fotorealistica e di effetti speciali, bensì con il gameplay. Il primo impatto con il gioco potrebbe stupire per la totale assenza di una interfaccia grafica: non ci sono indicatori di salute del vostro lottatore, tanto meno degli opponenti, così come indicatori dello stato di stamina. Eppure tutte queste caratteristiche dovranno essere tenute sotto controllo durante la partita, in quanto rimanere senza fiato nel bel mezzo della fase cruciale del combattimento potrebbe portare a una situazione imbarazzante in cui sarete preda del nemico senza possibilità alcuna di difendervi.
Ragionato
Tra un attacco e l’altro, tra le fasi in cui ovviamente dovrete occuparvi di giocare in difesa, quindi, dovrete capire il momento opportuno per mettervi in disparte e riprendere fiato, per poi attaccare nuovamente l’avversario. Solo con la dovuta pratica e andando di istinto riuscirete a capire le meccaniche di lotta.
Gli attacchi, dal canto loro, rinnegano l’uso del classico button smashing, che qui sarebbe controproducente: sono presenti tre tipi di attacchi (leggero, medio e pesante) e il tempismo in FPWW regna sovrano, occorre fare molta pratica con ogni singolo lottatore per impratichirsi con le sue mosse tipiche. Per fortuna ci viene incontro un utile tutorial composto da una cinquantina di missioni, ideale per prendere dimestichezza con il gioco e le sue regole.
Ciò in cui il gioco eccelle, tuttavia, è la possibilità di personalizzare i lottatori: estetica, colori dei costumi e abilità possono essere editate a piacimento, nonché condivise sulla community, dove ad oggi ci sono già migliaia di combinazioni create e condivise dagli utenti.
Carriera
Le modalità di gioco includono tra le altre Esibizione, Tornei, Battle Royale (in cui vince l’ultimo a rimanere in piedi), e anch’esse sono profondamente editabili scegliendo ad esempio di lottare con fili elettrificati al posto delle corde, piuttosto che nell’arena ottagonale tipica della MMA.
È presente anche una modalità multiplayer online che vi consentirà di confrontarvi con altri tre giocatori, ma va detto che il tutto non è esente da problemi di lag.
È infine presente una modalità carriera in cui impersonerete i panni di un personaggio che ambisce a diventare campione, intervallando a ogni match delle lunghe sessione di dialogo che possono aiutare a far calare il giocatore nella parte.
Voto
Redazione